Imparare dagli errori: quando si è investiti da un mezzo di lavoro
Brescia, 17 Nov – Concludiamo con questa puntata della rubrica “Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, il nostro viaggio intorno al rischio di investimento nei luoghi di lavoro.
Abbiamo affrontato nelle scorse settimane gli investimenti che avvengono nelle aree aziendali, in agricoltura, nei cantieri edili e stradali e nelle aree ferroviarie e concludiamo oggi accennando, più in generale, ai rischi d’investimento con alcune macchine come le pale meccaniche o altri mezzi di sollevamento.
A questo proposito ricordiamo che la scheda Inail “ Investimento dei lavoratori in ambienti di lavoro”, che analizza le dinamiche infortunistiche di molti infortuni raccolti dal sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, segnala che gli infortuni riguardano diverse tipologie di mezzi, “da quelli direttamente operanti all’interno del ciclo produttivo a quelli esterni all’attività di lavoro”. E la percentuale maggiore (31%) spetta “ai mezzi pesanti, quali ad esempio autoarticolati o camion, seguiti da autovetture (spesso coinvolte negli investimenti
avvenuti all’interno dei cantieri stradali) e pale gommate, entrambe con la quota del 17%. Nel 12% degli eventi gli operatori sono stati travolti sui binari da treni in movimento; medesima la quota in cui sono coinvolti i carrelli elevatori, prevalentemente in zone adibite a carico/scarico merci”.
Le dinamiche infortunistiche presentate sono tratte dalle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Questi gli argomenti trattati:
- Esempi di infortuni professionali causati dall’investimento
- Rischi di investimento: la visibilità e le pale meccaniche
Esempi di infortuni professionali causati dall’investimento
Il primo caso riguarda un infortunio avvenuto con un mezzo di sollevamento.
Un lavoratore straniero, con contratto a tempo indeterminato, è intento a pulire una parte di pavimento sotto il barchessale, un edificio di servizio, con l'uso di una grossa scopa.
In particolare pulisce nelle vicinanze della linea scortecciatrice dove lavora normalmente stando sul pulpito, quando viene investito da un mezzo di sollevamento tronchi guidato da un collega.
Le indagini hanno rilevato che presumibilmente il collega “non si accorgeva della sua presenza a causa dell'assenza degli specchietti retrovisori rotti. L'investimento procurava lo schiacciamento del corpo con le ruote gommate del mezzo. L'operatore è stato ritrovato a terra davanti al pulpito sotto il capannone, fra il pilastro dello stesso e la linea scortecciatrice”.
Il fattore causale riportato dalla scheda di Infor.mo. riguarda il fatto che “il mezzo di sollevamento non aveva gli specchietti retrovisori”.
Il secondo caso riguarda un incidente avvenuto in una ditta che commercializza farine di origine animale destinate alla produzione di mangimi petfood e fertilizzanti organici.
All’interno del magazzino per la movimentazione delle farine da stoccare e per il caricamento degli impianti sono utilizzate pale meccaniche su gomme, dotate di cabina chiusa. Un lavoratore ha il compito di seguire le attività di produzione, pianificazione e processo dello stabilimento.
L'infortunio avviene a seguito dell'investimento da parte di una pala meccanica. Non vi sono testimoni diretti dell'accaduto. “L'autista dichiara che mentre procedeva a marcia avanti sentiva un sussulto del mezzo, posteriormente a sinistra, si arrestava, scendeva per vedere cosa fosse successo e si accorgeva dell’infortunato a terra dolorante. Si presume che l'infortunato, nell'intento di dare istruzioni all'autista della pala, si sia avvicinato tentando forse di salire la scaletta di accesso alla cabina con il mezzo in movimento. Nel fare ciò è stato evidentemente investito dalla ruota posteriore. Nel fabbricato non erano stati individuati percorsi separati tra uomini e mezzi. Essendo un ambiente polveroso, i mezzi erano cabinati e le comunicazioni con il personale a terra erano difficoltose anche a causa della rumorosità ambientale”.
