Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Area riservata:

Password dimenticata?
Username dimenticato?

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

Una valutazione dei rischi che tenga conto delle differenze di genere

Una valutazione dei rischi che tenga conto delle differenze di genere
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Differenze di genere, età, cultura

29/03/2017

Un intervento si sofferma sulla valutazione del rischio tenendo conto del genere e sottolinea che c’è una questione di genere nella salute e sicurezza sul lavoro. Come applicare un approccio non neutrale ma attento alla soggettività.

Una valutazione dei rischi che tenga conto delle differenze di genere

Un intervento si sofferma sulla valutazione del rischio tenendo conto del genere e sottolinea che c’è una questione di genere nella salute e sicurezza sul lavoro. Come applicare un approccio non neutrale ma attento alla soggettività.

Pubblicità
MegaItaliaMedia

 

Milano, 29 Mar – Come si può sviluppare una valutazione dei rischi lavorativi che tenga conto anche di caratteristiche soggettive dei lavoratori come genere, età, provenienza? Ed è possibile, una volta rilevati rischi e nocività, organizzare il lavoro adattandolo alla persona?

 

È con queste due importanti domande che il 22 marzo scorso è stato organizzato presso il “ Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita” di Milano il seminario “ Valutazione dei rischi e caratteristiche soggettive” in cui sono stati invitati alcuni relatori a presentare alcune possibili e concrete buone prassi.

 

Ci soffermiamo oggi sull’intervento “Valutazione del rischio tenendo conto del genere” a cura del Gruppo Donne Salute e Lavoro CGIL-CISL-UIL. Un intervento che riporta alcune indicazioni normative che giustificano la necessità di valutare i rischi nei luoghi di lavoro tenendo conto del genere. Ad esempio:

- “Strategia comunitaria per la SSL (2002) si introduce il tema della differenza di genere;

- Piano strategico comunitario 2007-2012 conferma … ‘per migliorare l’attitudine occupazionale delle donne e degli uomini e la qualità della vita professionale, occorre fare progressi nel settore della parità tra i sessi in quanto le disparità, sia all’interno che all’esterno del mondo del lavoro, possono avere conseguenze sulla sicurezza e la salute delle donne sul luogo di lavoro …’”.

Senza dimenticare la normativa italiana che dal D.lgs. 626/94 (“nel prescrivere misure atte a tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro ne estendeva il campo di applicazione a ‘tutti i lavoratori’ rimanendo indifferente rispetto al genere”) si evolve nel D.lgs. 81/2008 che “seguendo le indicazioni dell’UE, interpreta la parità di trattamento”. E che in diversi punti fa esplicito riferimento, ad esempio nell’articolo 28 (Oggetto della valutazione dei rischi), alle ‘differenze di genere’.

 

In ogni caso l’intervento sottolinea che “c’è una questione di genere nella salute e sicurezza sul lavoro:

- uomini e donne possono essere esposti a rischi diversi;

- possono rispondere in maniera diversa alla stessa esposizione a rischio;

- la diversità di ruoli sociali e di carichi conseguenti possono avere, più o meno indirettamente, una influenza sulla esposizione a rischi lavorativi”.

 

Si indica anche che la scienza medica “storicamente non è stata molto sensibile al lavoro femminile … è del 1993 il primo libro di testo in medicina del lavoro con un capitolo specifico sui rischi del lavoro femminile”.

 

Bisogna poi chiarire le differenze di sesso e di genere:

- sesso: “differenze che la biologia determina tra uomini e donne e che sono universali e immutabili”;

- genere: “differenze sociali tra donne e uomini, che sono apprese, possono cambiare nel tempo e presentano notevoli variazioni tra differenti culture”.

E la relazione segnala che occorre “un metodo che riesca a cogliere le differenze biologiche (sessuali) e socio-ambientali (di genere) nei diversi aspetti della valutazione”.

 

Sono riportati alcuni esempi di determinanti biologici:

- “la superficie cutanea del corpo maschile è più estesa di quella del corpo femminile;

- la statura è generalmente inferiore nelle donne;

- il volume polmonare degli uomini è maggiore di quello delle donne;

- esistono numerose differenze nell'assorbimento, metabolismo ed eliminazione degli agenti chimici;

- rapporto tra esposizione a rumore di bassa intensità e danni extra-uditivi localizzati a carico

dell'apparato riproduttivo femminile;

- la vulnerabilità verso i rischi cambia in modo significativo con l’età ed in modo differente per i

due sessi”.

