PuntoSicuro è partner di Eu-Osha nella campagna contro i disturbi muscoloscheletrici
Bilbao, 2 Dic – Secondo una recente indagine sulle condizioni di lavoro nell’Unione europea circa tre lavoratori su cinque sono affetti da disturbi muscoloscheletrici (DMS) lavoro-correlati, cioè da compromissioni delle strutture corporee, quali muscoli, articolazioni e tendini, che sono causati o aggravati principalmente dal lavoro o dagli effetti dell’ambiente di lavoro immediato.
I disturbi muscoloscheletrici rappresentano uno dei problemi di salute più frequenti nei luoghi di lavoro europei e sono una delle cause più diffuse di disabilità, congedi per malattia e prepensionamenti. E, dunque, queste malattie professionali costituiscono un motivo di preoccupazione sia per la salute dei singoli lavoratori che per l’impatto sulle aziende e sulle economie nazionali.
A presentare in questi termini il problema dei disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati nel continente europeo è la nuova campagna 2020-2022 dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) dal titolo “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, una campagna, già annunciata dal nostro giornale, che è partita il 10 novembre con un evento in live streaming nel rispetto delle disposizioni sanitarie dovute all’emergenza COVID-19.
Oggi ricordiamo alcuni aspetti, motivazioni e obiettivi dell’iniziativa dell’EU-OSHA e segnaliamo anche il ruolo che il nostro giornale PuntoSicuro ha deciso di assumere diventando media partner della campagna europea.
Nell’articolo ci soffermiamo in particolare sui seguenti argomenti:
- Le patologie e le conseguenze dei disturbi muscoloscheletrici
- La campagna europea e la prevenzione nei luoghi di lavoro
- PuntoSicuro è media partner della campagna europea 2020-2022
Le patologie e le conseguenze dei disturbi muscoloscheletrici
Secondo la Terza indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti ( ESENER 2019) il fattore di rischio più frequentemente identificato nell’Unione europea – come ricordato sul sito della campagna EU-OSHA - è costituito da movimenti ripetitivi della mano o del braccio (segnalato dal 65 % delle imprese).
Inoltre altri rischi connessi ai DMS “includono la postura seduta prolungata (61%), spesso considerata un rischio di DMS nuovo o emergente, il sollevamento o lo spostamento di persone o carichi pesanti (52%), pressioni esercitate da urgenze temporali (45%) e posizioni faticose o dolorose (31%)”.
Inoltre la campagna ricorda che “un terzo dei lavoratori affetti da disturbi muscoloscheletrici e da un altro problema di salute ritiene di non poter continuare a svolgere il proprio lavoro una volta raggiunti i 60 anni di età”. Senza dimenticare che le persone affette da DMS “sono meno produttive durante il lavoro rispetto a quelle che non hanno problemi di salute”. E, come indicato in premessa, questo comporta “un forte impatto dal punto di vista economico: i costi diretti derivanti dai DMS connessi all’attività lavorativa includono le risorse impiegate per l’assistenza sanitaria (spese per la diagnosi, la cura delle malattie e la riabilitazione), le medicine e i costi per gli indennizzi ai lavoratori; i costi indiretti includono quelli causati da disagi per i gruppi di lavoro, cali di produttività, ritardi di produzione e dalla sostituzione di lavoratori in malattia (ivi compresa la formazione di nuovi dipendenti), nonché i costi correlati all’assenteismo/al presenteismo. Secondo le stime, tali costi indiretti sono di gran lunga superiori a quelli diretti per le imprese”.
La campagna europea e la prevenzione nei luoghi di lavoro
È molto importante che i lavoratori e i datori di lavoro siano informati del problema e ricevano assistenza e orientamenti per la prevenzione o la gestione dei DMS: è proprio la collaborazione tra datori di lavoro, dirigenti e lavoratori che può portare a reali miglioramenti nella prevenzione nei luoghi di lavoro.
La campagna europea non si prefigge solo l’obiettivo di accrescere la consapevolezza in merito ai disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati e al loro impatto su persone, imprese e società, ma mira anche a promuovere la collaborazione necessaria per garantire che vengano adottate misure preventive per affrontare i DMS.
I DMS “si possono prevenire e gestire: per affrontare il problema è fondamentale adottare un approccio integrato (basato sui principi della direttiva quadro sulla SSL) e promuovere una cultura di prevenzione che coinvolga sia i datori di lavoro che i lavoratori”.
Queste alcune indicazioni per la gestione del rischio:
- Valutazione dei rischi sul luogo di lavoro: “è essenziale per una prevenzione efficace e dovrebbe comprendere la preparazione, la valutazione e l’attuazione di misure preventive e protettive. Il processo di valutazione dei rischi dovrebbe essere rivisto e aggiornato periodicamente.
- Una combinazione di misure preventive per eliminare/controllare i rischi: questa dev’essere la priorità principale per tutti i luoghi di lavoro. Poiché i DMS sono causati da molteplici fattori, la soluzione migliore è un approccio combinato che, per esempio, coinvolga azioni destinate all’ambiente lavorativo (per es. il ricorso all’ergonomia), l’organizzazione del lavoro (per es. il permesso di effettuare pause), fattori psicosociali (per es. la possibilità per i lavoratori di controllare il ritmo di lavoro) e i dipendenti (per es. fornendo loro una formazione sulle buone posture).
- Incoraggiare la partecipazione dei lavoratori: i dipendenti dovrebbero essere coinvolti nell’individuazione dei rischi di DMS e delle soluzioni preventive per aiutare le aziende a sviluppare strategie esaustive per la gestione dei disturbi muscoloscheletrici”.
PuntoSicuro è media partner della campagna europea 2020-2022
Per la campagna « Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!» sono state realizzate pubblicazioni, ricerche e una banca dati di strumenti pratici, materiali orientativi ed esempi di buone prassi per incoraggiare la partecipazione dei lavoratori e fornire assistenza nei luoghi di lavoro in tema di gestione dei DMS.
Tuttavia per il successo di una campagna di promozione e prevenzione non servono solo idonei strumenti, ma anche una comunicazione efficace e capillare.
Sono necessari media partner che collaborano con l’EU-OSHA per sensibilizzare l’opinione pubblica, le aziende, gli attori della sicurezza e i lavoratori sulle tematiche della campagna, utilizzando i canali pubblicitari, promozionali e informativi a loro disposizione.
Si tratta di un gruppo esclusivo di media, giornalisti e redattori di tutta Europa appassionati alla promozione della sicurezza e della salute nel luogo di lavoro disposti a partecipare in modo sostanziale alla campagna.
In considerazione della nostra mission e delle nostre competenze e capacità comunicative – riconosciute direttamente dalla stessa Agenzia europea durante il nostro “ ventennale 2009-2019” che si è tenuto nel 2019 a Bologna – PuntoSicuro ha deciso di diventare ufficialmente media partner della campagna europea 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.
Per questo motivo il giornale dedicherà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi molto spazio ai vari temi correlati alla campagna, ai disturbi muscoloscheletrici, al sovraccarico biomeccanico, ai movimenti ripetitivi e ai tanti rischi ergonomici correlati. E lo farà cercando anche di segnalare, adattare, approfondire i vari suggerimenti, buone prassi e strumenti in linea con le normative nazionali e comunitarie, con le criticità, risorse e competenze dei professionisti della sicurezza, delle aziende e dei lavoratori.
Link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.
Tiziano Menduto
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