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Imparare dagli errori: quando la scala portatile non è vincolata

Imparare dagli errori: quando la scala portatile non è vincolata

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Categoria: Imparare dagli errori

25/02/2016

Esempi di infortuni correlati all’utilizzo di scale portatili. Un incidente avvenuto in un cantiere edile e in attività di ristrutturazione di una palazzina. La dinamica dell’incidente e le misure di prevenzione.


Brescia, 25 Feb – Sono state pubblicate in questi anni normative nazionali e regionali, linee guida e numerosi opuscoli informativi sulla sicurezza nell’uso delle scale portatili, ma gli infortuni correlati alla caduta da questa tipologia di scale continuano ad essere numerosi.
E anche le cause persistono ad essere quasi sempre le stesse: scale difettose, scale collocate male, non vincolate o, comunque, usate in modo non sicuro.
 
In questo breve viaggio di “ Imparare dagli errori”, la rubrica dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni lavorativi, attorno ai rischi delle scale portatili, ci soffermiamo oggi in particolare su alcuni infortuni per mancanza di ancoraggio della scala.
 
Le dinamiche degli infortuni sono tratte dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al  sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, strumento che, a causa di persistenti disfunzioni dello spazio web dell’area ricerca dell’Inail, non è ad oggi consultabile pubblicamente.

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Scale - utilizzo in sicurezza - 1 ora
Informazione ai lavoratori sui rischi specifici ai sensi dell'art. 36 del D.Lgs. 81/2008 - L'utilizzo delle scale in ufficio, in magazzino, nella grande distribuzione
 
I casi
Il primo caso riguarda un incidente avvenuto durante i lavori di pavimentazione di una stanza.
Un lavoratore, titolare artigiano, sta eseguendo i lavori in una stanza presso la propria abitazione. Sta prelevando alcune confezioni di piastrelle da un locale sottotetto, dotato di una piccola porta collocata su di una tettoia di copertura del ballatoio di accesso all'abitazione stessa. Non esistono altri accessi al locale sottotetto se non quello sopra descritto.
Per effettuare l'operazione utilizza una scala portatile in alluminio che ha poggiato sul canale di gronda della tettoia aggettante sul ballatoio, senza ancorarla.
Il pavimento in gres porcellanato del terrazzino, dove l'infortunato ha collocato la scala, è bagnato dalla pioggia e sdrucciolevole.
Si sono rinvenute “tracce di sangue su uno dei montanti della scala. In mancanza di testimoni al momento dell'accaduto, si ipotizza che l'infortunato sia caduto a terra a seguito delloscivolamento della scala che adoperava, riportando un politrauma cranico commotivo con otorragia, secondo il rapporto del sanitario del 118”.
 
Il secondo caso riguarda un infortunio ad un pensionato e socio di una società di autotrasporto.
Anche in questo caso non ci sono testimoni dell'accaduto pertanto la dinamica dell'infortunio è stata ricostruita per ipotesi.
L'infortunato “è stato ritrovato ai piedi di una cisterna contenente gasolio per gli automezzi dell'azienda di trasporti. La cisterna era collocata in adiacenza ad un capannone utilizzato per il ricovero dei mezzi, situato all'interno di un fondo agricolo. La cisterna appoggiava su un piedistallo in muratura e l'area sottostante era stata pavimentata e contornata da un muretto di contenimento per eventuali sversamenti di carburante. La cisterna era dotata di un bocchettone di riempimento sul colmo a circa 3 metri di altezza da terra.
Al momento del ritrovamento dell'infortunato alla cisterna era appoggiata una scala portatile in alluminio di altezza circa 3,6 metri. Si presume che l'infortunato sia salito sulla scala per verificare il livello del carburante all'interno della cisterna, operazione che effettuava saltuariamente, e che poi sia caduto a terra per perdita dell'equilibrio causato da leggero movimento della scala. E' stato rinvenuto, con il capo fratturato, in prossimità del muretto di contenimento.
Le indagini non hanno rilevato carenze all'idoneità della scala ed alla sua collocazione. Non risulta che l'infortunato, durante la salita, avesse in mano strumenti o altro. Certamente la scala semplice non era legata e non era trattenuta al piede”.
 
Il fattore causale rilevato è dunque il fatto che il pensionato sia salito “su una scala non vincolata né trattenuta al piede”.
 
