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Lo stato della sicurezza in Italia
Nel mese di agosto è stato presentato dal ministero dell’Interno il “Rapporto sullo stato della sicurezza in Italia”.
Il documento presenta dati statistici riferiti alle forme di criminalità che più colpiscono la sensibilità dei cittadini (criminalità diffusa, violenta ed organizzata).
L’elaborazione mette a confronto, in particolare, le rilevazioni del 2002 e del 2000; per alcuni dati sono inoltre presi i considerazione i dati del primo semestre 2003.
Per quanto concerne i furti il 2002 ha fatto registrare un trend migliorativo, con una flessione del 4,5% rispetto al 2000 (da 1.367.216 a 1.305.245).
Il primo semestre dell’anno in corso ha fatto registrare una riduzione del 7,4% rispetto al medesimo periodo del 2000 e dello 0,8% rispetto al primo semestre 2001 (da 648.502 a 643.113).
Tra le diverse tipologie, quella dei furti in abitazione è diminuita del 18,3% nel raffronto 2000–2002 (da 20.7317 a 169.430).
“I dati relativi al primo semestre del 2003 evidenziano una diminuzione, rispetto all’analogo periodo degli anni 2000 e 2001, rispettivamente, del 20,8% (da 103.477 a 81.963) e del 7% (da 88.178 a 81.963).”
I borseggi e gli scippi sono diminuiti nel periodo 2000–2002; i borseggi del 6,3% (da 164.424 a 154.091) e gli scippi del 4,9% (da 29.698 a 28.245).
Tuttavia per quanto concerne gli scippi nei primi sei mesi del 2003 si registra un lieve aumento rispetto all’analogo periodo del 2001.
Riguardo alle rapine, il rapporto presentato dal ministero dell’Interno evidenzia una flessione dell’1,6% per le rapine alle banche (da 2.731 nel 2000 a 2.688 nel 2002).
Tuttavia rileviamo che una recente indagine dell’ABI (Associazione bancaria Italiana) aveva invece messo in luce nel 2002 un aumento dei casi criminosi del 9% rispetto al 2001: da 2.257 a 2.468. (Se si raffronta il numero degli sportelli con quello delle rapine, il rapporto è di 1 a 12.)
[Per un approfondimento si veda PuntoSicuro n.789, n.790].
Anche i dati relativi alle rapine nelle abitazioni evidenziano una flessione; il numero di casi rilevato nel 2002, infatti, è inferiore del 15,2% rispetto a quelli verificatisi nel 2000 (274 episodi contro 323).
“La tendenza al decremento - afferma il rapporto del Viminale - è confermata dal raffronto dei dati del primo semestre di quest’anno con il medesimo periodo degli anni 2000, 2001 e 2002: il totale delle rapine nelle abitazioni registra, infatti, diminuzioni percentuali, rispettivamente dell’8,2% (da 147 a 135), del 14,6% (da 158 a 135) e dell’8,2% (da 147 a 135).”
Il testo integrale del il “Rapporto sullo stato della sicurezza in Italia” sono consultabili qui.
Il documento presenta dati statistici riferiti alle forme di criminalità che più colpiscono la sensibilità dei cittadini (criminalità diffusa, violenta ed organizzata).
L’elaborazione mette a confronto, in particolare, le rilevazioni del 2002 e del 2000; per alcuni dati sono inoltre presi i considerazione i dati del primo semestre 2003.
Per quanto concerne i furti il 2002 ha fatto registrare un trend migliorativo, con una flessione del 4,5% rispetto al 2000 (da 1.367.216 a 1.305.245).
Il primo semestre dell’anno in corso ha fatto registrare una riduzione del 7,4% rispetto al medesimo periodo del 2000 e dello 0,8% rispetto al primo semestre 2001 (da 648.502 a 643.113).
Tra le diverse tipologie, quella dei furti in abitazione è diminuita del 18,3% nel raffronto 2000–2002 (da 20.7317 a 169.430).
“I dati relativi al primo semestre del 2003 evidenziano una diminuzione, rispetto all’analogo periodo degli anni 2000 e 2001, rispettivamente, del 20,8% (da 103.477 a 81.963) e del 7% (da 88.178 a 81.963).”
I borseggi e gli scippi sono diminuiti nel periodo 2000–2002; i borseggi del 6,3% (da 164.424 a 154.091) e gli scippi del 4,9% (da 29.698 a 28.245).
Tuttavia per quanto concerne gli scippi nei primi sei mesi del 2003 si registra un lieve aumento rispetto all’analogo periodo del 2001.
Riguardo alle rapine, il rapporto presentato dal ministero dell’Interno evidenzia una flessione dell’1,6% per le rapine alle banche (da 2.731 nel 2000 a 2.688 nel 2002).
Tuttavia rileviamo che una recente indagine dell’ABI (Associazione bancaria Italiana) aveva invece messo in luce nel 2002 un aumento dei casi criminosi del 9% rispetto al 2001: da 2.257 a 2.468. (Se si raffronta il numero degli sportelli con quello delle rapine, il rapporto è di 1 a 12.)
[Per un approfondimento si veda PuntoSicuro n.789, n.790].
Anche i dati relativi alle rapine nelle abitazioni evidenziano una flessione; il numero di casi rilevato nel 2002, infatti, è inferiore del 15,2% rispetto a quelli verificatisi nel 2000 (274 episodi contro 323).
“La tendenza al decremento - afferma il rapporto del Viminale - è confermata dal raffronto dei dati del primo semestre di quest’anno con il medesimo periodo degli anni 2000, 2001 e 2002: il totale delle rapine nelle abitazioni registra, infatti, diminuzioni percentuali, rispettivamente dell’8,2% (da 147 a 135), del 14,6% (da 158 a 135) e dell’8,2% (da 147 a 135).”
Il testo integrale del il “Rapporto sullo stato della sicurezza in Italia” sono consultabili qui.
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