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Il dipendente ''distratto'' si ferisce durante una manutenzione: condannato il datore di lavoro
I luoghi di lavoro devono essere a prova di distrazione? Secondo la Corte di Cassazione sì.
Il principio della sicurezza ''oggettiva" del luogo di lavoro'' è stato ribadito in una sentenza (la 3580 del 20.03.2000) in cui un datore di lavoro è stato condannato per non avere installato su di una macchina utensile un interruttore in grado di fermarne il movimento durante gli interventi di manutenzione.
Durante una di queste operazioni, un operaio non fece attenzione alle pale lasciate in movimento dagli operai del turno precedente e si ferì alla mano.
La Corte ha dunque stabilito che il datore di lavoro si rese "comunque responsabile di specifica violazione di prescrizioni in materia antinfortunistica, in quanto la normativa relativa è diretta a prevenire gli effetti pure della condotta colposa dei lavoratori per cui la tutela è adottata".
La sicurezza sul lavoro deve quindi essere assicurata prescindendo dai fattori di variabilità individuale riconducibili alla condotta dei lavoratori.
Il principio della sicurezza ''oggettiva" del luogo di lavoro'' è stato ribadito in una sentenza (la 3580 del 20.03.2000) in cui un datore di lavoro è stato condannato per non avere installato su di una macchina utensile un interruttore in grado di fermarne il movimento durante gli interventi di manutenzione.
Durante una di queste operazioni, un operaio non fece attenzione alle pale lasciate in movimento dagli operai del turno precedente e si ferì alla mano.
La Corte ha dunque stabilito che il datore di lavoro si rese "comunque responsabile di specifica violazione di prescrizioni in materia antinfortunistica, in quanto la normativa relativa è diretta a prevenire gli effetti pure della condotta colposa dei lavoratori per cui la tutela è adottata".
La sicurezza sul lavoro deve quindi essere assicurata prescindendo dai fattori di variabilità individuale riconducibili alla condotta dei lavoratori.