La prevenzione
Prima di riportare spunti per la prevenzione ricordiamo cosa richiesto dal comma 5 dell’articolo 113 (Scale) delD.Lgs. 81/2008: ‘quando l’uso delle scale, per la loro altezza o per altre cause, comporti pericolo di sbandamento, esse devono essere adeguatamente assicurate o trattenute al piede da altra persona’.
 
Infine, per dare informazioni generali sull’uso delle scale, facciamo riferimento al Quaderno Tecnico Inail “ Scale portatili”, a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).
 
Il Quaderno Tecnico indica che durante l’uso della scala un lavoratore deve:
- “non collocarla su attrezzature che forniscano una base per guadagnare posizione in altezza;
- posizionarla su un supporto stabile, resistente, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei gradini/pioli;
- assicurarsi che sia sistemata e vincolata in modo da evitare sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, oscillazioni o inflessioni accentuate. Qualora non sia attuabile l’adozione delle misure citate, la scala deve essere trattenuta al piede da un’altra persona;
- salire/scendere su/dalla stessa indossando l’abbigliamento adeguato e i DPI idonei sulla base della valutazione dei rischi ( calzature ad uso professionale atte a garantire una perfetta stabilità e posizionamento; non a piedi nudi o con scarpe a tacchi alti o con ogni tipo di sandalo, non con lacci che possano impigliarsi o finire sotto le scarpe ecc.);
- salire fino a un’altezza tale da consentirgli di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicura;
- non esporsi lateralmente per effettuare il lavoro; la fibbia della cintura (ombelico) dovrebbe trovarsi all’interno dei montanti ed entrambi i piedi sullo stesso gradino/piolo durante tutta l’operazione;
- non lasciarla per accedere ad un altro luogo in quota senza una sicurezza supplementare, come un sistema di legatura o un dispositivo di stabilizzazione adatto;
- non utilizzarla per accedere a un altro livello in caso di scala doppia;
- non oltrepassare il terz’ultimo gradino di una scala in appoggio;
- non sostare sui due gradini/pioli più alti di una scala doppia senza piattaforma e guarda-corpo;
- non sostare sui quattro gradini/pioli più alti di una scala doppia con tronco a sbalzo all’estremità superiore se previsto dal fabbricante;
- non utilizzarla per effettuare lavori su parti elettriche sotto tensione a meno che non sia isolata;
- non utilizzarla all’esterno, in condizioni climatiche avverse come vento forte;
- adottare precauzioni per evitare che i bambini possano giocare sulla stessa;
- assicurare le porte (non le uscite antincendio) e le finestre, quando possibile, nell’area di lavoro;
- non usarla come ponte;
- non salire/scendere su/dalla stessa portando materiali pesanti o ingombranti che pregiudichino la presa sicura;
- posizionare sempre entrambi i piedi sulla stessa, non sbilanciandosi;
- tenersi in salita e in discesa sulla linea mediana, col viso rivolto verso la stessa e le mani posate sui pioli o sui montanti;
- mantenere il corpo centrato rispetto ai montanti;
- effettuare la salita e la discesa solo sul tronco predisposto per la salita (con gradini e pioli);
- stazionare sulla stessa solo per brevi periodi intervallando l’attività con riposo a terra;
- evitare di saltare a terra dalla stessa;
- evitare ogni spostamento della stessa, anche piccolo, ma eseguirlo quando non si è su di essa;
- non modificare la posizione della stessa dall’alto;
- avere sempre una presa sicura a cui sostenersi, quando si posiziona sulla stessa;
- disporre eventualmente di un contenitore porta attrezzi agganciato alla stessa specificatamente previsto per l’uso dal fabbricante;
- disporre eventualmente di un contenitore porta attrezzi agganciato alla vita in caso di utilizzo di attrezzi da lavoro;
- evitare di posizionare un piede su un gradino (piolo) e l’altro su un oggetto o ripiano;
- evitare di sporgersi lateralmente;
- evitare la salita, la discesa e lo stazionamento contemporaneo con altri lavoratori;
- evitare di applicare sforzi eccessivi con gli attrezzi da lavoro che potrebbero farla scivolare o ribaltare;
- evitare la salita e la discesa sulla stessa portando materiali pesanti o ingombranti che pregiudichino la presa sicura;
- evitare la salita e la discesa sulla stessa se si soffre di vertigini;
- evitare la salita e la discesa sulla stessa quando si è stanchi o la funzionalità degli arti è pregiudicata (per esempio: lesioni, dolori ecc.);
- vietarne l’utilizzo alle donne gestanti”.
 
 
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 2909 e 2326  (archivio incidenti 2002/2010).
 
 
Tiziano Menduto
 
 

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