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Scheda di autovalutazione relativa al rischio stress lavoro-correlato

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Documentazione

05/12/2012

Strumenti di autovalutazione e verifica del rischio stress negli ambienti di lavoro: sistema di prevenzione aziendale, organizzazione, valutazione preliminare e approfondita, indicatori oggettivi e percezione soggettiva, interventi correttivi programmati

Monza/Brianza, 5 Dic – Una delle funzioni di PuntoSicuro è segnalare ai propri lettori, spesso attivamente impegnati nella gestione della sicurezza, tutti gli strumenti operativi presenti in rete in grado di supportarli nel lavoro di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
Riguardo al tema dello stress lavoro correlato l’ Azienda sanitaria locale della provincia di Monza e Brianza ha prodotto una scheda di autovalutazione aggiornata alle indicazioni approvate dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro il 17 novembre 2010.
Il documento, dal titolo “ Scheda di autovalutazione: stress lavoro-correlato”, è suddiviso in tre parti:
- assetto e strutture del sistema di prevenzione aziendale;
- organizzazione;
- valutazione del rischio. 
 
Nellaprima parte devono essere forniti i dati relativi al servizio prevenzione e protezione, al medico competente (MC) e al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). 
Ad esempio bisogna indicare se l’RLS ha svolto un adeguato corso di formazione o se il datore di lavoro ha consegnato o messo a disposizione dell’RLS il documento di valutazione, qualora formalmente richiesto.
 
Nellaseconda parte, dedicata all’organizzazione, si indica se:
- l’azienda ha adottato un modello di organizzazione e di gestione e quale;   
- è stato definito e pubblicizzato l’organigramma della prevenzione con l’individuazione dei dirigenti e preposti;     
- è stata effettuata la formazione dei dirigenti e/o preposti; 
- il SPP è coinvolto nella scelta di DPI, attrezzature, impianti e sostanze;
- il medico competente (MC) ha effettuato il sopralluogo (art. 25, D.Lgs 81/2008) e se il sopralluogo del medico competente è effettuato in presenza di RSPP, datore di lavoro (o suo delegato) e RLS;
- il verbale di sopralluogo riporta le valutazioni del MC;
- è stata indetta la riunione annuale di prevenzione (art. 18 comma 1 lettera v) e se è stata verbalizzata (art. 35 comma 5).     
Inoltre si chiede di verificare se nel corso della riunione sono stati esaminati: “il documento di valutazione dei rischi ed eventuali aggiornamenti; eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio; verifica delle misure di prevenzione adottate nell’ultimo anno; il programma delle misure di miglioramento; l’andamento degli infortuni e delle malattie professionali; l’idoneità dei mezzi di protezione individuale; i programmi di informazione e formazione; i risultati della sorveglianza sanitaria”


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Infine la terza parte è dedicata alla vera e propria valutazione del rischio.
Dopo aver indicato i soggetti coinvolti nel processo valutativo, la scheda richiede informazioni sulla programmazione della valutazione del rischio stress lavoro-correlato con riferimento al cronoprogramma delle attività di valutazione e alle figure responsabili dell’attuazione.
Inoltre quali sono state le azioni preparatorie al percorso di valutazione del rischio? Come è stato concordato il percorso metodologico e di programmazione? Chi ha svolto le attività di valutazione?
 
Riguardo alla formazione specifica sullo stress prevista per le figure aziendali coinvolte, è necessario verificare se:
- “gli RLS sono stati formati ai sensi dell’art.37 DLgs 81/08;
- l’RSPP è stato formato in modo specifico sul tema stress lavoro-correlato;
- il MC ha documentato partecipazione a corsi specifici sullo stress lavoro-correlato;
- il management (datore lavoro, dirigenti/preposti) ha effettuato corsi sul rischio da stress lavoro-correlato”;
- sono state effettuate “iniziative di sensibilizzazione ed informazione preliminare dei lavoratori sul rischio stress lavoro-correlato e sulla necessità di effettuare il percorso di valutazione” (con quali modalità?).
 
La scheda si sofferma poi sulla valutazione preliminare e sulla rilevazione di indicatori oggettivi. Ad esempio con riferimento a:
-eventi sentinella da valutarsi sulla base di parametri omogenei individuati internamente alla azienda (es. andamento nel tempo degli indici infortunistici rilevati in azienda): indici infortunistici, assenze per malattia, turnover, procedimenti e sanzioni e segnalazioni del medico competente, specifiche e frequenti lamentele formalizzate da parte dei lavoratori, ...
-fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi di lavoro, orario di lavoro e turni, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti, ...
-fattori di contesto del lavoro: ruolo nell’ambito dell’organizzazione, autonomia decisionale e controllo, conflitti interpersonali al lavoro, evoluzione e sviluppo di carriera, comunicazione (es. incertezza in ordine alle prestazioni richieste), ...
Inoltre il medico competente ha rilevato e segnalato al datore di lavoro sintomi connessi a stress lavoro-correlato ?   
Riguardo alla valutazione preliminare, in relazione agli esiti, ci si sofferma poi sul programma di monitoraggio nel tempo e sugli interventi correttivi programmati (percorsi formativi, miglioramento del sistema di comunicazione, procedure specifiche per il miglioramento organizzativo, interventi tecnici, ...)
 
Riguardo infine alla eventuale valutazione approfondita vengono richieste informazioni sulla valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori.
Ad esempio se è stata effettuata con:  
- incontri di gruppo (riunioni, gruppi di attenzione, focus-group) evidenziando i fattori organizzativi critici percepiti;
- colloquio/intervista semistrutturata con i lavoratori;  
- questionari sulla percezione dello stress lavoro-correlato.
Si ricorda che “nelle imprese che occupano fino a 5 lavoratori, in luogo dei predetti strumenti di valutazione approfondita, il datore di lavoro può scegliere di utilizzare modalità di valutazione (es. riunioni affidate a RSPP e/o Medico Competente e/o specialisti ) che garantiscano il coinvolgimento diretto dei lavoratori nella ricerca delle soluzioni e nella verifica della loro efficacia”.
 
Dopo aver richiesto, anche in questo caso, quali siano gli interventi programmati di riduzione e/o gestione del rischio, la scheda si conclude con richieste di informazioni su modalità, strumenti e periodicità del programma di monitoraggio nel tempo.
 
 
 
Asl della provincia di Monza e Brianza, “ Scheda di autovalutazione: stress lavoro-correlato” (formato PDF, 97 kB).
 
 
Tiziano Menduto


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