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La gestione del rischio clinico si apprende on line
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Il Ministero della Salute sceglie la formazione a distanza per la formazione degli operatori sanitari sulla gestione del rischio clinico.
Nei giorni scorsi è stata infatti annunciato il prossimo avvio del primo corso on line su vasta scala per gli operatori sanitari sulla sicurezza delle cure e il governo del rischio clinico.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri (Fnomceo) e con la Federazione Nazionale Collegi Infermieri (Ipasvi).
La scelta della metodologia della FAD blend (cioè della Formazione a distanza associata alla formazione frontale) segue un preciso obiettivo.
“Obiettivo principale dell’iniziativa – ha sottolineato il Ministro della Salute Livia Turco - è quello di assicurare un livello omogeneo di competenze in tutto il territorio nazionale sulla sicurezza delle cure e la gestione del rischio clinico a tutti gli operatori sanitari, ospedale e territorio, indipendentemente dal ruolo e dall’ambito professionale, […]. Offre inoltre a Regioni, Province Autonome ed Aziende, impegnate nello sviluppo di programmi ulteriori di formazione, un valido strumento di lavoro”.
Commenta il Presidente dell’ Ipasvi: “Viene proposto questo percorso di formazione con metodologia FAD Blend,affinché ciascun infermiere – in qualunque settore ed area del Paese lavori - possa comprendere alla radice le origini del rischio clinico in tutte le sue sfaccettature, ne faccia proprie le modalità di prevenzione e di controllo, sviluppi la componente etica nella gestione del rischio, comprenda il valore della comunicazione e del coinvolgimento degli stakeholder, interiorizzi il significato di “rispondere di …”, nella consapevolezza che oggi la sicurezza in sanità è divenuto un bene prioritario e irrinunciabile, che coinvolge l’organizzazione, gli operatori e i cittadini.”
Il percorso formativo, presentato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute nel corso del convegno, si rivolge a tutti gli operatori della sanità, medici, infermieri, tecnici e amministratori, circa 800mila professionisti, e garantisce 20 crediti del programma di Educazione continua in medicina (Ecm), quasi la metà della quota annuale obbligatoria.
Attraverso il corso, ad esempio, l’operatore apprenderà come applicare una metodologia appropriata nella propria pratica professionale per identificare i rischi clinici ed i relativi determinanti nella specifico contesto professionale, riconoscere e segnalare gli eventi avversi, analizzare le cause delle insufficienze attive e di quelle latenti.
Il corso sarà fruibile entro l’estate.
Immediatamente disponibile on line è invece il manuale del corso [Vedi l'
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Il Ministero della Salute sceglie la formazione a distanza per la formazione degli operatori sanitari sulla gestione del rischio clinico.
Nei giorni scorsi è stata infatti annunciato il prossimo avvio del primo corso on line su vasta scala per gli operatori sanitari sulla sicurezza delle cure e il governo del rischio clinico.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi ed Odontoiatri (Fnomceo) e con la Federazione Nazionale Collegi Infermieri (Ipasvi).
La scelta della metodologia della FAD blend (cioè della Formazione a distanza associata alla formazione frontale) segue un preciso obiettivo.
“Obiettivo principale dell’iniziativa – ha sottolineato il Ministro della Salute Livia Turco - è quello di assicurare un livello omogeneo di competenze in tutto il territorio nazionale sulla sicurezza delle cure e la gestione del rischio clinico a tutti gli operatori sanitari, ospedale e territorio, indipendentemente dal ruolo e dall’ambito professionale, […]. Offre inoltre a Regioni, Province Autonome ed Aziende, impegnate nello sviluppo di programmi ulteriori di formazione, un valido strumento di lavoro”.
Commenta il Presidente dell’ Ipasvi: “Viene proposto questo percorso di formazione con metodologia FAD Blend,affinché ciascun infermiere – in qualunque settore ed area del Paese lavori - possa comprendere alla radice le origini del rischio clinico in tutte le sue sfaccettature, ne faccia proprie le modalità di prevenzione e di controllo, sviluppi la componente etica nella gestione del rischio, comprenda il valore della comunicazione e del coinvolgimento degli stakeholder, interiorizzi il significato di “rispondere di …”, nella consapevolezza che oggi la sicurezza in sanità è divenuto un bene prioritario e irrinunciabile, che coinvolge l’organizzazione, gli operatori e i cittadini.”
Il percorso formativo, presentato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute nel corso del convegno, si rivolge a tutti gli operatori della sanità, medici, infermieri, tecnici e amministratori, circa 800mila professionisti, e garantisce 20 crediti del programma di Educazione continua in medicina (Ecm), quasi la metà della quota annuale obbligatoria.
Attraverso il corso, ad esempio, l’operatore apprenderà come applicare una metodologia appropriata nella propria pratica professionale per identificare i rischi clinici ed i relativi determinanti nella specifico contesto professionale, riconoscere e segnalare gli eventi avversi, analizzare le cause delle insufficienze attive e di quelle latenti.
Il corso sarà fruibile entro l’estate.
Immediatamente disponibile on line è invece il manuale del corso [Vedi l'
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