 

Dopo aver accennato agli stereotipi riguardo ai “determinanti di genere”, sono riportate anche alcune differenze di genere, alcuni “fattori che possono incidere sul livello di rischio, indipendentemente dal grado di esposizione, che può essere uguale tra maschi e femmine”:

- “sono le donne che principalmente si occupano della cura della famiglia;

- la maggior parte del lavoro domestico viene svolto dalle donne;

- le donne guadagnano in genere di meno degli uomini ... a parità di lavoro;

- le donne si controllano di più e sono più attive nella prevenzione rispetto agli uomini;

- le donne investono di più in cultura rispetto agli uomini”.

 

Partendo da questi presupposti e indicazioni, un approccio non neutrale ma attento alla soggettività – “con la partecipazione dei RLS e dei lavoratori ed il coinvolgimento del medico competente” - permetterà dunque di “far emergere e considerare percezioni, vissuti e segni di sofferenza rispetto alle diversità di sesso e di genere, spesso non ricostruibili in modo diverso”.

 

L’intervento riporta in conclusione alcune possibili azioni che si possono mettere in atto nei luoghi di lavoro:

- “avviare monitoraggio e la raccolta dati e informazioni sulla salute e sicurezza in ottica di genere;

- coinvolgere più donne nella consultazione nelle decisioni in materia di salute e sicurezza;

- tenere conto delle peculiarità individuali a partire dal genere di appartenenza; 

- attivare processi di informazione e comunicazione per garantire coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici;

- individuare le lacune negli accordi di lavoro, politiche e procedure che con scelte di tipo apparentemente ‘neutro’ possono produrre effetti indesiderati di non equità tra donne e uomini (es. orari);

- migliorare le informazioni raccolte sulle esperienze negative di lavoro di uomini e donne”.

 

Rimandando ad una lettura integrale delle slide relative all’intervento, segnaliamo che la relazione riporta anche alcune “esperienze sul campo” relative ad un’indagine del Gruppo donne-salute-lavoro di CGIL CISL UIL.  

Un’indagine che parte dall’idea di fondo di dare voce alla sensibilità di genere e raccogliere il contributo delle lavoratrici per indicare cosa serve nella valutazione dei rischi perché siano rappresentate e tutelate le differenze. 

 

 

“ Valutazione del rischio tenendo conto del genere” a cura del Gruppo Donne Salute e Lavoro CGIL-CISL-UIL, intervento al seminario “Valutazione dei rischi e caratteristiche soggettive” (formato PDF, 1.66 MB).

 

 

Leggi gli altri articoli di PuntoSicuro sulle differenze di genere, età, cultura

 

 

Tiziano Menduto



Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

Ventilazione e prevenzione dei rischi professionali: risorse per l'azione

Quando del DVR è responsabile il direttore di struttura e non il CdA

La sicurezza con le scaffalature porta pallet: movimentazione e stoccaggio

L'impatto del lavoro precario sulla sicurezza e salute sul lavoro


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

15LUG

G7 Privacy: azioni comuni per un ambiente digitale più sicuro

09LUG

Lavoro: no alle impronte digitali per la rilevazione presenze

07LUG

Regione Lombardia firma un protocollo per la salute e la sicurezza

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
15/07/2025: Regione Puglia, Ordinanza del Presidente della Giunta 18 giugno 2025 n. 350, “Misure di prevenzione e tutela della salute durante le ondate di calore – Disposizioni per la stagione estiva 2025”.
15/07/2025: Dallo stress lavoro correlato ai rischi psicosociali; focus sulle molestie e violenze – Salute mentale e lavoro, oltre lo stress lavoro correlato – Antonia Ballottin e Priscilla Dusi
14/07/2025: Regione Lazio - Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 30 maggio 2025, n. Z00001 - Ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica. Misure di prevenzione per l'attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, nelle cave e nelle relative pertinenze esterne, all'aperto in condizioni di esposizione prolungata al sole.
14/07/2025: Ispettorato Nazionale del Lavoro - Patente a crediti – FAQ – aggiornamento 26 giugno 2025
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO

Il ruolo del docente formatore di SSL nel nuovo Accordo 17 aprile 2025


PREVENZIONE INCENDI

Protezione antincendio: allarme, fumo, calore e controllo dell’incendio


INTERVISTE E INCHIESTE

Le interviste di PuntoSicuro: la verifica dell’efficacia della formazione


DPI

Le nuove prospettive della sicurezza: gli smart DPI


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità