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Inail: la prevenzione dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali

Inail: la prevenzione dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Industria

19/01/2023

Un nuovo documento dell’Inail presenta un’analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali e propone anche delle idonee misure di prevenzione. Focus sui rischi nelle attività di manutenzione delle attrezzature di lavoro e nei lavori in quota.

Roma, 19 Gen – Malgrado le industrie di lavanderia forniscano uno dei servizi collettivi più indispensabili della nostra società – a supporto di diverse realtà produttive, ad esempio il comparto ospedaliero e quello ricettivo - queste realtà lavorative sono poco conosciute in materia di salute e sicurezza sul lavoro e persiste una “carenza di studi a carattere igienistico- industriale dedicati al settore”.  

 

A ricordarlo in precedenti studi e a confermarlo con una recente pubblicazione è l’ Inail che ha deciso di “aggiornare lo studio sui rischi lavorativi delle industrie di lavanderia” effettuato precedentemente da un gruppo di lavoro Inail (Brusco et al., 2011).

 

Il nuovo lavoro “Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali” - realizzato da Contarp e CSA (Consulenza statistico attuariale) dell’Inail (CSA) in collaborazione con Assosistema Confindustria - aggiorna e approfondisce la precedente pubblicazione e non solo si sofferma sulla descrizione dei processi di lavoro e sui rischi e le possibili misure di prevenzione, ma descrive anche il fenomeno infortunistico e tecnopatico dal 2016 al 2021.

 

 

Ci soffermiamo oggi sulla presentazione del documento con un breve approfondimento dei rischi connessi alla manutenzione delle attrezzature.

 

L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:



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Sicurezza Lavanderie a secco - Categoria Istat: G - Commercio all'ingrosso e al Dettaglio

 

Lavanderie, manutenzione delle attrezzature e lavori in quota

Il documento - curato da Adelina Brusco (Inail, CSA), Alessandra Menicocci, Francesca Romana Mignacca e Federica Venanzetti (Inail, Contarp) con la collaborazione di Lorenzo Florindi e Laura Lepri (Assosistema Confindustria) e Patrik Masieri (Servizi Ospedalieri) – si sofferma sui molti rischi a cui possono essere esposti i lavoratori delle lavanderie industriali, con particolare riferimento al rischio biologico, al rischio chimico, alla movimentazione manuale dei carichi e ai campi elettromagnetici.

 

In questa breve presentazione del nuovo documento Inail ci soffermiamo sui rischi nelle attività di manutenzione delle attrezzature di lavoro e nei lavori in quota.

 

La pubblicazione ricorda che il d.lgs. 81/2008 prevede “sia come misura generale di tutela sia come misura specifica che il datore di lavoro sottoponga ‘i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi a regolare manutenzione tecnica affinché vengano eliminati i difetti che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori’ e definisce come attrezzatura di lavoro ‘qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro’”.

 

E come ricordato in diversi articoli l’attività di “manutenzione” comprende una vasta gamma di attività quali “l’ispezione, il collaudo, la sostituzione di parti usurate o rotte, la lubrificazione e le operazioni di pulizia, che comportano il montaggio e lo smontaggio parziale o totale dell’attrezzatura di lavoro”.

 

Chiaramente le attività di manutenzione possono esporre i lavoratori a varie tipologie di rischi.

Ad esempio:

  • rischi di tipo fisico, “ad esempio, per esposizione a rumore o a vibrazioni, come accade durante l’utilizzo di utensili elettrici manuali”;
  • rischi di tipo chimico, “ad esempio per esposizione ai fumi metallici o radiazione ultravioletta e visibile durante le operazioni di saldatura”;
  • rischi di natura ergonomica, “legati allo spostamento di carichi pesanti o all’assunzione di posture scorrette per lunghi periodi di tempo, in ginocchio o con le mani sopra all’altezza delle spalle, come accade ad esempio durante le operazioni di manutenzione su parti non facilmente accessibili di una macchina, oppure quando si verifica la necessità di fare forza per manipolare parti di macchine o impianti”;
  • rischi di esposizione ad agenti biologici, nel caso specifico delle lavanderie industriali, “laddove l’intervento di manutenzione è effettuato su macchine che eseguono il lavaggio e la sterilizzazione del materiale infetto proveniente dagli ospedali o dalle RSA”;
  • rischi di natura psicosociale, “legati ad attività di manutenzione che richiedono il montaggio e il rimontaggio di macchine di tecnologia complessa o tempi di intervento ridotti per il rapido ripristino delle attività di produzione o lavori in spazi ristretti”.

 

Inoltre si ricorda che nel caso dei lavori svolti in quota “le attrezzature di lavoro, quali scale e piattaforme elevabili, devono rispondere ai requisiti previsti dal d.lgs. 81/08, Titolo IV, Capo II, artt. 111, 113 e all’allegato XX”. Ed è importante accertarsi che “anche i lavoratori delle ditte appaltatrici utilizzino per lavori in quota, quali ad esempio i lavori di manutenzione dei tetti dei capannoni, sistemi di protezione contro le cadute dall’alto, come guide o linee vita, installate a regola d’arte, regolarmente manutenute e soggette alle verifiche periodiche di cui all’allegato VII del d.lgs. 81/08”. E altresì importanti sono “l’esistenza e il rispetto delle procedure di sicurezza previste per l’accesso alle coperture e la formazione specifica dei lavoratori sull’utilizzo dei DPI anticaduta”.

