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Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail di gennaio

Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail di gennaio
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Dati e statistiche

01/03/2018

Nel primo mese del 2018 presentate all’Istituto 41.717 denunce di infortunio sul lavoro (-11,3% rispetto al gennaio 2017), 67 delle quali con esito mortale (-2,9%). Le malattie professionali denunciate sono state 4.712 (+14,8%)

Nella sezione “ Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio e malattia professionale presentate all’Istituto nel mese di gennaio. Si tratta di dati provvisori, perché per quantificare i casi accertati positivi sarà necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero anno 2018, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

 

Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (gennaio 2017 vs gennaio 2018). Il confronto richiede cautele, in particolare rispetto all'andamento degli infortuni con esito mortale, soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche e di consolidamento degli archivi.

 

 

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DENUNCE DI INFORTUNIO

Nel primo mese di quest’anno le denunce di infortunio pervenute all’Inail sono state 41.717, 5.310 in meno rispetto a quelle presentate nel primo mese del 2017 (-11,3%). Questa diminuzione – ancora più significativa alla luce del fatto che nel 2018 il mese di gennaio ha avuto un giorno lavorativo in più rispetto al 2017 (22 contro 21) – è dovuta sia al consistente decremento dei casi avvenuti in itinere, nel tragitto casa-lavoro e viceversa (-33,4%), sia a quello che ha interessato gli infortuni occorsi in occasione di lavoro (-7,4%).

 

Alla riduzione hanno contribuito tutte le gestioni, a partire dall’Industria e servizi, con quasi cinquemila denunce in meno (-13,4%), seguita dal Conto Stato (-3,6%) e dall’Agricoltura (-2,2%). A livello territoriale i cali maggiori sono stati registrati al Nord-Ovest (-17,2%) e al Nord- Est (-16,3%), seguiti dalle Isole (-6,6%) e dal Centro (-2,7%). In aumento, viceversa, il dato del Sud, dove sono state presentate 158 denunce in più (+2,8%). Le diminuzioni percentuali più sensibili sono quelle registrate in Emilia Romagna (-23,2%) e in Lombardia (-20,0%), mentre gli aumenti maggiori sono stati rilevati in Molise (+18,5%), Calabria (+11,7%) e nella Provincia autonoma di Bolzano (+8,5%).

 

La riduzione registrata nel mese di gennaio ha interessato sia le lavoratrici (-17,7%) sia i lavoratori (-7,0%). L’analisi per classi di età evidenzia invece un sensibile calo degli infortuni in tutte le fasce, con l'unica eccezione di quella fino ai 19 anni (+8,0%), in cui prevalgono gli infortuni occorsi a studenti. Risultano inoltre in calo sia le denunce relative a lavoratori italiani (-12,1%) sia quelle degli stranieri (-6,3%).

 

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo mese di quest’anno sono state 67, due in meno rispetto alle 69 del gennaio 2017 (-2,9%). I dati rilevati allo scorso 31 gennaio mostrano tra il 2017 e il 2018 un calo di cinque casi (da 66 a 61) nella gestione Industria e servizi (-7,6%), un aumento di tre denunce (da 2 a 5) in Agricoltura (+150,0%) e un solo caso denunciato in entrambi i mesi nel Conto Stato.

 

In aumento, da 15 a 21 (+40,0%), le denunce di casi mortali occorsi in itinere, mentre sono diminuiti, da 54 a 46 (-14,8%), quelli avvenuti in occasione di lavoro. Il calo di due casi mortali registrato a livello nazionale è il saldo di differenti andamenti rilevati nelle singole ripartizioni geografiche: le denunce sono in diminuzione nel Sud (-6 casi) e nelle Isole (-3) e in aumento nel Nord-Ovest (+2), nel Nord-Est (+1) e al Centro (+4).

 

Il decremento rilevato nel primo mese del 2018 è legato solo alla componente femminile. I casi mortali delle lavoratrici, infatti, risultano in calo di sei unità, da 15 a 9 (-40,0%), mentre tra i lavoratori sono stati denunciati quattro decessi in più, da 54 a 58 (+7,4%). Aumentano, inoltre, le denunce che riguardano lavoratori stranieri dell’Unione europea (da 1 a 5 casi), a fronte del calo di quelle degli extracomunitari (da 9 a 7) e degli italiani (da 59 a 55).

 

Nel mese di gennaio si sono purtroppo già verificati alcuni incidenti mortali plurimi, ovvero singoli eventi che hanno provocato il decesso di almeno due lavoratori: tre operai hanno perso la vita a Milano, all’interno di un’azienda che si occupa della lavorazione di acciaio e titanio, il tragico incidente ferroviario avvenuto a Pioltello, alle porte del capoluogo lombardo, ha provocato altre tre vittime, mentre due camionisti sono deceduti in un incidente stradale a Ravenna.

 

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Dopo la diminuzione registrata nel corso del 2017, in controtendenza rispetto all’aumento costante degli anni precedenti, le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo mese del 2018 sono state 4.712, oltre 600 in più rispetto allo stesso mese del 2017 (+14,8%).

 

L’incremento interessa tutti i comparti: nell’Industria e servizi le denunce di malattia professionale sono aumentate del 12,6% (da 3.418 a 3.848), in Agricoltura del 24,1% (da 642 a 797) e nel Conto Stato del 52,3% (da 44 a 67). In ottica di genere, la crescita è stata pari al 15,4% tra i lavoratori (da 3.001 a 3.464) e al 13,1% tra le lavoratrici (da 1.103 a 1.248).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate.

 

TABELLE DI DETTAGLIO

Infortuni sul lavoro: tabelle nazionali e regionali con cadenza mensile

 

Malattie professionali: tabelle nazionali e regionali con cadenza mensile

 

 

Fonte: INAIL



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Rispondi Autore: Andrea Ariani - likes: 0
01/03/2018 (17:21:30)
La variazione da guardare è quella sugli infortuni mortali, praticamente identica al 2017 (anno non particolarmente performante). Tragico che ci siano stati 61 decessi in 31 giorni lavorativi.
La statistica sulle denunce di infortunio non ha senso di esistere, viste le alte variazioni di sommerso che intervengono.

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