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Infortuni e malattie professionali in calo nell'edilizia

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Dati e statistiche

18/10/2002

Lo afferma un rapporto Inail illustrato ieri a Bologna. Presentata una ricerca sui rischi da sforzi ripetuti.

Gli infortuni e le malattie professionali nel settore 'Costruzioni' sono in costante diminuzione. Lo afferma un rapporto sul fenomeno infortunistico e tecnopatico nell'edilizia illustrato ieri dalla Consulenza Statistico Attuariale dell'Inail al Saie (Salone dell'Edilizia) di Bologna.

Nel 2001 si sono verificati complessivamente 105.075 incidenti di cui 269 mortali rispetto al 2000 in cui sono stati registrati dall'Inail 111.544 infortuni di cui 313 mortali.
In particolare nel comparto dell'edilizia gli infortuni sono passati da 60.657 del 2000 a 57.389 del 2001, mentre i casi mortali da 185 a 148.

I casi indennizzati per caduta dall'alto, che rappresenta la principale causa di infortunio grave e mortale, si sono ridotti drasticamente negli ultimi 4 anni passando dai circa 11.500 del 1997 a poco più di 10 mila del 2000.

Inail ha sottolineato che la diminuzione degli incidenti risulta ancora più evidente se rapportata all'andamento dell'occupazione. Nel 2001 il settore costruzioni ha infatti registrato il maggiore incremento occupazionale (+ 5,5%) a fronte di un aumento complessivo del 2,1%.

I dati Eurostat riportati dall'Inail mettono in evidenza che, rispetto al resto dei paesi dell'Unione Europea, l'Italia si colloca sotto la media con un tasso di incidenza per 100.000 occupati pari a 6.459 contro 8.023 della media Ue.
Anche le malattie professionali nel comparto sono in diminuzione: le denunce registrate dall'Inail nel 2001 sono state 1.735 contro le 2.462 dell'anno precedente.

Al Siae è stata inoltre presentata una ricerca sui rischi da sforzi ripetuti in edilizia, condotta dall'Inail in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil e con il contributo economico del Ministero del Lavoro.

Lo studio ha analizzato l'organizzazione di 30 cantieri e il lavoro di circa 100 addetti per valutare l'esposizione al rischio attraverso visite mediche e indagini diagnostiche strumentali.

E' risultato che i lavoratori più esposti sono soprattutto i tinteggiatori e gli intonacatori: la ripetizione di un movimento induce sollecitazioni, piccoli traumi e usura delle articolazioni, muscoli e tendini troppo spesso sottovalutate.
Infatti, una percentuale rilevante delle persone che hanno accettato di sottoporsi al controllo medico manifestava già i sintomi di alcuni disturbi, in particolare della sindrome del tunnel carpale, malattia che se trascurata può avere effetti altamente debilitanti dal punto di vista sensitivo e motorio.

Secondo l'Inail per avviare un sistema di prevenzione mirato per comparto produttivo, la metodologia e gli strumenti di indagine utilizzati potrebbero costituire un modello di riferimento per l'analisi del rischio a disposizione dei responsabili della sicurezza dei cantieri e un modello di protocollo diagnostico per i medici competenti.

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