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Imparare dagli errori: infortuni e prevenzione con gli alberi cardanici
Brescia, 31 Gen – Continuando a riportare e analizzare esempi di incidenti lavorativi nel comparto agricolo, torniamo a parlare dell’albero cardanico, organo meccanico che consente la trasmissione del moto rotatorio da una macchina motrice, in genere la trattrice agricola, a una macchina operatrice.
L’ albero cardanico, come si può verificare empiricamente consultando le schede di INFOR.MO. - strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi - è tra le principali cause di infortunio sul lavoro in agricoltura. E la sua incidenza riguarda specialmente la gravità degli incidenti, prima ancora della frequenza di accadimento.
I casi
Un primo caso di infortunio è relativo ad un’attività che consisteva nell’aspirare il liquame tramite pompa, stoccandolo provvisoriamente nella botte spandiliquami. Successivamente, tramite un’apposita leva posta sulla pompa, il liquame veniva fatto defluire dalla botte alla vasca di decantazione.
Nessuno ha assistito direttamente all’infortunio e secondo l’analisi degli elementi acquisiti sul posto, nell’immediatezza dei fatti, probabilmente l’infortunio si è verificato quando l’addetto si è avvicinato alla pompa per azionare la leva del gruppo riduttore la cui estremità spezzata è stata trovata a terra.
In quel frangente le estremità degli abiti dell’infortunato - probabilmente in particolare un giubbetto che indossava sopra una tuta da lavoro - venivano agganciate dal giunto dell’albero cardanico e portate in rotazione dello stesso trascinando l’addetto fra il timone del carrobotte e l’albero stesso. Successivamente la trattrice, che probabilmente lavorava a basso numero di giri si spegneva a seguito dello sforzo.
Non era protetta la presa di potenza del carrobotte. E l’assenza della cuffia di protezione contornante il giunto dell’albero cardano e della semicuffia della presa di potenza del carro botte, a cui si aggancia il cardano, hanno permesso l’impigliamento dei vestiti e il trascinamento dell’addetto.
Un secondo caso è relativo ad attività di irrigazione dei campi per trattamenti antiparassitari. Un lavoratore mentre si avvicinava all’albero cardanico, che fa funzionare la pompa dell’acqua ed è parzialmente scoperto, viene afferrato dai lembi del vestito e trascinato tra l’albero cardanico e il timone del carro provocando lo schiacciamento di vari organi tra cui la testa.
Anche in questo caso i fattori determinanti dell’incidente sono evidenti:
- albero cardanico parzialmente scoperto;
- spostamento in zona pericolosa con abbigliamento non idoneo.
Il terzo caso è relativo ad attività in aziende zootecniche.
L'infortunato, fratello e convivente del titolare dell'azienda zootecnica, mentre passa presso un albero cardanico in movimento, rimane impigliato con gli abiti, rimanendo schiacciato.
L'albero cardanico era obsoleto e privo di cuffie di protezione.
Per cui un errore procedurale (l’avvicinarsi al giunto cardanico in movimento) e una mancanza di protezioni (organi meccanici in movimento non protetti).
Ilquarto caso è relativo al collegamento tra una trattrice e una cisterna.
Un lavoratore, con una trattrice collegata ad una cisterna con un giunto cardanico, preleva acqua da un fossato.
Durante l’operazione l'infortunato entra in contatto con il giunto cardanico, privo di protezioni, e viene trascinato dal moto rotatorio.
Anche in questo caso si assiste a un avvicinamento eccessivo al giunto cardanico e ad una mancanza di protezioni del giunto.
La prevenzione
Per la prevenzione di incidenti nelle attività di lavoro in cui si utilizzano alberi cardanici, la rete non è avara di documentazione, suggerimenti e buone pratiche.
Qualche indicazione generica sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nel comparto agricolo può essere tratta da un documento prodotto dallo S.Pre.S.A.L. dell’ Azienda USL Roma F dal titolo “ I rischi in agricoltura alla luce del Decreto Legislativo 81/2008”.
Riguardo alle attrezzature di lavoro il documento sottolinea che queste rappresentano nel comparto agricolo uno dei principali rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Nella valutazione dei rischi “dovranno essere necessariamente considerate: l'installazione in conformità alle istruzioni d'uso; le procedure di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzate a garantire, nel tempo, la permanenza dei requisiti di sicurezza; le istruzioni d'uso e di manutenzione ivi compresa la predisposizione e l'aggiornamento di un registro degli interventi di manutenzione delle macchine e delle attrezzature di lavoro”.
In particolare riguardo all’albero cardanico, necessario per trasferire il movimento dalla motrice all'attrezzatura trainata, il documento segnala che deve essere dotato di protezioni in grado di coprire tutte le parti in rotazione (albero, giunti e snodi esterni).
Un maggiore approfondimento sul tema è presente in un intervento dal titolo “Adeguamento dei trattori agricoli e delle motoagricole”, a cura di Antonino Sicignano, al convegno “La pratica della prevenzione per una nuova cultura nel settore agricolo: opportunità, strumenti e innovazioni per rispondere ai problemi della sicurezza nei luoghi di lavoro” (Bergamo, 10 febbraio 2012).
Nell’intervento si indica che per evitare infortuni l’albero cardanico “deve essere provvisto di protezioni antinfortunistiche, ovvero di dispositivi in plastica ad alta resistenza e relativamente insensibile alle escursioni termiche”.
Tra i dispositivi di protezione si segnalano: “le cuffie poste alle estremità; le ghiere di collegamento per consentire la rotazione dell’albero rispetto alla protezione; i tubi telescopici; le catenelle di ritegno, per impedire il trascinamento della protezione rispetto all’albero cardanico; i pittogrammi applicati alle protezioni, il cui significato è riportato nel manuale di istruzione”.
Inoltre durante il funzionamento “le parti telescopiche dell’albero devono mantenere una sovrapposizione minima di almeno 1/3 della sua lunghezza complessiva; inoltre bisogna rispettare l’angolo di snodo massimo previsto dal costruttore”.
Infine per garantire il buon funzionamento è necessario “effettuare la regolare manutenzione secondo modalità e tempi previsti nel libretto di istruzioni. Al termine dell’utilizzo posizionare l’albero cardanico nella rastrelliera o lasciarlo collegato alla macchina operatrice purché sorretto da apposito gancio di supporto”.
Pagina introduttiva del sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 2353a, 1339a, 1499 e 156 (archivio incidenti 2002/2010).
Tiziano Menduto
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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