 

Manutenzione delle attrezzature e ai lavori in quota: la prevenzione

Veniamo ad alcune indicazioni per migliorare la prevenzione e tutela dei lavoratori.

 

Innanzitutto si ricorda l’importanza del coinvolgimento dei lavoratori nell’intero processo di gestione delle attività manutentive, coinvolgimento che “ha inizio col processo di valutazione dei rischi, prosegue con la pianificazione degli interventi di manutenzione e ha tra i suoi obiettivi sia la riduzione dei fattori di stress, che la messa a punto delle procedure di lavoro e di un sistema di comunicazione chiaro ed efficace tra la dirigenza e il personale lavoratore, che coinvolga anche le ditte operanti in appalto”.

 

In considerazione che l’obiettivo delle attività di manutenzione è il “mantenimento nel tempo dei requisiti essenziali di sicurezza delle attrezzature di lavoro”, può essere utile “l’adozione di un sistema di gestione che pianifichi gli interventi di manutenzione ordinaria, verifichi le competenze del personale coinvolto nelle attività di manutenzione, programmi una formazione e informazione tale da garantire capacità professionali commisurate alle attività svolte e aggiornate in merito all’evoluzione tecnologica”.

 

Si indica poi che, nel caso di lavori in quota nei quali si utilizzino scale portatili, “è molto importante effettuare un esame a vista della scala prima dell’utilizzo per accertare che nessun elemento sia mancante, che la scala appoggi su un supporto stabile, immobile e resistente, di dimensioni adeguate alla grandezza della scala, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli/gradini. Nel caso di scale composte da due o più elementi innestati l’uno sull’altro, è necessario verificare il fermo reciproco dei vari elementi e che nessun lavoratore si trovi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale. Una persona da terra dovrebbe esercitare una continua vigilanza sul lavoratore che utilizza la scala”.

 

Inoltre durante l’utilizzo “il lavoratore è tenuto a indossare scarpe atte a garantire un appoggio sicuro sui pioli/gradini e a verificare che nelle immediate vicinanze e in alto non ci siano pericoli, quali linee elettriche in tensione, parti elettriche non adeguatamente protette contro i contatti diretti e/o aperture nel vuoto (Amicucci et al., 2019)”.

 

L’indice del documento Inail

Rimandiamo alla lettura integrale della pubblicazione Inail “Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali”, che si sofferma su molti altri rischi per i lavoratori, e riportiamo, in conclusione, l’indice.

 

Prefazione Assosistema

Prefazione Inail

 

1. Introduzione

 

2. Descrizione dei processi delle lavanderie industriali

2.1 Ricezione della biancheria sporca

2.2 Cernita

2.3 Lavaggio e strizzatura

2.4 Asciugatura

2.5 Stiratura e piegatura

2.6 Riconsegna della biancheria pulita

2.7 Ulteriori reparti specifici di una lavanderia

2.7.1 Reparto materassi

2.7.2 Reparto rammendo

2.8 Altre attività delle lavanderie industriali

2.8.1 Attività di sterilizzazione Microlis

2.8.2 Attività di sterilizzazione del tessile operatorio

2.8.3 Attività di sterilizzazione dello strumentario chirurgico

 

3. Analisi dei rischi

3.1 Rischio biologico

3.1.1 Il rischio biologico nelle lavanderie industriali

3.1.2 La biocontaminazione dei tessili

3.1.3 Misure di prevenzione e protezione

3.1.4 Il controllo della biocontaminazione: la norma UNI EN 14065:2016

 

3.2 Rischio chimico

3.2.1 Agenti chimici utilizzati per il lavaggio, la decontaminazione e la sterilizzazione

3.2.2 L’uso dell’ossido di etilene per la sterilizzazione

3.2.3 Misure di prevenzione e protezione

 

3.3 Rischi legati alle attività di movimentazione manuale dei carichi

3.3.1 Le attività di movimentazione nelle lavanderie industriali

3.3.2 Rischi legati all’assunzione di posture incongrue

3.3.3 Misure di prevenzione e protezione

 

3.4 Rischio da esposizione a campi elettromagnetici

3.4.1 I Sistemi RFID

3.4.2 L’utilizzo dei Tag nelle lavanderie industriali

 

3.5 Rischio nelle operazioni di manutenzione delle attrezzature di lavoro e nei lavori in quota

3.5.1 Misure di prevenzione e protezione

 

4. Analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico nelle lavanderie industriali italiane nel quinquennio 2016 – 2020 e primi dati del 2021

4.1 Le aziende assicurate e gli addetti

4.2 Gli infortuni sul lavoro

4.2.1 Il periodo 2016-2020

4.2.2 I dati del 2021

4.3 Le malattie professionali

 

5. Considerazioni conclusive

 

Normativa di riferimento

Bibliografia

Sitografia

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Consulenza Statistico Attuariale – CSA, Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione – Contarp, “ Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali”, documento realizzato in collaborazione con Assosistema Confindustria, curato da Adelina Brusco (Inail, CSA), Alessandra Menicocci, Francesca Romana Mignacca e Federica Venanzetti (Inail, Contarp) con la collaborazione di Lorenzo Florindi e Laura Lepri (Assosistema Confindustria) e Patrik Masieri (Servizi Ospedalieri), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2022 (formato PDF, 14.13 MB).

 

 

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