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Topi comandati a distanza...per le emergenze
Il periodico ''Nature'' ha recentemente pubblicato i risultati di alcuni esperimenti condotti da un team di ricercatori della State University di New York riguardo alla possibilità di controllare a distanza il cervello dei topi.
I ratti sono stati equipaggiati con uno zaino contenente un radiotrasmettitore ed una batteria che trasmette i segnali al cervello del roditore attraverso sonde elettriche dello spessore di un capello.
I ricercatori con un computer portatile, posto fino ad una distanza di 500 metri, riescono a fare eseguire al ratto salti, corse e sono in grado di faro avvicinare ad intense fonti luminose. Azione quest'ultima che per istinto il ratto non compie.
Sanjiv Talwar, il bioingegnere a capo del team di ricerca, ha affermato che questi ratti durante gli esperimenti ''lavorano per piacere'', poiché gli impulsi trasmessi stimolano il centro del piacere.
L'obiettivo della ricerca e' quello di riuscire a controllare a distanza alcune funzioni del cervello dei ratti; i ricercatori sperano di riuscire ad elaborare come memorizzare gli impulsi che provengono dal naso del ratto quando individua un odore come quello dell'esplosivo o di un corpo umano.
Se questo obiettivo fosse raggiunto, le scoperte si potrebbero applicare nel campo della protezione civile (ad esempio per individuare i sopravvissuti sotto le macerie di un terremoto), in campo militate e medico.
Una questione che tuttavia solleva non pochi interrogativi di carattere etico…
I ratti sono stati equipaggiati con uno zaino contenente un radiotrasmettitore ed una batteria che trasmette i segnali al cervello del roditore attraverso sonde elettriche dello spessore di un capello.
I ricercatori con un computer portatile, posto fino ad una distanza di 500 metri, riescono a fare eseguire al ratto salti, corse e sono in grado di faro avvicinare ad intense fonti luminose. Azione quest'ultima che per istinto il ratto non compie.
Sanjiv Talwar, il bioingegnere a capo del team di ricerca, ha affermato che questi ratti durante gli esperimenti ''lavorano per piacere'', poiché gli impulsi trasmessi stimolano il centro del piacere.
L'obiettivo della ricerca e' quello di riuscire a controllare a distanza alcune funzioni del cervello dei ratti; i ricercatori sperano di riuscire ad elaborare come memorizzare gli impulsi che provengono dal naso del ratto quando individua un odore come quello dell'esplosivo o di un corpo umano.
Se questo obiettivo fosse raggiunto, le scoperte si potrebbero applicare nel campo della protezione civile (ad esempio per individuare i sopravvissuti sotto le macerie di un terremoto), in campo militate e medico.
Una questione che tuttavia solleva non pochi interrogativi di carattere etico…
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