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Ricerca del Cirm sulla criminalita' in Italia presentata a Sicurezza 2002

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Criminalità

21/11/2002

Ogni tre minuti un furto e una rapina nel Belpaese... dei ladri!

Da uno studio del Ministero dell'Interno, aggiornato ad agosto 2002, ogni tre minuti si registra un furto o una rapina. Solo il 16,4% degli italiani intervistati possiede, però, un sistema d'allarme installato nella propria abitazione: la percentuale sale al 19,8% al Nord, mentre è di circa il 13% fra i cittadini del centro e del Sud. Oltre la metà degli interpellati (51,7%) non è collegato nè alle forze dell'ordine nè agli istituti di vigilanza. I motivi? Il 42,6% degli intervistati dichiara di sentirsi sicuro perchè abita in una zona tranquilla, il 10,7% dichiara, invece, di sentirsi sicuro protetto per il fatto di abitare in un condominio considerato tranquillo. Mentre solo il 5% indica come elemento dissuasore dall'acquisto il costo eccessivo dell'impianto e del collegamento e solamente il 2,4% è frenato dal timore di doversi confrontare con una tecnologia troppo complessa.

Una minoranza avveduta, che invece si è rivolta alla tecnologia, dichiara di aver istallato un sistema d'allarme proprio per avere una maggiore tranquillità psicologica (34,4%) oppure per prevenire possibili furti (29,7%) o perché è già stata vittima di intrusioni (8,8%). Il 10,4% ha anche sperimentato l'importanza e l'efficacia di un sistema d'allarme in occasione di un furto sventato grazie alla sua attivazione. Mentre il rischio di furti non è correttamente percepito all'interno delle mura domestiche, cresce la paura di aggressioni nei luoghi pubblici. Dopo i recenti fatti di cronaca il 43,3% degli italiani ha dichiarato di sentirsi meno sicuro di prima.

Tra i posti percepiti più insicuri e con maggiore necessità di controllo al primo posto gli aeroporti (23,3%), seguiti dai negozi/centri commerciali (13,0%) i parchi e i giardini (9,1%), le stazioni ferroviarie (8,4%), le banche e gli uffici postali (6,9%) e le discoteche (6,1%).

Il 62,1% degli intervistati si è dichiarato quindi pronto a rinunciare alla propria privacy in cambio di più tranquillità, anche a condizione di dover sottostare a controlli fisici quali la lettura elettronica delle impronte digitali o della retina degli occhi (solo il 29,6% si è dichiarato non disponibile a sottostare a queste verifiche). Particolarmente sensibili al tema della sicurezza in luoghi pubblici risultano i giovani: il 72,2% di coloro che si sono dichiarati disposti a rinunciare alla propria privacy appartiene alla fascia d'età 18-34 anni. Alla domanda "In quale dei seguenti luoghi sarebbe disposto a rinunciare alla propria privacy per poter avere maggiore sicurezza?" i giovani intervistati mettono al primo posto le discoteche.

Il tenente colonnello Marco Rizzo, comandante dei Carabinieri di Milano ha riferito che per quanto riguarda la repressione del crimine, gli arresti per furti e rapine nel 2001 sono stati circa 72.000, numero molto basso rispetto ai furti denunciati.

PuntoSicuro aveva già anticipato l'argomento nel n. 584 del 24 Giugno 2002.



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