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La sicurezza nel montaggio dei palchi e nei luoghi di spettacolo
Pasian di Prato (UD), 9 Gen – Sono stati diversi in questi anni i crolli di palchi e strutture per lo spettacolo: concerto di Jovanotti (dicembre 2011, 1 morto), concerto di Laura Pausini (marzo 2012, 1 morto, 2 feriti), concerto dei Radiohead (Toronto, giugno 2012, 1 morto e 3 feriti), concerto Sugarland (Indianapolis, agosto 2011, 4 morti e 40 feriti), ...
Il Comitato Interprofessionale Sicurezza Cantieri della Provincia di Udine (CISC) si è posto un quesito: il montaggio di una struttura finalizzata ad ospitare uno spettacolo è un cantiere temporaneo e mobile? Ovvero, è soggetta al titolo IV del D.Lgs. 81/08, e quindi necessita, se del caso, di un coordinatore per la sicurezza?
La risposta del CISC è stata affermativa.
Dietro ad uno spettacolo, specialmente se di grandi dimensioni, c'è un mondo che non traspare negli eventi, ma che richiede la collaborazione di un numero enorme di persone, con le più svariate qualifiche, che in tempi ridottissimi realizzano importanti infrastrutture.
Proprio per parlare di questi temi il CISC ha organizzato il 6 luglio 2012 a Pasian di Prato (UD) un seminario – dal titolo “La sicurezza nei palchi e nei luoghi di spettacolo: verso le linee guida nazionali - definiamo insieme ruoli e responsabilità”, per favorire un confronto tra coloro che fanno parte della filiera della sicurezza nell’organizzazione e gestione di uno spettacolo.
Poiché sul sito del CISC sono stati pubblicati gli atti dell’incontro, riprendiamo brevemente alcuni punti significativi degli interventi al seminario.
Nell’intervento dell’architetto Maurizio Michelazzo, “Inquadramento generale delle problematiche di sicurezza relative alla gestione di eventi”, sono presentate graficamente le tipologie di ditte che normalmente partecipano alla produzione di uno spettacolo e i documenti che devono essere presentati da ogni ditta. Nonché alcune idee relative alla sicurezza nelle attività di lavoro connesse alla gestione di eventi.
Dopo aver riportato alcune indicazioni relative alla normativa di riferimento e alla documentazione necessaria allo svolgimento di una manifestazione, il relatore si sofferma sul PIMUS ( Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio).
Perché non si deve redigere il PIMUS?
“La normativa per la sicurezza sul lavoro prevede una serie di norme per la costruzione di opere fisse, temporanee e in metallo, contenute nel Titolo IV del D.Lgs. 81/08. I palchi non sono però ponteggi fissi, di conseguenza non sono soggetti alla richiesta dell’autorizzazione ministeriale, alla redazione del PIMUS, all’abilitazione degli addetti al montaggio e smontaggio e a tutte le altre regole stabilite dal testo Unico. I palchi possono definirsi come opere provvisionali e come tali fanno riferimento agli artt. 33-112-123 del D.Lgs. 81/08”.
Nell’intervento “La Nota del Ministero dell’Interno del 26/04/2011 sul controllo dei carichi sospesi” l’ Ing. Vittorio Bozzetto ha ripreso i contenuti della Lettera Circolare n. 1689 del 1 aprile 2011 - Locali di pubblico spettacolo di tipo temporaneo o permanente. Verifica della solidità e sicurezza dei carichi sospesi.
Lettera circolare in cui si rileva che negli ultimi anni si è registrata una ampia casistica di incidenti dovuti al collasso di strutture fisse o temporanee per sovraccarico o non corretto montaggio di carichi sospesi, tutti contrassegnati da conseguenze gravi, in alcuni casi mortali, che hanno interessato anche il nostro Paese (...). E ciò posto, muovendo dalla descrizione delle tipologie più ricorrenti di carichi sospesi, con la circolare si ritiene utile fornire alcune indicazioni, al fine di assicurare, anche sul piano della completezza documentale, l'ottimizzazione dei controlli concernenti la sicurezza e la solidità di tali elementi strutturali, a garanzia dell'incolumità del pubblico e del personale addetto (...).
