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Gestione e tutela dei lavoratori nei cantieri del dopo pandemia
ANCONA – La sicurezza sul lavoro dovrà essere centrale anche nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che il Governo italiano presenterà alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation Eu. La tutela antinfortunistica e sanitaria dei lavoratori, anche alla luce dell’emergenza epidemiologica, sono essenziali, perché la realizzazione di tante opere pubbliche attraverso i molti cantieri che si apriranno deve essere garantita da un controllo efficace e competente. In quest’ottica, il miglioramento della sicurezza in edilizia potrà essere assicurato con il coinvolgimento sempre maggiore degli addetti, con iniziative mirate di formazione e con l’uso di tecnologie innovative in grado di controllare l’intero processo produttivo.
Alla Giornata della sicurezza anche il patrocinio dell’Inail.
È questo il messaggio che viene dalla Giornata nazionale della sicurezza nei cantieri 2021, promossa da Federarchitetti con l’adesione della Presidenza della Repubblica e il patrocinio di altre istituzioni ed enti pubblici fra cui l’Inail. Al convegno-dibattito conclusivo sulla prevenzione in edilizia hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e vertici degli ordini professionali tecnici, insieme a una nutrita platea di architetti, geometri, ingegneri, geologi, progettisti, periti industriali e altre figure professionali impegnate nei servizi di protezione in azienda.
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Tre giornate di convegni, dibattiti e concorsi fotografici
Giunta all’XI edizione dopo il rinvio nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria, la manifestazione si è svolta in modalità online e si conclusa in collegamento da Ancona venerdì 26 marzo, dopo le due giornate preliminari di Benevento (23 marzo) e Roma (24 marzo). L’evento è stato corredato anche da un concorso fotografico, che ha premiato le tre migliori immagini rappresentative della vita di cantiere e delle misure di protezione utilizzate dai lavoratori.
Bettoni: “Politiche di prevenzione adeguate ai mutamenti organizzativi e tecnologici”
Dopo il saluto del presidente di Federarchitetti, Nazzareno Iarrusso, a intervenire per l’Inail sono stati il presidente, Franco Bettoni, e il consigliere d’amministrazione Cesare Damiano. Per Bettoni, “la pandemia ha condizionato gli sviluppi dell’economia e della società, ma non va perso di vista l’obiettivo della tutela dei lavoratori e non deve essere abbassata la guardia sul tema della sicurezza sul lavoro. Nella cantieristica edile, in cui le conseguenze degli infortuni risultano spesso gravi – ha proseguito il presidente – sono necessarie politiche di prevenzione mirate, adatte ai fattori che caratterizzano il nostro sistema economico e sociale: la trasformazione del mondo del lavoro, la flessibilità dei contratti, l’apporto significativo dei lavoratori stranieri, l’utilizzo di nuove tecnologie”.
Nel 2020, per la pandemia, calo del 23% delle denunce d’infortunio nei cantieri
Esaminando i dati del 2020 sugli incidenti lavorativi, Bettoni ha evidenziato l’influenza dovuta all’emergenza Coronavirus. ”Nelle costruzioni si è rilevata, rispetto al 2019, una sensibile diminuzione delle denunce d'infortunio, pari al 23%, con una sostanziale stabilità per quelle con esito mortale: 114 rispetto alle 113 dell’anno precedente. Circa il 2% delle denunce registrate ha riguardato il contagio da Covid-19, una percentuale che sale intorno al 15% per i decessi”.
Dall’Inail incentivi e sostegni attraverso il bando Isi
Secondo Bettoni, per una prevenzione efficace sono fondamentali la valutazione e la gestione dei rischi, che nei cantieri possono manifestarsi principalmente in cadute dall’alto, incendi ed esplosioni, lavorazioni in quota e con ponteggi. “Investire in sicurezza resta dunque fondamentale e i finanziamenti Isi erogati dall’Istituto – ha concluso il presidente dell’Inail - rappresentano un valido strumento per perseguire questo fine, soprattutto per attività ad alto rischio come quelle delle costruzioni. In relazione alle diverse edizioni del bando Isi, il 20% delle risorse annualmente disponibili va a questo settore”.
Vaccinazione e obblighi degli operatori sanitari
Per Cesare Damiano, consigliere d’amministrazione Inail, l’attenzione va concentrata oggi sulla situazione che vive il Paese a seguito della pandemia e sulla relazione con la salute e la sicurezza dei lavoratori. Gli ultimi dati Inail al 28 febbraio scorso hanno segnalato la forte incidenza del virus sulle denunce d’infortunio. A questo proposito, intervenendo nella discussione in corso su scudo penale e obbligo di vaccinazione per determinate categorie professionali, Damiano si è detto personalmente a favore della previsione legislativa dell’obbligatorietà vaccinale per medici e infermieri e dell’introduzione di una tutela penale per i sanitari che somministrano i vaccini.
Riprogettare spazi e uffici per il lavoro di domani
Riguardo poi al ruolo che gli ordini professionali dovranno avere per il post Coronavirus, essi dovranno tener presente l’evoluzione che avrà il lavoro. Come dovranno essere gli ambienti lavorativi di domani? Quale prevenzione sanitaria riceveranno i lavoratori? In futuro, ha rilevato l’ex ministro del Lavoro, sono da prevedersi altre pandemie, con richiami vaccinali periodici. Occorre allora riprogettare l’ufficio ideale per il lavoro agile e per quello in presenza, in ambienti salubri e sicuri, periodicamente sanificati e igienizzati. Più in generale, per Damiano, dovrà essere reimpostata la natura delle città e della convivenza urbana e relazionale e andranno ripensati spazi di lavoro e di socialità come scuole e ristoranti.
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