Infortuni e malattie professionali: i dati di gennaio 2021
ROMA - Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di gennaio. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (gennaio 2020 vs gennaio 2021).
Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2021, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.
Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.
Il confronto effettuato su un singolo mese è poco attendibile rispetto al trend che si delineerà nei prossimi mesi. Per un’analisi più indicativa dell’andamento infortunistico, infatti, sarà necessario attendere un lasso di tempo maggiore, pari ad almeno un trimestre, anche in considerazione del fatto che i dati di gennaio 2020 non sono stati condizionati dalla pandemia da nuovo Coronavirus, i cui effetti in ambito lavorativo sono emersi solo a fine febbraio 2020, mentre il mese di gennaio 2021 è ancora influenzato dalla “seconda ondata” dei contagi iniziata a ottobre scorso.
Analizziamo quindi:
DENUNCE DI INFORTUNIO
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel mese di gennaio sono state 39.183, in diminuzione di 7.300 casi (-15,7%) rispetto alle 46.483 del primo mese del 2020. I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 40.712 a 35.964 (-11,7%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 44,2%, da 5.771 a 3.219.
A gennaio 2021 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è diminuito dello 0,6% nella gestione Industria e servizi (dai 34.995 casi del 2020 ai 34.768 del 2021), del 35,4% in Agricoltura (da 2.135 a 1.380) e del 67,6% nel Conto Stato (da 9.353 a 3.035). L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: -17,9% nel Nord-Ovest, -14,7% nel Nord-Est, -12,7% nel Centro, -20,1% nel Sud e -9,6% nelle Isole. Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Calabria, la Puglia e la Campania, mentre gli incrementi sono circoscritti a poche regioni, come Marche, Molise, provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia e Basilicata.
Il calo che emerge dal confronto di mese tra il 2021 e il 2020 è legato solo alla componente maschile, che registra un -26,3% (da 28.802 a 21.226 denunce), mentre quella femminile presenta un aumento dell’1,6% (da 17.681 a 17.957). La diminuzione ha interessato sia i lavoratori italiani (-16,0%), che quelli extracomunitari (-17,9%) e comunitari (-2,5%). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in quasi tutte le fasce, a eccezione di quella 50-59 anni (+2,2%) e 30-34 anni (+0,5%).
CASI MORTALI
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel mese di gennaio sono state 41, 11 in meno rispetto alle 52 denunce registrate nel primo mese del 2020 (-21,2%). A livello nazionale i dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno evidenziano per il primo mese del 2021 un decremento rispetto a gennaio 2020 solo dei casi in itinere, passati da 19 a sette, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati di un caso (da 33 a 34). Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 43 a 35 denunce) e l’Agricoltura (da 7 a 3), mentre il Conto Stato passa da due a tre decessi.
Dall’analisi territoriale emerge un decremento di quattro casi mortali nel Nord-Ovest (da 12 a 8), di tre nel Nord-Est (da 14 a 11), di cinque al Centro (da 12 a 7) e di quattro nelle Isole (da 5 a 1). Il Sud si contraddistingue, invece, per un incremento di cinque casi (da 9 a 14), complice soprattutto l’aumento registrato dalla Campania (da 2 a 7).
Il calo rilevato nel confronto tra il primo mese del 2020 e del 2021 è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 49 a 38, mentre quella femminile ha confermato i 3 casi in entrambi i mesi. La flessione riguarda sia le denunce dei lavoratori italiani (da 43 a 35), sia quelle dei lavoratori comunitari (da 5 a 3) ed extracomunitari (da 4 a 3). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in quasi tutte le fasce, a eccezione di quelle 50-59 anni (da 10 a 19) e 35-39 anni (da 2 a 3).
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo mese del 2021 sono state 3.077, oltre 1.500 in meno rispetto al gennaio 2020 (-33,6%). Decrementi si sono registrati nell’Industria e servizi (in calo del 31,9%, da 3.823 a 2.604 casi), in Agricoltura (-41,5%, da 747 a 437) e nel Conto Stato (-43,8%, da 64 a 36).
L’analisi territoriale evidenzia decrementi delle denunce in tutte le aree del Paese: Nord-Ovest (-39,0%), Nord-Est (-34,6%), Centro (-36,5%), Sud (-22,5%) e Isole (-37,7%). In ottica di genere si rilevano 1.172 denunce di malattia professionale in meno per i lavoratori, da 3.401 a 2.229 (-34,5%), e 385 in meno per le lavoratrici, da 1.233 a 848 (-31,2%). Il decremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (passate da 4.296 a 2.816, pari a una diminuzione del 34,5%), sia quelle dei lavoratori comunitari, da 114 a 58 (-49,1%), ed extracomunitari, da 224 a 203 (-9,4%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo mese del 2021, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle malattie del sistema respiratorio e dai tumori.
- Open data
Nell'ambito del processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo, l'Inail mette a disposizione dei cittadini un set di dati pubblici, in formato aperto e senza restrizioni per il riutilizzo.
Fonte: INAIL
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Rispondi Autore: luca pedretti - likes: 0 | 04/03/2021 (15:37:56) |
credo che far un analisi cosi ristretta possa esser interessante ma poco significativo, in particolar modo se non si parla di indici di infortunio e di gravità, ovvero rapportando gli accadimenti alle ore lavorate. |