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Imparare dagli errori: quando la causa dell’incidente è una puntura di insetti

Imparare dagli errori: quando la causa dell’incidente è una puntura di insetti
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

24/04/2025

Esempi di infortuni di lavoro correlati alle possibili conseguenze delle punture di insetti. Focus sulle punture con riferimento alla raccolta di melari e alle operazioni di irrigazione dei campi. Le dinamiche degli infortuni e le informazioni sui rischi.


Brescia, 24 Apr – Nei mesi caldi non solo aumentano le attività lavorative outdoor, ma anche la possibilità di venire e contatto con insetti. E varie tipologie di lavoratori, ad esempio, del comparto agricolo e forestale, i lavoratori dei parchi e i giardinieri  (ma anche lavoratori edili, impiantisti, allevatori, veterinari, addetti ai maneggi, …) possono essere soggetti ai rischi connessi alle punture e al semplice contatto con vari insetti che possono portare irritazioni, allergie, infezioni, malattie trasmesse dagli animali, senza dimenticare le possibilità di shock anafilattico.

 

Proprio partendo da questi rischi abbiamo iniziato, e concludiamo oggi, un breve viaggio attraverso gli infortuni professionali che sono connessi anche alla puntura di un insetto.

 

La settimana scorsa ci siamo soffermati in particolare sulle vespe, mentre ora torniamo più in genere alle punture degli imenotteri aculeati ( vespe, api, calabroni, …).

 

I casi presentati fanno riferimento alle schede dell’archivio di  INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti affrontati oggi:



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Modello DVR
Modello del Documento di Valutazione dei Rischi per l'Attività di: Agricoltura Colture Orticole - Categoria Istat: A - Agricoltura, Silvicoltura E Pesca

 

Esempi di infortuni di lavoro causati dalle punture degli insetti

Il primo caso riguarda la raccolta dei melari, cassettoni che si posizionano sopra le arnie per raccogliere il miele prodotto dalle api.

Un lavoratore, assieme ad alcuni colleghi, deve effettuare la raccolta dei melari posizionati su un terreno non di proprietà.

Prima di iniziare i lavori, ancora nella fase di vestizione, il lavoratore ha un malore mentre si trovava ancora vicino al furgone. Uno dei titolari gli si avvicina per verificare come sta ma in quel momento perde i sensi. Viene adagiato a terra e vengono allertati subito i soccorsi ma il lavoratore muore poco dopo.

Sul corpo dell'infortunato “non erano presenti evidenti segni di gonfiori da punture di insetti. Il referto autoptico acquisito successivamente confermava la morte per shock anafilattico a seguito di puntura di imenottero”.

Si segnala che il lavoratore era stato sottoposto a sorveglianza sanitaria e “dai dati anamnestici non presentava precedenti reazioni sistemiche a punture di imenotteri”; “quindi non era stato sottoposto a specifici test allergologici”.

 

In questo caso il fattore causale indicato nella scheda di Informo è solamente la “presenza di insetti”.

 

Il secondo caso riguarda un infortunio ad un addetto alle operazioni di irrigazione dei campi.

I lavori si svolgono ai bordi di un canale di irrigazione.

Il lavoratore sta spostando la pompa ed i tubi ad essa collegati, utilizzando un camioncino sul quale lui ed un collega, caricano tutti i componenti del sistema di irrigazione.

Mentre i due operatori sollevano la pompa (del peso di circa 60/70 kg) il lavoratore viene punto da un insetto. Questo evento gli fa perdere la presa della pompa che gli scivola a terra, procurandogli lo schiacciamento della mano destra contro il terreno.

 

Questo il fattore causale rilevato nella scheda:

  • vespa punge mano dell'infortunato facendogli perdere la presa del carico in spostamento”;

 

Apicoltura e attività agricole: rischi biologici e punture di insetti

Dopo aver fornito, in una precedente puntata della rubrica, alcune informazioni sugli imenotteri aculeati e sui rischi connessi alle punture, vediamo oggi di raccogliere qualche informazione sulla prevenzione in alcune attività.

 

Per farlo possiamo sfogliare il documento InailRischio biologico nelle attività agro-zootecniche”, frutto della collaborazione tra Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT), Dipartimento di medicina epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (DIMEILA) e Inail Ascoli Piceno.

 

Tra le tante attività trattate, il documento si sofferma anche sull’apicoltura, sulla “conduzione zootecnica delle api da parte di un operatore specializzato, per creare le condizioni ottimali al fine di ottenere la produzione di miele, pappa reale, cera d’api, propoli e polline”.

 

In questo settore il rischio biologico, non solo connesso agli insetti, “può derivare da:

  • tagli e abrasioni dovuti all’utilizzo di strumenti/oggetti appuntiti e/o taglienti contaminati;
  • punture insetti;
  • punture zecche”.

E le misure di prevenzione generali da realizzare “sono:

  • accertare sensibilità alla puntura di api (eventuale terapia mirata di cortisone o adrenalina);
  • igienizzare le attrezzature;
  • lavare correttamente le mani dopo le attività lavorative;
  • divieto di mangiare, bere e fumare durante le attività lavorative;
  • controllare, pulire e disinfettare sistematicamente i DPI;
  • utilizzare adeguati DPI”. 

 

Il documento si sofferma anche nello specifico delle punture di calabroni, vespe e api

 

Si indica che, in genere, “la puntura di imenottero provoca rossore e gonfiore circoscritti che regrediscono spontaneamente in poche ore. Nei soggetti più sensibili entro mezz’ora possono comparire sintomi più gravi, anche con una sola puntura, (orticaria, prurito diffuso, vomito, mancanza del respiro, stordimento, perdita di coscienza, shock anafilattico). Se si tratta di punture multiple i rischi per la salute sono maggiori; in questi casi è opportuno chiamare immediatamente i soccorsi”.

 

Il documento riporta alcune misure di prevenzione e protezione e sottolinea che per i soggetti particolarmente sensibili alle punture di insetto o con storia di anafilassi grave è bene “consultare ed informare il medico competente”.

Inoltre si indica che:

  • “i soggetti allergici dovrebbero avere sempre con sé un kit di farmaci di emergenza da potersi autosomministrare”;
  • “è disponibile un vaccino contro il veleno di imenottero”. 

 

Rimandiamo alla lettura integrale del documento Inail che si sofferma su varie altre attività, anche con riferimento alla sorveglianza sanitaria, e ai potenziali rischi biologici:

  • attività agricole svolte in pieno campo
  • serricoltura
  • funghicoltura
  • selvicoltura
  • allevamenti
  • acquacoltura
  • apicoltura
  • elicicoltura e lombricoltura

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede di Infor.mo. 12687 e 12985 (archivio incidenti 2002/2022).

 

 

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori – Quando la causa dell’incidente è una puntura di insetti – le schede di Infor.mo. 12687 e 12985.

 

 



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