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Un progetto per portare i sistemi di gestione nelle imprese edili

Un progetto per portare i sistemi di gestione nelle imprese edili
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

22/01/2015

Un intervento presenta un progetto sperimentale di implementazione di SGSL rivolto alle piccole e medie imprese edili. L’articolazione del progetto e della documentazione necessaria. Gli obiettivi del SGSL e i risultati potenziali.

 
Firenze, 22 Gen – Per mostrare se, come e quanto l’implementazione dei Sistemi di Gestione della Sicurezza e Salute sui Luoghi di lavoro (SGSL) possa essere una buona opportunità per le aziende, è utile presentare alcuni esempi pratici. A partire dai progetti regionali sperimentali seguiti dall’Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ( Inail).
 
Ne parliamo in relazione ad un intervento al seminario “ Sistemi di Gestione della Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro (SGSL): testimonianze nella pubblica amministrazione e nel privato” che, promosso da Regione Toscana e dall’Inail Toscana, si è tenuto a Firenze il 10 giugno 2014 e ha raccolto testimonianze e indicazioni volte a mettere in evidenza come può essere efficacemente applicato un SGSL nel privato e nel pubblico.
 
Ad esempio l’intervento “SGSL - Le relazioni tra la realtà aziendale e i processi di formazione, informazione e addestramento”, a cura dell’Ing. Marco Lucchesi (CTER Regione Toscana) presenta un progetto di implementazione di SGSL rivolto alle piccole e medie imprese edili.
 


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In particolare all’interno dell’INAIL nell’ambito della Direzione regionale per la Toscana “è stato introdotto il Protocollo Edilizia nel novembre 2011 tra le parti sociali del comparto edilizia presenti nella regione”. Ne è sorto il Progetto Sistemi di Gestione della Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro SGSL rivolto alle Piccole e Medie Imprese Edili, un progetto di tipo sperimentale “con l’edizione pilota tra l’Istituto e le Scuole Professionali Edili di Firenze, Arezzo e Grosseto”. Il Progetto pilota si articola “in una prima parte di confronto teorico con le imprese ed un secondo percorso operativo all’interno delle stesse per l’implementazione del sistema SGSL”.
Per questo percorso le imprese “sono state individuate dalle Scuole Professionali secondo un criterio di trasparenza e soprattutto in considerazione della forte motivazione di dotarsi di un sistema volontario di gestione della sicurezza nel proprio ambito. Le imprese edili sono 10 e principalmente “costituite mediamente da 3 lavoratori con un massimo di 11 lavoratori”.
Il Progetto - strutturato applicando le Linee Guida UNI-INAIL 2001 con riferimento alle OHSAS 18001, ai Modelli organizzativi (MOG) del Decreto Ministeriale 13 febbraio 2014 relativo alle Procedure Semplificate per le PMI, al D.Lgs. 81/2008 e smi - è iniziato “con il primo incontro collegiale presso la sede INAIL di Siena il 31 ottobre 2013 ed è stato svolto secondo una successiva serie di incontri presso le imprese che aderiscono al Progetto SGSL”.
 
Questa l’articolazione della documentazione alla base del SGSL:
- “la Modulistica riguardante le operazioni rilevanti ed i punti di controllo;
- gli Esempi di compilazione di alcuni Moduli;
- le Procedure nelle quali si descrive in modo chiaro e semplice lo svolgimento delle attività più direttamente riconducibili alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. Si definiscono in dettaglio le responsabilità operative e le modalità di esecuzione delle attività (chi, come, quando);
- il Manuale, in cui vengono riportate le linee generali del Sistema di Gestione per la Sicurezza, suddiviso in Sezioni e Moduli Operativi;
- Liste di Riscontro per la conduzione delle Verifiche Ispettive interne volte a valutare il grado di attuazione delle procedure, relativamente agli aspetti rilevanti per la Sicurezza”.
 
Il Gruppo di Lavoro correlato al progetto ha poi condiviso e adottato i seguenti principi:
- “la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro come un diritto fondamentale dell’individuo nell’interesse della collettività;
- la sicurezza e la cultura della prevenzione considerate come valore;
- l’approccio strategico - organizzativo dell’attività di prevenzione;
- l’attenzione all’uomo;
- efficacia esimente amministrativa del modello organizzativo;
- la maggiore efficienza e valore aggiunto economico dell’azienda;
- concentrarsi sui contenuti e non solo sul rispetto delle norme, leggi, scadenze e adempimenti formali”.
 
La relazione si è poi soffermata sui contenuti dei primi incontri, realizzati anche per conoscere il “campo di intervento per singole imprese tipiche del settore edile quali le ristrutturazioni edilizie, le opere in cemento armato, i risanamenti di locali, le piccole escavazioni e il movimento terra”.
Nell’incontro si è preso inoltre cognizione dei documenti, dell’organizzazione della sicurezza nell’impresa, degli incidenti e le malattie professionali che si sono verificati in precedenza, delle macchine e attrezzature e del loro miglioramento, ...
 
L’implementazione del SGSL si è proposta quindi:
- “di ridurre progressivamente incidenti, infortuni e malattie professionali;
- di minimizzare i rischi cui possono essere esposti i lavoratori o i terzi;
- di contribuire a migliorare la SSL;
- di ridurre il rapporto costi/benefici degli interventi di prevenzione;
- di migliorare l’immagine aziendale;
- di aumentare l’efficienza e le prestazioni delle aziende”.
 
Chiaramente il modello adottato per conseguire il miglioramento continuo delle condizioni di salute e sicurezza è il ciclo di Demingciclo PCDA, articolato secondo le quattro fasi standard: P - Plan Programmazione; D - Do Esecuzione del programma, dapprima in contesti circoscritti; C - Check Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei feedback; A - Act Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo.
 
Nelle slide dell’intervento, che vi invitiamo a visionare, sono presenti confronti tra una visione statica della sicurezza e una visione dinamica. Nella visione dinamica gli obblighi possono essere visti non come un’imposizione ma come una opportunità di crescita aziendale.
Queste alcune opportunità perseguibili:
- “migliore qualità prestazioni;
- aumentare la sicurezza nei posti di lavoro;
- spinta all’innovazione;
- crescita reputazione aziendale;
- attrazione utenti territorio;
- sviluppo qualitativo del territorio di appartenenza;
- evitare sprechi (educare);
- ottimizzare consumi (energia)”.
E questi i risultati potenziali:
- “ benessere psico-fisico dipendenti;
- migliore vivibilità nei posti di lavoro;
- riduzione assenteismo;
- riduzione infortuni e malattie professionali;
- prestazioni sempre più qualificate a minor costo;
- maggiore fiducia degli utenti”.
 
Vengono elencati in conclusione dei punti di caduta, di forza del progetto al momento della presentazione della relazione. Segnaliamo che i principali punti di forza indicati sono una migliore organizzazione aziendale e l’ottimizzazione dei costi.
 
 
SGSL - Le relazioni tra la realtà aziendale e i processi di formazione, informazione e addestramento”, a cura dell’Ing. Marco Lucchesi - CTER Regione Toscana, intervento al seminario “Sistemi di Gestione della Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro (SGSL): testimonianze nella pubblica amministrazione e nel privato” (formato PDF, 1.03 MB).
 
 
 
RTM
 
 

 


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