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La tutela della sicurezza e salute nell’industria conciaria

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Industria

24/10/2011

Gli atti di un convegno sulla sicurezza e salute nel settore conciario, un settore caratterizzato da una notevole densità di microimprese e contoterzisti. Il contesto produttivo dell’industria conciaria, gli infortuni e le malattie professionali.

 
Santa Croce sull’Arno, 24 Ott - Il 29 settembre 2011 presso il Museo della Conceria del Comune di Santa Croce sull'Arno (PI) si è tenuto il convegno “Sicurezza e salute nelle concerie”, organizzato dal Dipartimento Prevenzione dell’ Ausl 11 Empoli in collaborazione con associazioni imprenditoriali, sindacali e con il Comune di Santa Croce sull'Arno.
 
Il convegno - rivolto ai lavoratori e ai loro rappresentanti, ai datori di lavoro e alle loro associazioni, agli operatori dei servizi di prevenzione sul lavoro, ai medici competenti e ai consulenti aziendali – ha sottolineato che l'industria conciaria è un settore produttivo importante della Toscana, occupa oltre 5 mila addetti ed è caratterizzato da una notevole densità di microimprese e contoterzisti.
In particolare nella cosiddetta "zona del cuoio" si sono da tempo sviluppate varie esperienze di controllo dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori che sono state discusse durante il convegno anche alla luce del Decreto legislativo 81/2008.


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In particolare l’ intervento di Franco Donati (presidente dell’ Associazione Conciatori) ha affrontato  i problemi del contesto produttivo del settore conciario e della sicurezza sul lavoro.
 
Ad esempio ha ricordato che “la globalizzazione ha spazzato via dai mercati una larga fetta storica” del prodotto conciario. “Con l’avvento di produzioni a basso costo nei paesi emergenti, è sparita completamente la fascia più bassa e la nostra fascia media è stata fortemente condizionata da una concorrenza spietata. Si è dovuto spostare sempre più l’articolistica verso le fasce medio-alta ed alta, che non rappresentano certo grandi numeri in termini di produzione, ma che risentono meno delle insidie provenienti dai paesi emergenti”.
 
E se la conceria è stata spesso allontanata dai paesi industrializzati del mondo occidentale perché considerata “incompatibile con le società evolute” e destinata ai paesi del terzo mondo, l’Associazione Conciatori si è organizzata per affrontare i problemi: rinnovare le aziende, innovare i processi, rendere migliore e più sicuro il lavoro in conceria e realizzare strutture di salvaguardia ambientale.
Sono molte le iniziative riportate nell’intervento, ad esempio in relazione alle attività dell’Associazione o del “Gruppo tecnico sicurezza macchine per conceria”.
In particolare riportiamo la nascita del Polo Tecnologico Conciario ( Po.Te.Co.), come centro di ricerca a supporto delle aziende conciarie e delle società consortili del settore.
Queste alcune delle sue iniziative:
- “la ricerca applicativa sulla sostituzione/riduzione dei Composti Organici Volatili utilizzati in fase di rifinizione della pelle, che ha avuto importanti riflessi, oltre che sulle emissioni in atmosfera, anche sugli ambienti di lavoro;
- l’attuazione dei regolamenti REACH e CLP in conceria, con tutte le positive ricadute sulla sostituzione delle sostanze chimiche pericolose;
- la formazione professionale con percorsi formativi per disoccupati e occupati in conceria, la collaborazione con l’Istituto Tecnico Cattaneo di San Miniato per l’indirizzo chimico-conciario, il riconoscimento di sede universitaria distaccata dell’Università di Pisa per le lauree applicative in chimica e ingegneria chimica-conciaria. Tutto ciò mette a disposizione del settore tecnici preparati e formati anche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- la progettazione e la realizzazione, insieme con INAIL Toscana, di un modello di “Sistema di Gestione per la Sicurezza sul Lavoro” specifico per le aziende del Distretto, ma potenzialmente replicabile in altre realtà analoghe, calibrato sulla realtà produttiva locale, caratterizzato da elementi di flessibilità e semplificazione procedurale significativa, ed economicamente sostenibile nella sua adozione da parte delle imprese, anche in funzione della loro contenuta dimensione”.
 
