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Imparare dagli errori: gli infortuni nella raccolta della segnaletica stradale

Imparare dagli errori: gli infortuni nella raccolta della segnaletica stradale
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

09/03/2023

Esempi di infortuni sul lavoro correlati al rischio di investimento nei cantieri stradali e all’installazione della segnaletica per le attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare. La raccolta della segnaletica stradale.

Brescia, 9 Mar – Concludiamo con questa puntata della rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, il nostro viaggio tra i rischi delle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare con specifico riferimento alla posa, mantenimento e rimozione della segnaletica stradale.

 

Dopo due puntate dedicate per lo più alla posa della segnaletica in situazioni di traffico veicolare, ci soffermiamo oggi sui problemi connessi alla raccolta della segnaletica stradale precedentemente posata.

 

Ricordiamo che per la sicurezza nelle attività di segnalazione correlate ai cantieri fissi in presenza di traffico veicolare è necessario fare riferimento al primo allegato del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 gennaio 2019 recante “Individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”. Un decreto che ha abrogato, dal 15 marzo 2019, il Decreto Ministeriale 4 marzo 2013.

 

La dinamica infortunistica presentata è tratta dalle schede di  INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati:


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Esempi di infortuni professionali connessi alla raccolta della segnaletica

Il caso presentato riguarda la raccolta della segnaletica stradale precedentemente posata a protezione del cantiere stradale sito dopo la corsia di accelerazione ed immissione nella sede autostradale proveniente dall’area di servizio.

I lavori da eseguire erano la “manutenzione delle barriere antirumore poste a lato della carreggiata in un tratto di autostrada a tre corsie (marcia lenta, marcia veloce, sorpasso) più corsia di emergenza. Per eseguire i lavori erano state chiuse per il tratto interessato la corsia di emergenza e la corsia di marcia lenta”.

Finiti quindi i lavori, la squadra composta dai lavoratori X, Y, Z e W effettuava la raccolta della segnaletica.

Da quanto successivamente dichiarato da W la segnaletica “veniva raccolta nel modo seguente:

  • egli era alla guida di un furgone e procedeva lentamente in retromarcia all’interno della delimitazione del cantiere;
  • il sig. x effettuava la raccolta dei coni e li passava al sig. y che posizionato sul cassone del mezzo provvedeva a sistemarli;
  • il sig. Z era posizionato più a valle, ma sempre all’interno del cantiere e con l’apposita bandierina segnalava i lavoratori al traffico in arrivo”.

 

Arrivati in prossimità della testata del cantiere “il sig. Y è sceso e si è portato dietro al mezzo per iniziare la rimozione della cascata di luci, così come ha fatto il sig. X, mentre il sig. Z, sempre in prossimità, segnalava al traffico in arrivo la presenza dei lavoratori con l’apposita bandierina”.

 

In quel momento il cantiere e le persone presenti “sono state investite da un mezzo pesante del quale l’autista aveva perso il controllo a seguito di una serie di tamponamenti con altri due automezzi. Nella dinamica il sig. Y veniva sbattuto contro il furgone e veniva sezionato in due parti; il sig. Z subiva lesioni politraumatiche ed il sig. X colpito di striscio subiva la frattura della clavicola destra”.

Dalle indagini è emerso che le “procedure fornite dalla società responsabile per i lavori da eseguirsi in presenza di traffico non erano state seguite (infatti si doveva mantenere una distanza di 25 m. dal camion di protezione) e che non era stata effettuata alcuna informazione/formazione dei lavoratori. Inoltre si è rilevato che per il luogo specifico dove si stava lavorando (uscita da Autogrill) la procedura era carente”.

 

Questi i fattori causali individuati dalla scheda di InforMO:

  • “restringimento della carreggiata stradale secondo procedura aziendale non adeguata”;
  • l'infortunato “rimuoveva la cascata di luci non stando a distanza di sicurezza dal camion di protezione”;
  • un autista di un mezzo pesante “dopo due tamponamenti perdeva il controllo del mezzo e andava a 80 km/h”.

 

DM 22 gennaio 2019 e rimozione della segnaletica per fine lavori

In diversi articoli del nostro giornale, a cui rimandiamo per approfondimenti sulle procedure e la prevenzione, abbiamo affrontato le novità connesse al DM 22 gennaio 2019 e ai suoi allegati. E l’allegato I (Criteri minimi per la posa, il mantenimento e la rimozione della segnaletica di delimitazione e di segnalazione delle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare) riporta (punto 7.5) anche alcune informazioni per la rimozione della segnaletica per fine lavori.

 

Il documento indica che la segnaletica temporanea “deve essere rimossa, od oscurata, non appena cessate le cause che ne hanno reso necessario il collocamento”. E la rimozione “avviene, in generale, nell’ordine inverso alle operazioni della posa in opera. Spostandosi con l’autoveicolo all’interno del cantiere delimitato dalla segnaletica, gli operatori procedono a ritroso, raccogliendo tutta la segnaletica che incontrano fino alla testata di chiusura e posizionandola sul veicolo”.

 

Alcune indicazioni presenti nell’allegato:

  • “il completamento della rimozione della testata e della segnaletica rimanente deve avvenire con il veicolo posizionato in corsia di emergenza, quando presente, partendo da una distanza opportuna dalla testata, oppure, in assenza della corsia di emergenza, direttamente dalla corsia interessata dalla chiusura, preceduto da opportuna presegnalazione come previsto al punto 2.4” dell’allegato;
  • “in particolare nei tratti privi della corsia di emergenza ove le manovre in retromarcia possono risultare particolarmente difficoltose e pericolose, la rimozione della segnaletica di preavviso può essere effettuata nel senso del traffico supportata da adeguata presegnalazione”.
  • “la rimozione della segnaletica dei cantieri che interessano strade con una sola corsia per senso di marcia avviene con gli stessi criteri, per entrambi i sensi di marcia, dando priorità al senso di marcia interessato dal cantiere”.

 

Infine gli eventuali attraversamenti della carreggiata devono essere effettuati con le modalità descritte al punto 3.4 (Attraversamento a piedi delle carreggiate).

 

Ricordiamo in conclusione che l’allegato I del DM 22 gennaio 2019, che vi invitiamo a leggere integralmente, riporta informazioni sui criteri generali di sicurezza, sullo spostamento a piedi, sui veicoli operativi, sull’entrata e uscita dal cantiere, sulle situazioni di emergenza, sulla segnalazione e delimitazione di cantieri fissi e, infine, sulla segnalazione di interventi all’interno di gallerie con una corsia per senso di marcia.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato la scheda numero 6063 (archivio incidenti 2002/2020).

 

 

Scarica la scheda da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori - Gli infortuni nella raccolta della segnaletica stradale – la scheda di Infor.mo. 6063.

 

 

Scarica la normativa di riferimento:

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Decreto 10 luglio 2002 - Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.

 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Decreto 22 gennaio 2019 - Individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare. 

 



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