Questi, dunque, i fattori causali individuati nella scheda:
- l’infortunato “cercava di salire sulla pala meccanica per comunicare con il conducente in quanto non erano previsti sistemi di comunicazione indiretta”;
- “nel fabbricato non erano stati individuati percorsi separati tra uomini e mezzi”.
Rischi di investimento: la visibilità e le pale meccaniche
Per avere qualche suggerimento per la prevenzione possiamo fare riferimento ad alcuni documenti già pubblicati in passato dal nostro giornale, come ad esempio, il “ Manuale macchine movimento terra: utilizzo e sicurezza”, un quaderno tecnico prodotto dalla Scuola Edile Bresciana.
Ad esempio, riguardo alle zone di scavo, si segnala che “la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi all’interno della zona di scavo deve avvenire secondo percorsi predisposti in fase di organizzazione del cantiere”, magari prevedendo, se possibile, “percorsi separati e delimitati per l’accesso dei lavoratori, opportunamente segnalati con apposita cartellonistica di sicurezza ed illuminati ove necessario in relazione alle condizioni di visibilità”. I lavoratori che operano in prossimità delle macchine “devono poi indossare indumenti ben visibili (preferibilmente di colore arancione o rosso) o ad alta visibilità”. E se è necessario avvicinarsi alla macchina “bisogna preventivamente rendersi visibili al conducente richiamando la sua attenzione da una postazione sicura (mai urlando da dietro la sagoma del mezzo)”.
Riguardo poi, in particolare, alle pale meccaniche possiamo raccogliere alcune misure generali di prevenzione dal documento " La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili" nato dalla collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia e l’ INAIL Piemonte.
In una scheda dedicata alla prevenzione degli incidenti correlati all’uso delle pale meccaniche, si riportano le misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti.
Prima dell’uso:
- “garantire la visibilità del posto di manovra (mezzi con cabina);
- verificare l’efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di illuminazione;
- controllare l’efficienza dei comandi;
- verificare che l’avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed il girofaro siano regolarmente funzionanti;
- controllare la chiusura degli sportelli del vano motore;
- verificare l’integrità dei tubi flessibili e dell’impianto oleodinamico in genere;
- controllare i percorsi e le aree di lavoro verificando le condizioni di stabilità per il mezzo;
- verificare la presenza di una efficace protezione del posto di manovra contro i rischi da ribaltamento (rollbar o robusta cabina)”.
Durante l’uso:
- “segnalare l’operatività del mezzo col girofaro;
- non ammettere a bordo della macchina altre persone;
- non utilizzare la benna per sollevare o trasportare persone;
- trasportare il carico con la benna abbassata;
- non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna;
- adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti di lavoro transitare a passo d’uomo;
- mantenere sgombro e pulito il posto di guida;
- durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
- segnalare eventuali gravi anomalie”.
Dopo l’uso:
- “posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra e azionando il freno di stazionamento;
- pulire gli organi di comando da grasso, olio, etc.;
- pulire convenientemente il mezzo;
- eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del libretto e segnalando eventuali guasti”.
Concludiamo ricordando che per leggere altri esempi di infortuni e avere indicazioni e dettagli per la prevenzione del rischio d’investimento, è possibile fare riferimento al contenuto di molti “Imparare dagli errori” pubblicati in questi anni:
- Imparare dagli errori: il rischio di investimento con i carrelli
- Imparare dagli errori: incidenti con macchine e carrelli nel settore tessile
- Imparare dagli errori: investimenti e schiacciamenti con escavatori
- Imparare dagli errori: il rischio di investimento nei magazzini
- Imparare dagli errori: prevenire le collisioni tra macchine e pedoni
- Imparare dagli errori: quando sono i carrelli a investire gli operatori
- Imparare dagli errori: errori di manovra e investimenti con i caricatori
- Imparare dagli errori: i carrelli elevatori e il rischio di investimento
- Imparare dagli errori: la mancanza di una viabilità sicura in azienda.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 10985 e 15936 (archivio incidenti 2002/2019).
Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:
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