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Storie di infortunio: nel posto sbagliato al momento sbagliato
Pubblichiamo la storia “Nel posto sbagliato al momento sbagliato” (A cura di Giuseppe Cenci, servizio psal ASUR Marche - area Vasta 2) tratta dal repertorio delle “Storie d'infortunio” rielaborate dagli operatori dei Servizi PreSAL delle ASL piemontesi a partire dalle inchieste di infortunio, e raccolte nel sito del Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte (Dors).
La conoscenza delle dinamiche infortunistiche non è sufficiente per comprendere aspetti di contesto, in particolare quelli organizzativi, che sempre più frequentemente ricorrono tra le cause di un evento. Un approccio basato sullo studio di caso, che trasformi le inchieste infortuni in “storie” narrate dagli operatori che hanno svolto l’indagine, può consentire la comprensione dei fattori che hanno indotto il realizzarsi o il permanere di una situazione di rischio permettendo la formulazione e condivisione di soluzioni preventive.
Nel posto sbagliato al momento sbagliato
La conoscenza delle dinamiche infortunistiche non è sufficiente per comprendere aspetti di contesto, in particolare quelli organizzativi, che sempre più frequentemente ricorrono tra le cause di un evento. Un approccio basato sullo studio di caso, che trasformi le inchieste infortuni in “storie” narrate dagli operatori che hanno svolto l’indagine, può consentire la comprensione dei fattori che hanno indotto il realizzarsi o il permanere di una situazione di rischio permettendo la formulazione e condivisione di soluzioni preventive.
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Nel posto sbagliato al momento sbagliato
Luogo: Marche
Comparto produttivo: agricoltura
Esito: Antonio, pensionato partecipante al progetto anziani di 62 anni, ha perso la vita
Dove è avvenuto: area archeologica all’aperto
Cosa si stava facendo: assieme ad altri colleghi doveva eseguire manutenzioni del verde cittadino
Descrizione infortunio: Mentre Antonio insieme ad altri due colleghi era in attesa di accedere all’area recintata archeologica, un filamento metallico proiettato da un tagliaerba utilizzato da un altro collega lo colpiva al petto e gli causava la morte
Come prevenire:
- Il tosaerba doveva essere sottoposto a verifiche periodiche e comunque precedenti ad ogni utilizzo, aventi lo scopo di rilevare il deterioramento dell’attrezzatura, in particolare delle protezioni e ravvisare la necessità di sottoporre l’attrezzatura alle necessarie azioni di manutenzione, finalizzate a garantire la permanenza dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente.
- Prima di iniziare le operazioni di taglio necessitava ispezionare la zona di lavoro avendo cura di togliere, pietre, bastoni, eventuali fili metallici e qualsiasi altro oggetto estraneo, potenzialmente intercettabile e proiettabile dall’azione delle lame (così come avvenuto), o potenzialmente capace di danneggiarle e proiettare frammenti delle stesse.
- Andava individuata una zona di pericolo, dalla quale dovevano essere allontanate le terze persone.
- La formazione dei lavoratori (specificatamente del conduttore del tosaerba) doveva rendere gli stessi consapevoli dei rischi per la sicurezza e salute sul lavoro propri e altrui, nel caso in questione avrebbe dovuto evitare l’utilizzo di un’attrezzatura mal manutenuta.
Fonte: DORS
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Rispondi Autore: Uly - likes: 0 | 28/02/2023 (14:09:53) |
Grazie per questo interessante contributo |