Imparare dagli errori: ancora infortuni per il ribaltamento dei mezzi
Brescia, 28 Ott – Il ribaltamento dei mezzi di lavoro è uno dei fattori causali di molti infortuni gravi e mortali nel mondo del lavoro, infortuni che dipendono - come ricordato in una analisi riportata nel documento Informo/Inail “Il ribaltamento dei mezzi – Scheda 4” – specialmente dallo schiacciamento del corpo provocato dall’interposizione del corpo tra il suolo ed il mezzo che si ribalta.
Proprio in relazione alla frequenza di questi infortuni, specialmente in agricoltura, abbiamo iniziato, e concludiamo oggi, un breve viaggio attraverso le dinamiche degli infortuni presenti nelle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Abbiamo parlato, nelle precedenti tappe di questo viaggio, di ribaltamenti dei mezzi agricoli, dei carrelli elevatori e delle macchine movimento terra.
Oggi, sempre con riferimento alle utili indicazioni per la prevenzione contenute nella quarta scheda Informo/Inail, raccogliamo nuove dinamiche relative a varie attrezzature di lavoro.
Questi gli argomenti trattati nell’articolo:
- Gli infortuni causati dal ribaltamento dei mezzi di lavoro
- Le misure generali per tutte le tipologie di mezzi
Gli infortuni causati dal ribaltamento dei mezzi di lavoro
Il primo caso riguarda un incidente avvenuto in un vigneto di alta collina durante le lavorazioni di sarchiatura del terreno tra un filare e l’altro.
Una persona, un conoscente non facente parte della azienda agricola a conduzione familiare gestita dalla titolare e da suo marito, sta conducendo un trattore di proprietà dell’azienda agricola.
Nel corso delle lavorazioni, ad un certo punto, il terreno (verso valle) cede facendo perdere aderenza al trattore cingolato. Il cedimento provoca il ribaltamento del mezzo e lo sbalzo del conduttore che rimane schiacciato dal trattore.
Il decesso avviene in pochissimi istanti a causa delle diverse fratture e ferite da schiacciamento a varie parti del corpo. Il trattore non era dotato di cinture di sicurezza e questo ha permesso la proiezione del corpo del conduttore; peraltro, anche in presenza di cinture di sicurezza, il lavoratore avrebbe subito lesioni analoghe perché il mezzo era anche privo di dispositivi antiribaltamento.
Questi i fattori causali rilevati nella scheda:
- “il trattore era privo di dispositivo antiribaltamento e di cinture di trattenuta”;
- “durante la sarchiatura il terreno verso valle cede improvvisamente”.
Il secondo caso riguarda una betoniera per il trasporto di calcestruzzo.
Un lavoratore sta guidando il mezzo nell'area di un cantiere edile per la realizzazione di pilastri e pareti in cemento armato per un fabbricato in costruzione.
L’operatore perde il controllo del mezzo e dopo il ribaltamento subisce lo schiacciamento del torace e conseguente decesso.
Questo il fattore causale rilevato: l'infortunato “perdeva il controllo del mezzo”.
Infine nel terzo caso si fa riferimento ad una gru mobile semovente a braccio telescopico.
Da quanto è stato possibile rilevare, dalle indagini successive all’infortunio, il ribaltamento si è determinato “durante la manovra di spostamento in retromarcia di una gru mobile semovente a braccio telescopico sulla rampa d’accesso al cantiere in pendenza, con braccio telescopico sollevato e cabina ruotata”.
Si rileva che il mezzo “poteva traslare con il braccio sollevato. Il mezzo si ribaltava a 90° sul fianco sinistro schiacciando il lavoratore sotto la cabina di guida. Il lavoratore non faceva uso delle cinture di sicurezza in dotazione al mezzo”.
I fattori causali:
- “gru mobile semovente a braccio telescopico che può traslare con braccio sollevato”;
- “mancato uso di cinture di sicurezza del mezzo”;
- l'infortunato “traslava il manitou con braccio telescopico sollevato”.
Le misure generali per tutte le tipologie di mezzi
Dopo aver parlato in modo più specifico, nelle scorse puntate, di trattori, carrelli elevatori, escavatori e terne, oggi dal documento “ Il ribaltamento dei mezzi – Scheda 4” riprendiamo alcune delle possibili misure preventive, correlate – indica la scheda - alle criticità “emerse dall’analisi delle dinamiche infortunistiche”, da mettere in atto nelle varie tipologie di mezzi “per ridurre o eliminare il rischio di ribaltamento”.
indica che prima di salire sul mezzo è opportuno “valutare alcuni aspetti:
- “le condizioni del luogo di lavoro in cui si opera;
- la tipologia del mezzo o macchina rispetto alla lavorazione;
- lo stato di efficienza del mezzo (es. sistema frenante, stabilità del mezzo, ecc.) assicurandone nel tempo una sistematica manutenzione;
- le procedure operative da adottare a seconda delle fasi di lavoro (es. dove c’è pericolo di ribaltamento lavorare, se possibile, manualmente, rimanendo a debita distanza con le macchine);
- l’organizzazione dei piani di viabilità aziendale anche in relazione alla possibilità di interferenze con altri mezzi semoventi;
- l’eventuale presenza di persone nel raggio di azione della macchina provvedendo al loro allontanamento”.
Inoltre trattandosi spesso di mezzi che richiedono conoscenze specifiche, “è necessaria un’adeguata informazione, formazione e addestramento degli addetti alla guida, in conformità anche a quanto previsto dalla Conferenza Stato-Regioni”.
A questo proposito ricordiamo che la Conferenza Stato-Regioni ha individuato il 22 febbraio 2012 l'Accordo concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione.
Segnaliamo, in conclusione, che nella scheda Informo/Inail sono presenti anche informazioni su:
- misure specifiche per i mezzi agricoli;
- misure specifiche per i mezzi movimento terra;
- misure specifiche per i carrelli elevatori.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 7588, 11268 e 12906 (archivio incidenti 2002/2016).
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