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Buone prassi in edilizia
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Avranno tempo fino al 18 giugno le aziende italiane che intendo presentare la candidatura per la quinta premiazione europea per le buone pratiche in materia di sicurezza e salute sul lavoro, in materia di sicurezza nel settore delle costruzioni.
Sono state ora rese note le modalità per aderire all’iniziativa promossa dalla Agenzia europea per la salute sul lavoro e presentata nei giorni scorsi (si veda PuntoSicuro n.985).
Tra le organizzazioni che possono concorrere vi sono:
-imprese individuali in cui si è svolta una vera e propria attività, grazie alla collaborazione di clienti, architetti, coordinatori della salute e della sicurezza, amministratori di proprietà od appaltatori.
-Imprese od organizzazioni nell’ambito della catena della fornitura del prodotto, dell'impianto o del personale, ad esempio aziende che si occupano della locazione di macchine per l’attività costruttiva.
-Organizzazioni di datori di lavoro, associazioni commerciali, sindacati, associazioni non governative.
-Servizi di prevenzione della salute e della sicurezza sul lavoro regionali o locali, ed altre organizzazioni intermediarie.
Nell’ambito dell’attività delle costruzioni che possono essere oggetto delle “buone pratiche” rientrano, tra l’altro, le seguenti tipologie di lavoro:
-Lavoro di costruzione ed assemblaggio, compresa l’ingegneria delle costruzioni.
-Attività lavorative che implicano riparazioni, modifiche, conservazione, pulizia e manutenzione.
-Lavori di sterro, lavori preparatori, scavi ed escavazione di gallerie.
-Lavori di demolizione e smantellamento, compresa la demolizione di componenti prefabbricati.
-Lavori di rinnovo e restauro, compresi lavori di tinteggiatura e decorazione, ristrutturazione o allestimento.
Tra gli esempi di prevenzione del rischio perseguiti nelle “buone pratiche” si annoverano:
-l’eliminazione dei rischi che si presentano prima che inizino i lavori sul cantiere, ad esempio mediante buone pratiche di acquisto di attrezzature e di materiali, oppure procedure efficaci di gare di appalto o attività di progettazione e pianificazione di successo.
- Il trattamento efficace in loco dei rischi per la salute e la sicurezza, ad esempio mediante attività di valutazione del rischio originali ed innovative, oppure metodi innovativi di controllo dello stabilimento, delle attrezzature o del cantiere (quali sistemi che assicurano un controllo efficace delle impalcature), o anche lavoro in squadra con rappresentanti della sicurezza del cantiere.
- Un’attività efficace di comunicazione delle conoscenze su pericoli, rischi e soluzioni con strumenti quali addestramento, formazione ed ulteriori attività svolte da rappresentanti della sicurezza.
-Una gestione efficace delle costruzioni o del complesso abitativo (ad esempio dove è presente l’asbesto) e controllo degli appaltatori.
Gli esempi di buona prassi devono essere inviati all’Ispesl, Focal Point nazionale, entro e non oltre il 18 Giugno 2004, su supporto cartaceo e su dischetto utilizzando gli allegati 1 e 2 riportati di seguito al seguente indirizzo:
De Luca Cristiano
ISPESL
Dipartimento Documentazione, Informazione e Formazione
Via Alessandria, 220/e
00198 Roma - Italia
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Avranno tempo fino al 18 giugno le aziende italiane che intendo presentare la candidatura per la quinta premiazione europea per le buone pratiche in materia di sicurezza e salute sul lavoro, in materia di sicurezza nel settore delle costruzioni.
Sono state ora rese note le modalità per aderire all’iniziativa promossa dalla Agenzia europea per la salute sul lavoro e presentata nei giorni scorsi (si veda PuntoSicuro n.985).
Tra le organizzazioni che possono concorrere vi sono:
-imprese individuali in cui si è svolta una vera e propria attività, grazie alla collaborazione di clienti, architetti, coordinatori della salute e della sicurezza, amministratori di proprietà od appaltatori.
-Imprese od organizzazioni nell’ambito della catena della fornitura del prodotto, dell'impianto o del personale, ad esempio aziende che si occupano della locazione di macchine per l’attività costruttiva.
-Organizzazioni di datori di lavoro, associazioni commerciali, sindacati, associazioni non governative.
-Servizi di prevenzione della salute e della sicurezza sul lavoro regionali o locali, ed altre organizzazioni intermediarie.
Nell’ambito dell’attività delle costruzioni che possono essere oggetto delle “buone pratiche” rientrano, tra l’altro, le seguenti tipologie di lavoro:
-Lavoro di costruzione ed assemblaggio, compresa l’ingegneria delle costruzioni.
-Attività lavorative che implicano riparazioni, modifiche, conservazione, pulizia e manutenzione.
-Lavori di sterro, lavori preparatori, scavi ed escavazione di gallerie.
-Lavori di demolizione e smantellamento, compresa la demolizione di componenti prefabbricati.
-Lavori di rinnovo e restauro, compresi lavori di tinteggiatura e decorazione, ristrutturazione o allestimento.
Tra gli esempi di prevenzione del rischio perseguiti nelle “buone pratiche” si annoverano:
-l’eliminazione dei rischi che si presentano prima che inizino i lavori sul cantiere, ad esempio mediante buone pratiche di acquisto di attrezzature e di materiali, oppure procedure efficaci di gare di appalto o attività di progettazione e pianificazione di successo.
- Il trattamento efficace in loco dei rischi per la salute e la sicurezza, ad esempio mediante attività di valutazione del rischio originali ed innovative, oppure metodi innovativi di controllo dello stabilimento, delle attrezzature o del cantiere (quali sistemi che assicurano un controllo efficace delle impalcature), o anche lavoro in squadra con rappresentanti della sicurezza del cantiere.
- Un’attività efficace di comunicazione delle conoscenze su pericoli, rischi e soluzioni con strumenti quali addestramento, formazione ed ulteriori attività svolte da rappresentanti della sicurezza.
-Una gestione efficace delle costruzioni o del complesso abitativo (ad esempio dove è presente l’asbesto) e controllo degli appaltatori.
Gli esempi di buona prassi devono essere inviati all’Ispesl, Focal Point nazionale, entro e non oltre il 18 Giugno 2004, su supporto cartaceo e su dischetto utilizzando gli allegati 1 e 2 riportati di seguito al seguente indirizzo:
De Luca Cristiano
ISPESL
Dipartimento Documentazione, Informazione e Formazione
Via Alessandria, 220/e
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