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Lavoratori stagionali: la campagna sui diritti per tutte le stagioni

Lavoratori stagionali: la campagna sui diritti per tutte le stagioni
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Coronavirus-Covid19

22/09/2021

È stata promossa una campagna europea per informare i lavoratori stagionali sui loro diritti a condizioni di lavoro sane e sicure. La campagna “Rights for all seasons” e le indicazioni dei materiali di informazione sul tema.

Bratislava, 22 Set – Secondo le stime dell’Autorità europea del lavoro ( ELA) ogni anno fino a 850.000 cittadini dell’Unione europea svolgono lavori stagionali in un altro paese della UE.

Il problema è che malgrado i diritti alla sicurezza e salubrità sul luogo di lavoro, spesso, anche in relazione alla natura temporanea del lavoro, questi lavoratori stagionali sono esposti a condizioni di vita e di lavoro precarie.

Condizioni di vita e lavoro che sono peggiorate anche dalla pandemia correlata al virus SARS-CoV-2 e all’emergenza COVID-19 esponendoli a maggiori rischi per la salute.

 

Proprio partendo da queste constatazioni l’Autorità europea del lavoro ha promosso, nel settore agroalimentare, la campagna «Diritti per tutte le stagioni» (“ Rights for all seasons”) a cui aderiscono l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro e, per quanto riguarda l’Italia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

 

Questi gli argomenti e i temi presentati nell’articolo:

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Sicurezza Agricoltura - Categoria Istat: A - Agricoltura, Silvicoltura E Pesca

 

La campagna sui diritti per tutte le stagioni

La campagna europea «Diritti per tutte le stagioni», che si sta svolgendo da giugno 2021 e che si concluderà a ottobre 2021, è correlata ad una serie di iniziative (ad esempio una “ week of action” dal 20 al 24 settembre) e alla pubblicazione di alcuni documenti divulgativi, ad esempio di un opuscolo informativo e un’infografica per informare i lavoratori stagionali sui loro diritti a condizioni di lavoro sane e sicure.                                                              

 

Con questa campagna l’Autorità europea del lavoro (ELA) - un'agenzia dell'Unione europea che ha sede a Bratislava e ha tra i suoi obiettivi la facilitazione dell'accesso alle informazioni su diritti e obblighi concernenti la mobilità dei lavoratori e il rafforzamento del coordinamento nella UE per l'applicazione della normativa sul lavoro – vuole promuovere condizioni di lavoro eque e sicure per i lavoratori stagionali dell’Unione.

 

Riguardo agli obiettivi della campagna il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che promuove i contenuti e gli eventi di " Rights for all seasons", ha pubblicato un “ Programma di comunicazione” riporta i messaggi della campagna per i diversi target:

  • “i lavoratori stagionali hanno diritto a condizioni di lavoro eque, con stessi diritti sociali e del lavoro dei cittadini locali; possono chiedere assistenza e consulenza rivolgendosi ai servizi competenti; hanno diritto di lavorare in condizioni sicure ed eque anche in relazione alle misure previste durante l’emergenza determinata dal COVID-19;
  • i datori di lavoro che assumono lavoratori stagionali beneficiano di condizioni di equità, possono avere supporto dalle Istituzioni, hanno una responsabilità nei confronti dei lavoratori stagionali che assumono, devono rispettare le condizioni di sicurezza per il COVID-19;
  • i responsabili politici e operatori del settore nelle Amministrazioni nazionali hanno la responsabilità condivisa di sostenere sia i lavoratori che i datori di lavoro, e assicurarsi che ricevano le informazioni corrette”.

 

Rights for all seasons: l’opuscolo e l’infografica

L’opuscolo informativo della campagna, dal titolo “Seasonal workers: know your rights and stay safe and healthy at work”, fornisce una breve guida di facile lettura per i lavoratori stagionali sui loro diritti, sui rischi a cui potrebbero essere esposti e sulle responsabilità dei datori di lavoro.

 

 

Ad esempio nell’opuscolo si ricorda che i lavoratori stagionali possono essere esposti a varie tipologie di rischio, ad esempio in relazione all’utilizzo delle macchine o lavorando con animali. O anche a causa di movimenti ripetitivi e posture scomode, di lavori a temperature calde o fredde, del contatto con liquidi pericolosi o respirando polvere o fumi.

Questi rischi possono portare a lesioni e problemi di salute, ma anche malattie potenzialmente fatali come i tumori.

In questo senso il datore di lavoro deve mettere in atto misure per prevenire questi rischi e informare i lavoratori stagionali.

 

Inoltre è stata pubblicata anche un’infografica (“Seasonal workers in the EU: know your rights”) di cui riportiamo una parte:

 

 

Rights for all seasons: la guida al lavoro stagionale equo

In relazione alla campagna, all’opuscolo e all’infografica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano, in collaborazione con l’Autorità europea del lavoro, ha pubblicato una guida al lavoro stagionale dal titolo “Diritti per tutte le stagioni. La tua guida al lavoro stagionale equo”.

