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Banche e rischio rapine
Il tema della sicurezza degli istituti bancari, in riferimento al rischio rapine, è stato al centro di due diverse iniziative: a Firenze e a Saronno.
Nella città toscana, nel gennaio scorso, il Prefetto aveva messo in luce la situazione critica delle rapine in banca nella provincia fiorentina (Si veda PuntoSicuro n.701).
E’ dei giorni scorsi il raggiungimento di un accordo e la firma di un protocollo di intesa, in materia di prevenzione, tra la Prefettura e gli istituti bancari .
Le banche si sono impegnate al rafforzamento delle misure di sicurezza in tre ambiti: installazione di sistemi di controllo agli ingressi (metal detector, rilevatori biometrici…), sistemi di controllo video (TVCC, videoregistrazione…), installazione di sistemi per la gestione del contante e per la protezione dei cassieri(macchine bancarie temporizzate, macchiatori di banconote…).
Il prefetto si è impegnato a convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e a promuovere la formazione del personale bancario in tema di sicurezza. Come aveva già rilevato nel gennaio scorso, il prefetto ha sottolineato la necessità di rinforzare i sistemi di difesa, e soprattutto di sviluppare ‘’una cultura della sicurezza nel personale delle banche’’.
Firenze non è la prima città italiana ad aver applicato un simile protocollo, secondo i dati forniti dal responsabile del settore sicurezza dell’ABI, a Palermo, Bari e Torino ha determinato un calo delle rapine pari al 30%.
Di diverso tono l’iniziativa di Saronno (VA).
La sicurezza degli sportelli bancari è stata oggetto di una contestazione dei dipendenti della filiale BLN di Saronno, che nella giornata di lunedì si sono astenuti dal lavoro per protestare contro la carenza di misure antirapina.
“Sulla sicurezza e l’incolumità fisica delle persone (lavoratori e clienti) non si gioca al risparmio”: questa la sintesi del malcontento manifestato dai bancari di Saronno che ritengono insufficienti le misure di sicurezza adottate per la propria e l’altrui incolumità.
Nella città toscana, nel gennaio scorso, il Prefetto aveva messo in luce la situazione critica delle rapine in banca nella provincia fiorentina (Si veda PuntoSicuro n.701).
E’ dei giorni scorsi il raggiungimento di un accordo e la firma di un protocollo di intesa, in materia di prevenzione, tra la Prefettura e gli istituti bancari .
Le banche si sono impegnate al rafforzamento delle misure di sicurezza in tre ambiti: installazione di sistemi di controllo agli ingressi (metal detector, rilevatori biometrici…), sistemi di controllo video (TVCC, videoregistrazione…), installazione di sistemi per la gestione del contante e per la protezione dei cassieri(macchine bancarie temporizzate, macchiatori di banconote…).
Il prefetto si è impegnato a convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e a promuovere la formazione del personale bancario in tema di sicurezza. Come aveva già rilevato nel gennaio scorso, il prefetto ha sottolineato la necessità di rinforzare i sistemi di difesa, e soprattutto di sviluppare ‘’una cultura della sicurezza nel personale delle banche’’.
Firenze non è la prima città italiana ad aver applicato un simile protocollo, secondo i dati forniti dal responsabile del settore sicurezza dell’ABI, a Palermo, Bari e Torino ha determinato un calo delle rapine pari al 30%.
Di diverso tono l’iniziativa di Saronno (VA).
La sicurezza degli sportelli bancari è stata oggetto di una contestazione dei dipendenti della filiale BLN di Saronno, che nella giornata di lunedì si sono astenuti dal lavoro per protestare contro la carenza di misure antirapina.
“Sulla sicurezza e l’incolumità fisica delle persone (lavoratori e clienti) non si gioca al risparmio”: questa la sintesi del malcontento manifestato dai bancari di Saronno che ritengono insufficienti le misure di sicurezza adottate per la propria e l’altrui incolumità.
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