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Miglioreranno le modalità di intervento durante gravi emergenze
A fronte di disastri naturali o causati dall’uomo, le squadre incaricate della ricerca delle vittime ed altre squadre di pronto intervento, come la Protezione civile, le forze dell’ordine, gli equipaggi delle ambulanze, i vigili del fuoco, devono combattere una lotta contro il tempo per individuare i soggetti sopravvissuti al disastro, nella fascia oraria critica di 72 ore dall’evento.
Questa fascia viene chiamata “Golden Hours”.
Questi interventi sono resi oltremodo difficoltosi dalla presenza di strutture instabili o ambienti a rischio, che portano ad allungare i tempi di intervento e soccorso.
A questo proposito, l’unione europea ha finanziato un progetto di ricerca, chiamato CURSOR (Coordinated Use of miniaturized Robotic equipment and advanced Sensors for search and rescue OpeRations), che ha messo a punto un kit innovativo (SAR kit), da utilizzare per la ricerca e soccorso, basato su droni, robot meccanizzati di piccole dimensioni, sensori di tecnologia avanzata e applicativi in grado di gestire l’incidente.
Questo sistema è stato già sperimentato da parte delle squadre, che facevano parte del consorzio CURSOR, tra le quali siamo lieti di citare quelle provenienti dalla regione Liguria. A questo punto occorre sviluppare un documento, che possa indicare le modalità di prova, ad esempio:
Dopo un incontro iniziale la fine novembre 2021, per avviare lo sviluppo di queste norme, è stato definito un crono programma, che si spera potrà essere rispettato, anche in presenza di difficoltà di collegamento, legate alla situazione pandemica.
L’obiettivo del comitato tecnico è quindi quello di mettere a punto quanto prima una norma avente il seguente titolo:
CEN Workshop Agreement on “Urban search and rescue – Guideline for the application of a test method for innovative technologies to detect victims in debris”.
Adalberto Biasiotti
Questa fascia viene chiamata “Golden Hours”.
Questi interventi sono resi oltremodo difficoltosi dalla presenza di strutture instabili o ambienti a rischio, che portano ad allungare i tempi di intervento e soccorso.
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A questo proposito, l’unione europea ha finanziato un progetto di ricerca, chiamato CURSOR (Coordinated Use of miniaturized Robotic equipment and advanced Sensors for search and rescue OpeRations), che ha messo a punto un kit innovativo (SAR kit), da utilizzare per la ricerca e soccorso, basato su droni, robot meccanizzati di piccole dimensioni, sensori di tecnologia avanzata e applicativi in grado di gestire l’incidente.
Questo sistema è stato già sperimentato da parte delle squadre, che facevano parte del consorzio CURSOR, tra le quali siamo lieti di citare quelle provenienti dalla regione Liguria. A questo punto occorre sviluppare un documento, che possa indicare le modalità di prova, ad esempio:
- le modalità di prova sul campo,
- quali caratteristiche devono essere provate,
- come i parametri definiti devono essere verificati,
- chi deve condurre i test sperimentali,
- quali sono le specifiche minime accettabili di questo kit.
Dopo un incontro iniziale la fine novembre 2021, per avviare lo sviluppo di queste norme, è stato definito un crono programma, che si spera potrà essere rispettato, anche in presenza di difficoltà di collegamento, legate alla situazione pandemica.
L’obiettivo del comitato tecnico è quindi quello di mettere a punto quanto prima una norma avente il seguente titolo:
CEN Workshop Agreement on “Urban search and rescue – Guideline for the application of a test method for innovative technologies to detect victims in debris”.
Adalberto Biasiotti
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