 

Nella guida, che si rivolge direttamente ai lavoratori, si indica che:

  • “sei un lavoratore stagionale se accetti un impiego temporaneo durante determinati periodi dell’anno;
  • sei un lavoratore stagionale mobile se per questo lavoro ti trasferisci in un paese dell’UE diverso dal tuo luogo di residenza principale”.

 

Si sottolineano poi alcuni aspetti relativi ai diritti:

  • parità di trattamento: “come cittadino dell’UE, hai il diritto di cercare lavoro (compreso il lavoro stagionale) in un altro paese dell’UE. Devi essere assunto alle stesse condizioni dei cittadini del paese dell’UE ospitante e hai il diritto di ricevere la stessa assistenza dagli uffici di collocamento nazionali. Anche i lavoratori stagionali hanno accesso allo stesso livello di protezione sociale degli altri aventi diritto in quel paese”;
  • lavoro dichiarato: “assicurati di essere assunto legalmente come lavoratore stagionale, in modo tale che ti siano riconosciuti gli stessi diritti e la stessa protezione sociale dei cittadini di quello Stato. Alcuni paesi dell’UE prevedono forme di impiego specifiche per i lavoratori stagionali”.
  • lavoratori stagionali distaccati: “se vieni distaccato per lavorare in un altro paese dell’UE, al tuo caso si applicano i termini e le condizioni di lavoro del paese ospitante, che comprendono la retribuzione (salario e prestazioni aggiuntive), i periodi massimi di lavoro, i periodi minimi di riposo, le condizioni di alloggio e le misure sanitarie, di sicurezza e igiene sul lavoro. Sei considerato un lavoratore distaccato anche se un’agenzia di lavoro temporaneo di un paese dell’UE ti assume per lavorare in un altro Stato membro dell’UE”.
  • condizioni di lavoro e di vita: “come lavoratore stagionale, hai gli stessi diritti e la stessa tutela in termini di sicurezza e di salute sul lavoro degli altri lavoratori del paese dell’UE in cui sei impiegato. L’alloggio e il trasporto dei lavoratori stagionali devono rispettare le norme sanitarie e sulla sicurezza in vigore nel paese dell’UE interessato, comprese le misure di distanziamento sociale, sanitarie e sulla sicurezza applicabili nella lotta contro la pandemia di COVID-19”;
  • sicurezza sociale: “come lavoratore, sei soggetto alla normativa sulla sicurezza sociale dello stato in cui sei impiegato, anche se vivi in un altro paese dell’UE, e devi avere accesso alla protezione sociale come le altre persone aventi diritto in quello Stato. Se sei un lavoratore stagionale distaccato, sarai soggetto alla normativa sulla sicurezza sociale dello Stato da cui sei distaccato. Devi essere in possesso di un modulo PD A1 rilasciato da quello Stato, il quale conferma che non hai alcun obbligo di pagare i contributi nel paese dell’UE in cui lavori”.

 

Viene riportata, infine, una breve lista di controllo per un lavoro stagionale equo:

  1. “Sai chi è il tuo datore di lavoro e se sei assunto legalmente?
  2. Hai ricevuto un contratto scritto?
  3. Sai quanto dovresti essere pagato per un’ora di lavoro?
  4. Sai che hai diritto alle ferie pagate?
  5. Le tue ore di lavoro sono registrate dal datore di lavoro?
  6. Stai lavorando per il giusto numero di ore (legalmente consentito)?
  7. Hai abbastanza tempo per riposare durante la giornata lavorativa?
  8. Se paghi l’alloggio, il trasporto e l’assicurazione medica, gli importi sono corretti a norma di legge?
  9. Le tue condizioni di vita sono in regola?
  10. Ci sono misure di protezione sul posto di lavoro?
  11. Conservi i documenti che ti ha dato il tuo datore di lavoro e registri gli accordi (verbali) tra di voi?
  12. Sai a chi chiedere aiuto quando hai problemi sul lavoro e come contattare i sindacati?”.

 

Concludiamo rimandando alla lettura integrale della guida italiana e dell’opuscolo in inglese che riportano numerosi link per avere ulteriori informazioni sui diritti e i rischi lavorativi.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:

European Labour Authority, Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Seasonal workers: know your rights and stay safe and healthy at work”, opuscolo per la campagna “Rights for all seasons”, in lingua inglese (formato PDF, 1.52 MB).

 

European Labour Authority, Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Seasonal workers in the EU: know your rights”, infografica per la campagna “Rights for all seasons”, in lingua inglese  (formato PDF, 1.03 MB).

 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, European Labour Authority, “ Diritti per tutte le stagioni. La tua guida al lavoro stagionale equo”, guida per la campagna “Rights for all seasons” (formato PDF, 1.06 MB).

 

Link alla campagna ELA “Rights for All Seasons”.

 


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