Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Defibrillatore: un anello indispensabile della catena dell’emergenza
Una nuova iniziativa volta ad integrare il sistema di emergenza è stata realizzata dalla Regione Veneto che ha affidato all’Avis un progetto per la diffusione dei defibrillatori semiautomatici sui mezzi di emergenza e nei luoghi di vita e di lavoro.
Per questa iniziativa la Regione ha stanziato 206 mila euro nella cornice di un intervento che prevede due piani. Il primo riguarda la formazione e prevede otto corsi di addestramento per circa 100 volontari e un corso per 3 formatori abilitati. Il secondo piano prevede la consegna dei defibrillatori in tutte le province, da utilizzarsi presso le postazioni Avis, i distretti sanitari, i servizi di ambulanza e primo soccorso, e negli ambienti di vita e di lavoro di maggiore aggregazione.
Il progetto intende ampliare la rete di sicurezza sociale e sanitaria nel territorio regionale, soprattutto nei piccoli centri, e rendere sempre più efficiente la rete di primo soccorso nel Veneto.
I primi corsi saranno attivati entro dicembre 2003.
Il progetto, che si completerà entro il 2004, si inserisce nell’attuazione del modello di intervento PAD Chain (Public Access Defibrillation Chain), integrazione del sistema di emergenza, che ha l’obiettivo di portare la defibrillazione entro 4 minuti dall’arresto cardiaco. Cioè prima che possano subentrare conseguenze irreparabili.
(Si veda PuntoSicuro n.480.)
Per questa iniziativa la Regione ha stanziato 206 mila euro nella cornice di un intervento che prevede due piani. Il primo riguarda la formazione e prevede otto corsi di addestramento per circa 100 volontari e un corso per 3 formatori abilitati. Il secondo piano prevede la consegna dei defibrillatori in tutte le province, da utilizzarsi presso le postazioni Avis, i distretti sanitari, i servizi di ambulanza e primo soccorso, e negli ambienti di vita e di lavoro di maggiore aggregazione.
Il progetto intende ampliare la rete di sicurezza sociale e sanitaria nel territorio regionale, soprattutto nei piccoli centri, e rendere sempre più efficiente la rete di primo soccorso nel Veneto.
I primi corsi saranno attivati entro dicembre 2003.
Il progetto, che si completerà entro il 2004, si inserisce nell’attuazione del modello di intervento PAD Chain (Public Access Defibrillation Chain), integrazione del sistema di emergenza, che ha l’obiettivo di portare la defibrillazione entro 4 minuti dall’arresto cardiaco. Cioè prima che possano subentrare conseguenze irreparabili.
(Si veda PuntoSicuro n.480.)
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.