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EUROPA: SVILUPPARE LA FORMAZIONE A DISTANZA

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Il CEDEFOP, l’agenzia europea per lo sviluppo della formazione professionale, ha pubblicato una sintesi del rapporto 2005 sull’utilizzo della formazione a distanza in Europa. Il rapporto elabora i dati di una ricerca sull’utilizzo dell’e-learning condotta nell’ambito delle PMI, che rappresentano il 99% delle imprese europee, relativa all’importanza della formazione continua ed in particolare sulla sua applicazione nel luogo di lavoro.

In un prossimo articolo faremo una sintesi del rapporto che evidenzia, tra l’altro, come a fronte di una buona attrezzature di base, posseduta da quasi tutte le imprese, quello che serve per sviluppare al meglio la formazione a distanza è la “cultura dell’apprendimento” ovvero un sistema di offerta e di possibilità concrete da parte delle PMI di utilizzare gli strumenti per la formazione a distanza.

Del resto, in Italia, il sistema della formazione a distanza si è notevolmente sviluppato negli ultimi anni anche grazie alla continua evoluzione delle tecnologie multimediali. Le numerose esperienze condivise, consolidate ed innovative si basano su regole sempre più chiare e precise che vengono condivise dai provider, gestite e seguite con attenzione.

La formazione a distanza è ormai entrata a pieno titolo nella politica della formazione.

Dalla prima circolare del Ministero del lavoro (n. 43 dell’8 giugno 1999) alle recenti indicazioni del Ministero della Sanità in relazione all’ECM (Educazione continua in medicina) vi sono il Vademecum sulla formazione professionale elaborato dalla Commissione Europea (vedere anche il sito specifico www.elearningeuropa.info) e la guida alla FaD pubblicata dell’Isfol, nonché a numerose linee guida utilizzate dalla Regioni per gli enti accreditati della formazione.

La validità delle formazione a distanza trova concreta applicazione nelle linee guida sull’e-learning elaborate dal Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione). Nella Gazzetta Ufficiale n. 229 del 29 settembre 2004 è stata pubblicata una direttiva relativa ai progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni al fine di promuovere una corretta utilizzazione delle nuove tecnologie e metodologie nel campo della formazione a distanza.

La FADOL (Formazione a distanza on line) viene oggi largamente utilizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione per la formazione degli insegnanti e l’aggiornamento dei docenti nonché dal Ministero dell’Innovazione Tecnologica per la formazione del personale della pubblica amministrazione. Regioni, Aziende Sanitarie ed ospedaliere sono altresì presenti nel campo della formazione svolgendo numerosi corsi con il rilascio di attestati validi ai fini formativi.

Molto ancora resta da fare soprattutto per lo sviluppo della “cultura dell’apprendimento” cui si richiama il rapporto europeo. E’ ormai assodato che l’e-learning sia la strada maestra per la formazione continua ma, allo stesso tempo questa strada si sta percorrendo troppo lentamente e silenziosamente. L’incremento della formazione a distanza, fruibile sul luogo di lavoro, rappresenta senz’altro una indicazione da perseguire e da sviluppare e, nel settore della sicurezza sul lavoro, consente quell’aggiornamento continuo ed anche ripetuto di buone norme, regole e prassi che, non sempre, devono essere novità ma piuttosto una continuità.

Rocco Vitale, presidente Aifos.

 

 

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