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Continuano nel bresciano i furti d'auto di grossa cilindrata

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Criminalità

21/05/2001

Difficile per i carabinieri contrastare l'efferatezza dei colpi: le ''gang delle Mercedes'' agiscono su un territorio troppo vasto.

Si e' concluso con il ritrovamento dell'auto rubata l'ennesimo caso, nel bresciano, di assalto a proprietari di un'auto di lusso.
La vittima dell'aggressione e' un trentenne di Desenzano, che, poco prima dell'una di mercoledi', stava per accompagnare a casa la fidanzata con la sua nuovissima automobile, una Bmw X5 del valore di 130 milioni.

Varcato il cancello dell'abitazione i due giovani sono stati bloccati da tre uomini a volto scoperto, probabilmente slavi, che, minacciandoli con una pistola e un lungo cacciavite, sono riusciti a farsi consegnare le chiavi dell'automobile, per fuggire subito dopo.
L'allarme e le ricerche scattate immediatamente non hanno dato alcun esito, come nella maggior parte di questi episodi.

La determinazione dei malviventi e le armi utilizzate per portare a segno il colpo fanno pensare che si tratti della cosiddetta ''banda delle Mercedes'', benche' l'auto di lusso rubata fosse di un'altra marca.

L'auto e' stata recuperata dai Carabinieri il giorno seguente.
Abbandonata in un piazzale, in un comune dell'Ovest bresciano, e' stata individuata dai Carabinieri. I malviventi, a bordo di una Mercedes, sono tornati nel parcheggio la notte seguente per recuperare la Bmw.
Alla vista delle Forze dell'ordine sono fuggiti; dopo un breve inseguimento i malviventi sono usciti di strada, hanno quindi abbandonato la Mercedes e sono fuggiti nei campi.

Numerosi sono stati egli ultimi mesi i colpi messi a segno dalla ''banda delle Mecedes'' tutti con la medesima tecnica: i malviventi fanno irruzione nell'abitazione del propietario dell'auto di grossa cilindrata, lo minacciano e lo aggrediscono, cercano la cassaforte, rubano contanti e gioielli, si fanno consegnare le chiavi dell'auto e fuggono.

Difficile per i carabinieri prevedere ed intervenire efficacemente per contrastare colpi di questo tipo: non si conosce il numero delle bande operanti e il territorio sul quale esse si muovono è così vasto da coprire l'area lombarda.
Inoltre queste bande sono composte nella maggior parte dei casi da clandestini, che anche se identificati, non si riescono a rintracciare.

Le non poche difficoltà investigative sono legate alla complessità dell'organizzazione internazionale che gestisce questo mercato illecito.









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