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I droni sono nemici del COVID 19

I droni sono nemici del COVID  19
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Coronavirus-Covid19

07/05/2020

Giunge da una società canadese una interessantissima notizia in merito all’utilizzo di droni per attività di sanificazione e disinfezione.

Che i droni siano occupando un ruolo sempre più importante della nostra società è fatto ben noto, ma che possano anche dare una mano nel mettere sotto controllo il rischio di contagio da COVID 19 è certamente una novità.

 

Due aziende specializzate canadesi si sono riunite per mettere a punto un programma di utilizzo dei droni per rendere più sicure e rapide le operazioni di sanificazione e disinfezione all’interno di locali più o meno ampi. Grandi aziende, grandi capannoni, parcheggi, e anche edifici ad uso ufficio possono essere bonificati con delle tecnologie, che garantiscono ottimi risultati e riducono in maniera significativa i tempi e costi dell’operazione di bonifica.

 

 

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I droni che vengono utilizzati debbono essere programmati in modo appropriato, in maniera che possano decollare ed atterrare in zone adeguate, utilizzando le ormai note tecnologie LiDAR. Queste tecnologie utilizzano dei sensori, che segnalano il fatto che soggetti non autorizzati siano entrati nelle zone, dove è in corso la bonifica, in modo che l’operatore del drone possa regolarsi in modo appropriato, interrompendo l’operazione, oppure inviando sul posto una pattuglia, che allontani l’intruso.

 

In vista del fatto che questi droni potrebbero muoversi in locali relativamente ristretti, occorre installare dei sistemi di posizionamento del drone molto più accurati dei sistemi GPS convenzionali: questi sistemi di posizionamento, che lavorano anche all’interno dei locali e sono di elevatissima precisione, si chiamano indoor positioning system (IPS). Questi sistemi sono costituiti da una rete di sensori di posizione, distribuiti all’interno dell’edificio, che garantiscono un’accuratezza di posizione dell’ordine di qualche centimetro.

 

L’abbinamento della operazione di bonifica con la registrazione, su una pianta dell’edificio, delle zone bonificate permette a tutti gli operatori, all’interno dell’edificio, di sapere con certezza se stanno entrando in una zona che è stata già bonificata oppure no.

 

Questo progetto è stato sviluppato in Canada nell’ambito di un programma, sostenuto dalle autorità canadesi, dal nome attraente di "Return to Work".

 

Chissà se qualche azienda italiana è pronta ad offrire un servizio analogo?

 

Adalberto Biasiotti

 




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Rispondi Autore: Edward - likes: 0
13/01/2021 (22:05:56)
I vostri droni sono anche,a bari puglia itali,vorrei precisare se il Corona virus é una persona da cercare oppure,sono sempre queste micro particella invisibili. Un consiglio generale vorrei dare se la cosa peggiora perché dovremo andare tutti in alta.quota almeno per un lungo periodo.

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