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La valutazione della percezione del rischio

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La percezione del rischio può essere influenzata dalla comunicazione all’interno dell’azienda.
La mancanza di comunicazione tra la dirigenza dell’azienda ed il comparto produttivo può, ad esempio, far percepire come pericolosa una mansione che in realtà non lo è. Ad esempio, in una ricerca svolta in Italia e in Canada nel 2001 tra gli operai di due imprese del comparto alimentare, è emerso come la mancanza di comunicazione tra corpo produttivo e direzione generale all’interno dell’impresa, basti a far percepire come pericolosa una mansione assolutamente normale per il gruppo di confronto.

L’esempio qui riferito è stato illustrato in un articolo apparso sul periodico “Dati Inail”, che ha messo in luce l’importanza di gestire le risorse umane, iniziando dalla soggettività. Purtroppo invece in molte imprese la selezione e direzione del personale sono realizzate con criteri essenzialmente “amministrativi” che perdono di vista il valore dei rapporti interni al gruppo di lavoro.

Nel campo della sicurezza sul lavoro, le ricerche sulla percezione del rischio hanno evidenziato alcune variabili che intervengono nei processi di decisione, associate a fattori potenzialmente dannosi per la salute ed hanno fornito indicazioni importanti in materia di sicurezza.
Tali ricerche hanno favorito lo sviluppo di tecniche educative e di comunicazione e di programmi di formazione che hanno notevolmente ridotto le situazioni di pericolo sul posto di lavoro.

L’importanza della comunicazione è stata sottolineata già nel Decreto ministeriale 16 gennaio 1997 “Individuazione dei contenuti minimi della formazione dei lavoratori, dei rappresentanti per la sicurezza e dei datori di lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.” Nel decreto si precisa che la formazione dei lavoratori deve riguardare anche “cenni di tecnica della comunicazione interpersonale in relazione al ruolo partecipativo”. Nozioni di tecniche di comunicazione devono essere impartite anche agli RSPP.

La comunicazione rientra anche nei programmi dei corsi per RSPP contenuti nella bozza di decreto prevista dal D.Lgs. 195/2003, ancora ferma all’esame della Conferenza Stato Regioni. La bozza contiene suggerimenti per le metodologie di insegnamento/apprendimento nello svolgimento dei corsi (ad esempio favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a problemi specifici)  e  prevede che agli RSPP stessi siano insegnate le tecniche per la comunicazione in azienda (modulo C).


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