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Inesperienza, mancanza di formazione e insicurezza dei mezzi di lavoro...
Ennesimo infortunio sul lavoro causato dalla mancanza di una formazione adeguata e dalla insicurezza dei mezzi di lavoro utilizzati.
In una cantina sociale a Caonada, vicino a Montebelluna in provincia di Treviso, uno studente di 15 anni è morto a causa del ribaltamento di un carrello elevatore durante il breve periodo di lavoro estivo.
L'incidente è accaduto verso le 17.30 di mercoledì scorso, mentre il ragazzo stava facendo manovra con il carrello nel piazzale della cantina. Quando il mezzo si è rovesciato, la struttura tubolare di protezione superiore ha schiacciato il capo del ragazzo contro il suolo.
Pur essendo ancora sconosciute le cause dell'infortunio si possono già avanzare alcune considerazioni.
La prima riguarda il motivo della presenza del minore alla guida di una macchina operatrice. Presenza espressamente vietata dalle legge: il decreto legislativo 345 del 4 agosto 1999, all'articolo 6 recita «E' vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori indicati nell'allegato I».
L'allegato, al punto 27, indica, tra i divieti, la «condotta dei veicoli di trasporto e di macchine operatrici semoventi con propulsione meccanica, nonché lavori di pulizia e di servizio dei motori e degli organi di trasmissione che sono in moto».
Per questo la Procura di Treviso ha aperto una inchiesta a carico dei responsabili dell'azienda: il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo.
In ogni caso al giovane doveva essere fornita prima dell'inizio del suo periodo di lavoro, un'esauriente informazione sui possibili rischi presenti nell'azienda e un'adeguata formazione sull'utilizzo dei mezzi e delle attrezzature di lavoro.
Infine, come già Puntosicuro aveva segnalato (cfr. il numero 371 del quotidiano e la Circolare n. 7808, 8 giugno 2001, emanata dal ministero dell'Industria, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.146 del 26 giugno 2001) i carrelli elevatori devono essere costruiti,o attrezzati successivamente se carenti, in modo da evitare rischi per l'operatore in caso di ribaltamento e in ''situazione di utilizzo anormale prevedibile''. Devono, quindi, essere dotati di idonei dispositivi di trattenuta.
In una cantina sociale a Caonada, vicino a Montebelluna in provincia di Treviso, uno studente di 15 anni è morto a causa del ribaltamento di un carrello elevatore durante il breve periodo di lavoro estivo.
L'incidente è accaduto verso le 17.30 di mercoledì scorso, mentre il ragazzo stava facendo manovra con il carrello nel piazzale della cantina. Quando il mezzo si è rovesciato, la struttura tubolare di protezione superiore ha schiacciato il capo del ragazzo contro il suolo.
Pur essendo ancora sconosciute le cause dell'infortunio si possono già avanzare alcune considerazioni.
La prima riguarda il motivo della presenza del minore alla guida di una macchina operatrice. Presenza espressamente vietata dalle legge: il decreto legislativo 345 del 4 agosto 1999, all'articolo 6 recita «E' vietato adibire gli adolescenti alle lavorazioni, ai processi e ai lavori indicati nell'allegato I».
L'allegato, al punto 27, indica, tra i divieti, la «condotta dei veicoli di trasporto e di macchine operatrici semoventi con propulsione meccanica, nonché lavori di pulizia e di servizio dei motori e degli organi di trasmissione che sono in moto».
Per questo la Procura di Treviso ha aperto una inchiesta a carico dei responsabili dell'azienda: il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo.
In ogni caso al giovane doveva essere fornita prima dell'inizio del suo periodo di lavoro, un'esauriente informazione sui possibili rischi presenti nell'azienda e un'adeguata formazione sull'utilizzo dei mezzi e delle attrezzature di lavoro.
Infine, come già Puntosicuro aveva segnalato (cfr. il numero 371 del quotidiano e la Circolare n. 7808, 8 giugno 2001, emanata dal ministero dell'Industria, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.146 del 26 giugno 2001) i carrelli elevatori devono essere costruiti,o attrezzati successivamente se carenti, in modo da evitare rischi per l'operatore in caso di ribaltamento e in ''situazione di utilizzo anormale prevedibile''. Devono, quindi, essere dotati di idonei dispositivi di trattenuta.
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