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I tabaccai chiedono sicurezza
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I tabaccai considerano la criminalità la principale minaccia del loro lavoro e chiedono più sicurezza. Il quadro emerge dal libro bianco della categoria sulla criminalità, presentato dal presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso.
Nel libro, di circa 250 pagine, vengono elencati tutti gli episodi delittuosi nei confronti di esercenti di tabaccheria a partire dal febbraio 2002 all'aprile 2004. In questo periodo sono stati 1.195 i furti e le rapine compiuti al Nord, 817 al Centro, 1.023 al Sud e 333 nelle isole.
''Per carità di patria - ha detto Risso - non confrontiamo questi dati, scritti con le lacrime e il sangue dei tabaccai, con le ottimistiche quanto inattendibili statistiche del ministero degli Interni''.
Secondo Risso ciò di cui si ha bisogno sono ''leggi diverse, applicate seriamente''
Da parte sua, il sottosegretario all'Economia, Manlio Contento, sostiene che “non sia soltanto una questione di leggi, che il Parlamento deve poter modificare, ma sia soprattutto una questione di applicazione della pena''. ''Credo che di fronte a questi episodi - ha poi aggiunto - ci sia una responsabilità anche di chi è chiamato ad emanare sentenze e a colpire i responsabili di questi gravi delitti. Voglio dire, in altre parole, che le leggi non bastano, se non c'è anche da parte dei magistrati un rendersi conto che certi reati devono essere puniti con severità, oltre che con giustizia''.
“Il governo ha fornito dati che riguardano la generalità dei reati, e non abbiamo motivo di dubitare che siano esatti – ha poi detto Sergio Baronci, segretario generale della Federazione - noi quelli di una categoria che è stata duramente colpita e per la quale chiediamo solo la garanzia di poter lavorare in sicurezza.".
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I tabaccai considerano la criminalità la principale minaccia del loro lavoro e chiedono più sicurezza. Il quadro emerge dal libro bianco della categoria sulla criminalità, presentato dal presidente della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso.
Nel libro, di circa 250 pagine, vengono elencati tutti gli episodi delittuosi nei confronti di esercenti di tabaccheria a partire dal febbraio 2002 all'aprile 2004. In questo periodo sono stati 1.195 i furti e le rapine compiuti al Nord, 817 al Centro, 1.023 al Sud e 333 nelle isole.
''Per carità di patria - ha detto Risso - non confrontiamo questi dati, scritti con le lacrime e il sangue dei tabaccai, con le ottimistiche quanto inattendibili statistiche del ministero degli Interni''.
Secondo Risso ciò di cui si ha bisogno sono ''leggi diverse, applicate seriamente''
Da parte sua, il sottosegretario all'Economia, Manlio Contento, sostiene che “non sia soltanto una questione di leggi, che il Parlamento deve poter modificare, ma sia soprattutto una questione di applicazione della pena''. ''Credo che di fronte a questi episodi - ha poi aggiunto - ci sia una responsabilità anche di chi è chiamato ad emanare sentenze e a colpire i responsabili di questi gravi delitti. Voglio dire, in altre parole, che le leggi non bastano, se non c'è anche da parte dei magistrati un rendersi conto che certi reati devono essere puniti con severità, oltre che con giustizia''.
“Il governo ha fornito dati che riguardano la generalità dei reati, e non abbiamo motivo di dubitare che siano esatti – ha poi detto Sergio Baronci, segretario generale della Federazione - noi quelli di una categoria che è stata duramente colpita e per la quale chiediamo solo la garanzia di poter lavorare in sicurezza.".
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