Deve inoltre evidenziarsi – recita sempre la circolare - che, nella prassi, un fattore di criticità nella verifica degli elementi in discorso, può essere rappresentato dalla distanza temporale intercorrente, in taluni casi, fra la fase di progettazione iniziale e il momento di effettiva realizzazione dell'allestimento, e dalla possibilità di disporre di una documentazione tecnica completa e aggiornata sulle modifiche intervenute fino all'ultimazione dell'allestimento medesimo.
La relazione si sofferma sul concetto di carico sospeso:
-carico sospeso fisso: “carico sospeso vincolato ad uno o più punti di una struttura superiore od inferiore ivi comprese funi, tiranti, catene e staffe”;
-carico sospeso ad un organo di sollevamento: “carico sospeso vincolato tramite un elemento mobile sia esso fune, catena, cinghia e/o banda ad una macchina ovvero ad un sistema complesso di sollevamento”;
-carico sospeso dinamico: “carico sospeso vincolato o tramite un organo movimentato da una macchina o tramite un sistema complesso di sollevamento in grado di muoversi nello spazio in una o più direzioni”.
Continua la circolare: per tali elementi scenotecnici e/o di arredo (p.e. televisioni, schermi, proiettori, corpi illuminanti, casse audio, americane, pedane per sollevamento scene o artisti, ecc.), diversi dagli elementi costruttivi descritti e dimensionati nel progetto strutturale e quindi già verificati in sede di collaudo statico, occorre dunque garantire la idoneità statica delle strutture fisse o temporanee di ancoraggio, l'adeguatezza delle condizioni di ancoraggio e la pianificazione e attuazione degli interventi di manutenzione.
La relazione riporta la documentazione utile ad attestare la sicurezza dei carichi sospesi:
- “documentazione tecnica illustrativa la presenza, la tipologia e la consistenza dei carichi sospesi, a firma di tecnico qualificato;
- schemi dei sistemi di sospensione/appendimento evidenzianti, ove presenti, i sistemi complessi (p.e. struttura di sostegno a sua volta sospesa ad altra struttura), i carichi dinamici (carichi che si muovono o possono farlo durante lo spettacolo), e gli eventuali motori, a firma di tecnico qualificato;
- certificazione sulla idoneità statica del sistema complessivo dei carichi sospesi effettivamente in opera, a firma di tecnico qualificato, corredata dalla documentazione certificativa dei singoli componenti del sistema” (nel documento agli atti, che vi invitiamo a visionare, è presente una tabella relativa a tali componenti);
- “attestazione di conoscenza e osservanza delle condizioni di esercizio e delle verifiche periodiche (con relative modalità attuative) fissate in ambito progettuale e/o previste dalla normativa vigente (p.e. quelle sui motori) nonché dei termini di utilizzo di componenti soggetti a scadenza quali fasce, funi o altro, a firma del responsabile della attività/manifestazione”.
Segnalando che la relazione si sofferma anche sui problemi, compiti e responsabilità dei vari soggetti impegnati nei lavori, riportiamo un altro passaggio della circolare: al fine di verificare la "solidità e la sicurezza" di un "locale" di pubblico spettacolo in relazione ai carichi sospesi e alle strutture fisse o temporanee destinate all'ancoraggio degli stessi, può farsi riferimento a quanto disposto dalle norme sulla sicurezza delle costruzioni (in particolare, dal D.M. 14 gennaio 2008, recante le nuove norme tecniche per le costruzioni) e dalle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii.).
In definitiva, conclude il relatore, se l’attività di montaggio e smontaggio di un palco è assimilabile all’attività di cantiere dobbiamo risolvere velocemente diversi nodi e “soprattutto dobbiamo formare una generazione di coordinatori che si sposi con il variegato ed imprevedibile mondo dello spettacolo”.
Gliatti relativi al seminario:
Arch. Maurizio Michelazzo, Gruppo Sicurezza Padova (formato PDF, 1.53 MB);
- “ Le principali problematiche della fornitura e montaggio strutture”, Luca Tosolini (ITALSTAGE) (formato PDF, 1.06 MB);
- “ La Nota del Ministero dell’Interno del 26/04/2011 sul controllo dei carichi sospesi”, Ing. Vittorio Bozzetto (formato PDF, 2.49 MB);
- “ La sicurezza nello spettacolo: verso una linea guida nazionale per il montaggio dei palchi”, Ing. Renzo Simoni - SCPSAL – ASS 1 Triestina - Gruppo di lavoro “palchi e opere provvisionali utilizzate per manifestazioni sportive e similari” (formato PDF, 3.63 MB).
Tiziano Menduto
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