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In attuazione il ''Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro''

Il "Piano straordinario per la sicurezza sul lavoro" approvato dal governo il 12 maggio 2000 trova una prima attuazione nella delega alle regioni e alle Province Autonome del ''coordinamento delle iniziative rivolte all'informazione, alla formazione, all'assistenza e alla vigilanza dei fenomeni connessi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e alla emersione del lavoro irregolare''.

La delega e' contenuta nell'accordo sancito nella Conferenza Stato -Regioni del 21 dicembre scorso, pubblicato sulla Gazzatta Ufficiale del 18.01.01.

Il coordinamento sarà attuato ''attraverso il Comitato di coordinamento regionale, già previsto dal decreto 626, si impegna a ''definire le linee generali delle iniziative di sostegno alle imprese finalizzate al miglioramento delle condizioni di lavoro".

Inoltre, compito delle regioni, sarà stabilire 'le modalità attraverso le quali le strutture periferiche di enti centrali (direzioni regionali e provinciali del lavoro, INPS, INAIL, Guardia di finanza e VV.FF.) si integreranno nella programmazione operativa e potenzieranno ''gli apparati destinati a svolgere le azioni di informazione, sviluppando appositi sportelli integrati, anche presso lo sportello unico per le imprese previsto dal decreto legislativo n. 112 del 1998.

Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale e le Regioni si impegnano altresì a definire ''le iniziative di sostegno alle imprese finalizzate al miglioramento delle condizioni di lavoro e le iniziative di assistenza, formazione ed informazione rivolte in primo luogo ai RSL e ai lavoratori stessi, ma anche ad imprenditori e tecnici di prevenzione che operano nelle aziende (responsabili dell'S.P.P., medici competenti, coordinatori per la progettazione, coordinatori per l'esecuzione dei lavori, responsabili dei lavori, etc.).

Infine, il Ministro del lavoro ''si impegna a far sì che nel bilancio dello Stato sia previsto un apposito fondo per le piccole e medie imprese, da ripartire e gestire a livello regionale, volto a sostenere piani di adeguamento ed il raggiungimento di più elevati livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e le misure rivolte all'emersione del lavoro irregolare''.

Il Fondo potrà essere integrato dalle Regioni con risorse proprie che determineranno anche gli ulteriori criteri per la individuazione dei beneficiari. Una quota del fondo sarà riservata alle iniziative rivolte alla formazione e allo sviluppo di informazione e di cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le Regioni dovranno quindi entro il 20 febbraio insediare gli organismi previsti e assumere il ruolo di coordinamento.

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