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Brescia: dopo l’infortunio mortale si fermano i cantieri della metropolitana
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I lavoratori dei cantieri della metropolitana di Brescia si sono fermati ieri in segno di protesta dopo l’infortunio mortale accaduto ad un manovratore di un escavatore che è precipitato per oltre 20 metri nel fondo della stazione in costruzione.
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L’incidente è accaduto il 5 novembre nel cantiere di via Marconi. L’operatore stava manovrava il braccio della ruspa per togliere con un puntone di acciaio gli ultimi tratti di calcestruzzo dalla sommità dei diaframmi, perché si potesse fare l’ultimo tratto del muro di finitura superiore. Lavorava dentro uno scivolo realizzato con terreno di riporto a qualche metro dalla superficie.
A quanto sembra, il terreno ha iniziato a cedere e l’escavatore ha cominciato a scivolare verso il limite dello strapiombo, protetto solo da una barriera di assi di legno e tubi.
L’operatore è così precipitato insieme alla ruspa nel fondo della stazione, per oltre 20 metri ed è morto schiacciato dal mezzo.
È il secondo incidente mortale che avviene nei cantieri per la costruzione della metropolitana di Brescia, dopo quello in cui ha perso la vita un altro operaio il 26 settembre scorso.
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