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DNA schedato?
Serafino Liberati, comandante del Raggruppamento Carabinieri investigazioni scientifiche, d'intesa con il procuratore nazionale antimafia Per Luigi Vigna, ha recentemente proposto la creazione di un archivio contenente le ‘’impronte genetiche’’ dei cittadini, cioè il loro DNA.
Attraverso la banca dati genetica, si potranno individuare, secondo Liberati, almeno il 20 per cento dei colpevoli di omicidi, stupri e altri reati.
’’Per evitare le impronte digitali bastano i guanti; ma ladri e assassini non possono rimanere chiusi in uno scafandro e a noi basta pochissimo per identificare il Dna".
Sulla archiviazione dei dati genetici, altri Paesi europei hanno preso importanti decisioni; in Gran Bretagna già da due anni viene raccolto il Dna dei neonati.
Immediate le reazioni del presidente dell'Autorità Garante della Privacy, Stefano Rodotà, secondo il quale si tratta di ‘’questioni di libertà, non solo di privacy, rappresentate da una schedatura genetica di massa’’.
Il sistema, secondo il criminologo Francesco Bruno, rischierebbe di ''fare finire in galera tanti innocenti''.
Attraverso la banca dati genetica, si potranno individuare, secondo Liberati, almeno il 20 per cento dei colpevoli di omicidi, stupri e altri reati.
’’Per evitare le impronte digitali bastano i guanti; ma ladri e assassini non possono rimanere chiusi in uno scafandro e a noi basta pochissimo per identificare il Dna".
Sulla archiviazione dei dati genetici, altri Paesi europei hanno preso importanti decisioni; in Gran Bretagna già da due anni viene raccolto il Dna dei neonati.
Immediate le reazioni del presidente dell'Autorità Garante della Privacy, Stefano Rodotà, secondo il quale si tratta di ‘’questioni di libertà, non solo di privacy, rappresentate da una schedatura genetica di massa’’.
Il sistema, secondo il criminologo Francesco Bruno, rischierebbe di ''fare finire in galera tanti innocenti''.
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