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Un progetto di legge per la sicurezza privata
Nel corso di un incontro sul mercato della sicurezza e sulla certificazione di installatori ed impianti, svoltosi presso la sede dell'Imq di Milano, è stato preso in esame anche il Progetto di Legge n.2393 in materia di sicurezza privata.
La proposta di legge intende introdurre in Italia una normativa volta a ''rendere più difficoltose e meno remunerative le imprese criminose contro la proprietà e, al tempo stesso, a regolamentare in modo serio ed efficace la fornitura di impianti e servizi di sicurezza anticrimine.''
Il ''Capo II'' del Progetto di Legge definisce le ''Persone fisiche e giuridiche a rischio'' e ne indica ''diritti'' e ''doveri''.
Nella presentazione alla Camera del progetto di legge, l'on. Ascierto ha sottolineato che ''al fine di non imporre obblighi eccessivamente onerosi ai destinatari delle norme, la presente proposta di legge non identifica direttamente le misure di sicurezza da adottare, ma si limita a fissare dei princìpi e a stabilire alcuni modelli organizzativi, demandando al regolamento di attuazione della legge l'istituzione di una commissione permanente presso il Ministero dell'interno con il compito di individuare tali misure, tenendo conto delle esigenze di tutti i soggetti.
Tale commissione, infatti, è composta da esperti e da rappresentanti delle categorie, i quali propongono e coordinano l'adozione dei sistemi più innovativi che il progresso tecnico e tecnologico mette nel tempo a disposizione. A fronte dell'adozione di tali misure sono previste agevolazioni secondo il principio di sussidiarietà.''
Le nuove norme regolamenteranno l'attività della vigilanza, tenendo conto delle esigenze emerse, delle novità della tecnica e delle forme in cui si manifesta la criminalità.
Inoltre il progetto prevede una riqualificazione giuridica delle guardie giurate.
Il ''Capo VI'' del Progetto di Legge 2393 si occupa invece delle aziende che producono, vendono ed installano apparecchiature anticrimine.
Il Progetto di Legge 2393
La proposta di legge intende introdurre in Italia una normativa volta a ''rendere più difficoltose e meno remunerative le imprese criminose contro la proprietà e, al tempo stesso, a regolamentare in modo serio ed efficace la fornitura di impianti e servizi di sicurezza anticrimine.''
Il ''Capo II'' del Progetto di Legge definisce le ''Persone fisiche e giuridiche a rischio'' e ne indica ''diritti'' e ''doveri''.
Nella presentazione alla Camera del progetto di legge, l'on. Ascierto ha sottolineato che ''al fine di non imporre obblighi eccessivamente onerosi ai destinatari delle norme, la presente proposta di legge non identifica direttamente le misure di sicurezza da adottare, ma si limita a fissare dei princìpi e a stabilire alcuni modelli organizzativi, demandando al regolamento di attuazione della legge l'istituzione di una commissione permanente presso il Ministero dell'interno con il compito di individuare tali misure, tenendo conto delle esigenze di tutti i soggetti.
Tale commissione, infatti, è composta da esperti e da rappresentanti delle categorie, i quali propongono e coordinano l'adozione dei sistemi più innovativi che il progresso tecnico e tecnologico mette nel tempo a disposizione. A fronte dell'adozione di tali misure sono previste agevolazioni secondo il principio di sussidiarietà.''
Le nuove norme regolamenteranno l'attività della vigilanza, tenendo conto delle esigenze emerse, delle novità della tecnica e delle forme in cui si manifesta la criminalità.
Inoltre il progetto prevede una riqualificazione giuridica delle guardie giurate.
Il ''Capo VI'' del Progetto di Legge 2393 si occupa invece delle aziende che producono, vendono ed installano apparecchiature anticrimine.
Il Progetto di Legge 2393
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