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''Per una sicurezza condivisa e partecipata'': presentato lo studio condotto dall'Osservatorio Permanente sulla Criminalita' di Aib
E' stato presentato in un convegno dal titolo ''Per una sicurezza condivisa e partecipata" lo studio condotto dall'Osservatorio Permanente sulla Criminalità dell'Associazione Industriale Bresciana (Aib).
In base ai dati raccolti e commentati dall'ex questore Gennaro Arena quattro aziende su dieci hanno subito un furto o una rapina nell'ultimo decennio e le attività più facilmente prese di mira dai delinquenti sono le imprese casearie, metallurgiche e siderurgiche.
Dal punto di vista territoriale le zone più spesso oggetto di incursioni sono la Bassa bresciana e il basso Garda dove il 50% delle aziende è stato colpito da fenomeni di criminalità seguiti dalle zone della Franciacorta e del Sebino (40%) e dall'hinterland di Brescia (30%).
Circa il 45% degli imprenditori teme di rimanere vittima di una rapina che possa coinvolgere anche i familiari e il 71,76% delle aziende,che hanno risposto ai quesiti dell'Osservatorio, si è dotata di sistemi d'allarme affrontando una spesa complessiva di circa 3 milioni e 650 mila euro.
E' significativo sottolineare che un sesto degli imprenditori, interessati dal sondaggio, è rimasto personalmente vittima di un reato patrimoniale, ma circa un quindicesimo di questi non ha denunciato l'illecito, ritenendolo superfluo.
Il convegno svoltosi nella sede bresciana di Aib è stato anche un'occasione di confronto tra diverse voci, grazie all'intervento dell'avvocato Giuseppe Frigo, presidente dell'Unione Camere Penali, del Procuratore capo Giancarlo Tarquini e del direttore di Aib Salvatore d'Erasmo.
Secondo l'avvocato Frigo "Non è con l'ergastolo che si combattono i furti e non è con la giustizia che si fa prevenzione…Dobbiamo cambiare la nostra idea di prevenzione, anche se è più facile pensare che basti cambiare le leggi per migliorare la sicurezza".
Il procuratore Tarquini ha, invece, sottolineato l'importanza di investire uomini e risorse nel settore sicurezza in quanto " senza strutture adeguate ogni sforzo è vanificato..".
Il direttore di Aib Salvatore D'Erasmo ha, poi, rivolto un appello affinchè si riduca l'alto grado di impunità e la scarsa effettività della pena.
D'Erasmo si è fatto anche portavoce della proposta degli industriali bresciani in materia di sicurezza: aumentare la presenza sul territorio delle forze dell'ordine, integrare la vigilanza pubblica con quella privata e prevedere turni notturni per le polizie municipali, in modo da sollevare le forze dell'ordine da altri compiti, come gli interventi in caso di incidenti stradali.
In base ai dati raccolti e commentati dall'ex questore Gennaro Arena quattro aziende su dieci hanno subito un furto o una rapina nell'ultimo decennio e le attività più facilmente prese di mira dai delinquenti sono le imprese casearie, metallurgiche e siderurgiche.
Dal punto di vista territoriale le zone più spesso oggetto di incursioni sono la Bassa bresciana e il basso Garda dove il 50% delle aziende è stato colpito da fenomeni di criminalità seguiti dalle zone della Franciacorta e del Sebino (40%) e dall'hinterland di Brescia (30%).
Circa il 45% degli imprenditori teme di rimanere vittima di una rapina che possa coinvolgere anche i familiari e il 71,76% delle aziende,che hanno risposto ai quesiti dell'Osservatorio, si è dotata di sistemi d'allarme affrontando una spesa complessiva di circa 3 milioni e 650 mila euro.
E' significativo sottolineare che un sesto degli imprenditori, interessati dal sondaggio, è rimasto personalmente vittima di un reato patrimoniale, ma circa un quindicesimo di questi non ha denunciato l'illecito, ritenendolo superfluo.
Il convegno svoltosi nella sede bresciana di Aib è stato anche un'occasione di confronto tra diverse voci, grazie all'intervento dell'avvocato Giuseppe Frigo, presidente dell'Unione Camere Penali, del Procuratore capo Giancarlo Tarquini e del direttore di Aib Salvatore d'Erasmo.
Secondo l'avvocato Frigo "Non è con l'ergastolo che si combattono i furti e non è con la giustizia che si fa prevenzione…Dobbiamo cambiare la nostra idea di prevenzione, anche se è più facile pensare che basti cambiare le leggi per migliorare la sicurezza".
Il procuratore Tarquini ha, invece, sottolineato l'importanza di investire uomini e risorse nel settore sicurezza in quanto " senza strutture adeguate ogni sforzo è vanificato..".
Il direttore di Aib Salvatore D'Erasmo ha, poi, rivolto un appello affinchè si riduca l'alto grado di impunità e la scarsa effettività della pena.
D'Erasmo si è fatto anche portavoce della proposta degli industriali bresciani in materia di sicurezza: aumentare la presenza sul territorio delle forze dell'ordine, integrare la vigilanza pubblica con quella privata e prevedere turni notturni per le polizie municipali, in modo da sollevare le forze dell'ordine da altri compiti, come gli interventi in caso di incidenti stradali.
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