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Imparare dagli errori: quando il transpallet non è adatto

Imparare dagli errori: quando il transpallet non è adatto
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

17/03/2016

Esempi di infortuni correlati all’utilizzo di carrelli transpallet. La movimentazione di lastre di vetro e lo scarico dal pianale di un autoarticolato. La dinamica dell’incidente, i fattori causali e le procedura operativa per l’utilizzo di transpallet.

Brescia, 17 Mar – Concludiamo, con questa puntata della rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni lavorativi, il viaggio di PuntoSicuro attraverso gli incidenti che avvengono con i transpallet, mezzi meccanici di varia tipologia utilizzati per la  movimentazione di carichi sia all’interno di magazzini che su piazzali esterni.
 
Abbiamo visto nelle scorse puntate come gli incidenti siano frequenti e come spesso dipendano dall’uso di attrezzature non adeguate, non sicure o da un utilizzo errato e imprudente.
E anche negli incidenti che presenteremo oggi si parla di transpallet non adeguati e usati non correttamente.
 
Ricordiamo gli incidenti sono tratti dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al  sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

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I casi
Il primo caso riguarda un infortunio avvenuto durante la movimentazione di lastre di vetro.
Un lavoratore insieme ad un collega di lavoro, dopo aver terminato di caricare su un tavolo di alimentazione il numero esatto di lastre di vetro da mandare in produzione, sta provvedendo a spostare un cavalletto, su cui sono presenti ulteriori lastre di vetro, per poter continuare a svolgere la normale attività lavorativa.
La movimentazione viene effettuata mediante un transpallet manuale.
Mentre il collega di lavoro guida il transpallet, dopo aver introdotto le forche dalla parte del lato vuoto del cavalletto, il lavoratore si posiziona sopra il cavalletto stesso sul lato opposto, nel quale risultano presenti 9 lastre di vetro. Il lavoratore sorregge con le mani le lastre per evitare che le stesse si ribaltino in quanto non risultano legate in nessun modo al cavalletto. Mentre l'operatore movimenta indietreggiando e ruotando il transpallet, il carico di lastre, dal peso approssimativo di circa Kg 900, si sbilancia e cade schiacciando il primo lavoratore.
L'infortunato riporta danni permanenti alla colonna vertebrale.
Dalle indagini successive risulta che il transpallet manuale utilizzato, anche se conforme alle norme CE, non risultava essere idoneo per quel tipo di attività e l'infortunato non risultava essere informato-formato e addestrato a quella mansione.
 
Questi, al di là della carenza di formazione, i fattori causali dell’infortunio riscontrati nella scheda:
- il collega dell'infortunato movimenta il transpallet con l'infortunato posizionato sul cavalletto e senza che il transpallet sia idoneo per movimentare il cavalletto;
- l'infortunato si posiziona sul cavalletto e sorregge le lastre di vetro;
- le lastre di vetro movimentate non risultano legate in alcun modo al cavalletto.
 
Il secondo caso riguarda un infortunio che avviene durante lo scarico di pallet di listelli di legno dal pianale di un autoarticolato.
Normalmente questo scarico di pallet dal pianale di un autoarticolato viene effettuato da terra utilizzando un carrello elevatore. Ma un pallet risulta mal posizionato e quindi non movimentabile.
Per risolvere il problema, il figlio dell'infortunato sale sul pianale con un transpallet.
Appena sollevato il pallet mal posizionato, causa la pendenza del pianale dell'autoarticolato, dovuta al posizionamento laterale della parte restante del carico, il transpallet si muove e, vincendo la forza dell'operatore, scivola oltre il pianale ed investe l'infortunato che nel frattempo si è avvicinato all'autoarticolato.
 
Questi i fattori causali rilevati dalla scheda di Infor.mo.:
- uso improprio dell’attrezzatura: uso di transpallet su pianale di autoarticolato, non dotato di arresti verso l'esterno;
- errore di procedura: presenza dell’infortunato nell'area di lavoro.
 
La prevenzione
Avendo già presentato, nelle precedenti puntate, diverse informazioni sulla prevenzione degli infortuni con i transpallet, ci soffermiamo oggi su alcuni aspetti generali tratti da un documento pubblicato dalla Regione Lazio.
Il documento, relativo alle “Linee guida per operazioni di immagazzinamento carico e scarico merci” a cura del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma B, ha riferimenti normativi datati, ma è comunque ricco di informazioni e consigli validi ancora oggi.
 
Le linee guida si occupano di diversi argomenti:
- manovra dei camion;
- carico/scarico con utilizzo di carrelli elevatori;
- banchine di carico; - rampe di carico regolabili;
- piattaforme di sollevamento per rampe di carico;
- carico scarico con elevatori posteriori montati sui camion;
- carico scarico manuale dal pianale del camion; - pavimenti dei luoghi di lavoro;
- vie di circolazione dei luoghi di lavoro.
 
Il documento si occupa anche della sicurezza dei carrelli elevatori con timone (transpallet) indicando che gli operatori sono principalmente esposti a pericoli di:
- schiacciamento dei piedi sotto il carrello;
- schiacciamento tra carrello e strutture o oggetti (muro, scaffale, merce, ecc );
- infortuni per uso improprio del carrello (trasporto/sollevamento di persone);
- investimento di persone”.
Si ricorda poi che i carrelli elevatori con timone “possono essere del tipo in cui l’operatore guida il carrello solo da terra o del tipo in cui l’operatore può manovrare il carrello anche in piedi in quanto il carrello è provvisto di una pedana ribaltabile”.
 
Riportiamo, infine, una breve procedura operativa per l’utilizzo di transpallet.
 
Si richiede infatti “l’osservanza, da parte degli addetti ad operazioni di immagazzinamento merci, di alcune disposizioni.
 
Disposizioni generali:
- “la conduzione dei carrelli con timone uomo a bordo deve essere effettuata camminando rivolti nella direzione di marcia;
- evitare di camminare all’indietro senza valide motivazioni. In caso di necessità, verificare che lo spazio tra timone e gli ostacoli fissi retrostanti sia sufficiente;
- nel caso in cui le operazioni di stoccaggio sugli scaffali richiedano che l’ingresso in corsia avvenga con il carico trasportato in avanti il conducente del mezzo deve accertarsi, prima di accedervi, che sul suo percorso non ci siano persone o merci che siano di ostacolo al lavoro;
- nelle corsie è vietato movimentare bancali in concomitanza alle operazioni di prelievo merce;
- è vietato trasportare più di un bancale;
- è vietato trasportare persone sulle forche o su pedane;
- è vietato trasportare persone sul mezzo;
- rispettare sempre le distanze di sicurezza dai mezzi che sono davanti”.
 
Disposizioni relative alle modalità di prelievo dei carichi:
- “avvicinarsi e porsi in posizione frontale e perpendicolare al carico da prelevare;
- sollevare le forche all’altezza necessaria;
- avanzare con il carrello fino a quando il carico è stato completamente inforcato;
- sollevare il carico in modo da staccarlo dallo scaffale o dalla catasta ;
- arretrare il carrello lentamente in modo da portare il carico fuori dallo scaffale/catasta;
- abbassare il carico in posizione di trasporto”.   
 
 
Pagina introduttiva del sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 2942 e 3215 (archivio incidenti 2002/2010).
 
 
Tiziano Menduto
 
 
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