Possiamo poi trarre alcune informazioni sulla sicurezza e salute in questo comparto dall’intervento relativo a “ Infortuni e malattie professionali - Il dato nazionale”, a cura di Fabiana Orlandi ( UNIC).
 
Il documento ci ricorda che l’industria conciaria italiana conta 1330 unità produttive e 18.161 addetti.
Gli infortuni del 2010 relativi all’industria conciaria sono stati 700 (erano stati 690 nel 2009), ricordando che sono 577 al netto degli eventi in itinere o 554 al netto di incidenti stradali.
Riguardo alle malattie professionali i dati riportati mostrano alcuni sensibili incrementi. Ad esempio delle malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee e delle ipoacusie da rumore.
 
Riportiamo le conclusioni della relatrice, in relazione ai dati e al rapporto socio-ambientale presentato:
- “le aziende del settore hanno maturato nel tempo la consapevolezza che la prevenzione dei rischi in azienda è, oltre che un dovere, un fattore di competitività;
- quali azioni messe in campo per la prevenzione, accanto agli interventi tecnici, stanno diffondendosi sempre di più interventi di carattere organizzativo ( procedure di lavoro, ecc.);
- indicativi del nuovo approccio alla sicurezza sono l’accresciuto interesse verso i sistemi di gestione della sicurezza ed il mutato approccio alla formazione che, seppur non ancora in maniera sistematica, è considerato, al di là degli obblighi di legge, una misura preventiva importante ed efficace soprattutto se accompagnata dalla verifica dell’apprendimento e ripetuta nel tempo”.
  
 
Gliatti del convegno:
 
- “ Intervento di Franco Donati - Presidente dell’Associazione Conciatori”, (formato PDF, 71 kB); - “ Attività svolta - D.T.L. PISA - lavorazione pelli”, Anna Maria Venezia Anna (Direttore Direzione Provinciale del Lavoro di Pisa) (formato PDF, 697 kB);
- “ Agenti chimici pericolosi nelle lavorazioni conciarie: Ammine aromatiche” - Marisa Valiani (chimico) e  Claudia Cassinelli (Laboratorio Sanità Pubblica ASL 10 Firenze) (formato PDF, 366 kB);
- “ Infortuni e malattie professionali- Il dato nazionale”, Fabiana Orlandi (Unic) (formato PDF, 3.19 MB);
- “ Problematiche di sicurezza nelle macchine per conceria”, Filippo Londi, Florio Maccanti e Simone Micheli (ASL11 Empoli) (formato PDF, 354 kB);
- “ Il distretto conciario solofrano - Spunti di riflessione sull’attività di vigilanza svolta a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, Rosa Lambertino (Medico UOC Igiene e Medicina del Lavoro ASL Avellino) (formato PDF, 2.26 MB);
- “ Rischi per la salute dei lavoratori nel settore conciario”, Tonina E. Iaia (Direttore UOS Lavoro e Salute ASL 11 Empoli) (formato PDF, 3.15 MB);
- “ Gli infortuni nel settore conciario”,  Marco Grassi e Stefano Taddei (ASL 11 Empoli) (formato PDF, 336 kB);
- “ Sviluppi tecnologici nel settore”, Andrea Favazzi (Assomac) (formato PDF, 2.95 MB);
- “ Sicurezza e salute nella conceria - Il punto di vista del medico competente”, Ramona De Gregoriis e Rinaldo Bellugi (formato PDF, 47 kB);
- “ Valutazione dei rischi e prevenzione. Come è possibile il miglioramento?”, Claudia Cassinelli (Laboratorio Sanità Pubblica ASL 10 Firenze) (formato PDF, 657 kB);


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