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Il lavoro nell’era digitale: la nuova campagna europea 2023-2025

Il lavoro nell’era digitale: la nuova campagna europea 2023-2025
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Campagne di prevenzione

24/05/2023

Nel triennio 2023-2025 una campagna europea si soffermerà sulla sicurezza e salute sul lavoro nell’era digitale. Gli obiettivi della campagna, le opportunità e i rischi della digitalizzazione, le aree prioritarie e i futuri eventi.

Bilbao, 24 Mag  – Il “ Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027”, un'importante comunicazione della Commissione Europea che individua le sfide e le azioni necessarie per proteggere i lavoratori presenti nell’Unione Europea da infortuni e malattie professionali, ha sottolineato, come ricordato nei nostri articoli, l’importanza di anticipare e gestire il cambiamento nel nuovo mondo del lavoro e dunque migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori in tempi di transizione digitale, verde e demografica.

 

Se i progressi tecnologici offriranno sempre più ai lavoratori “nuove opportunità” e metteranno a disposizione nuovi strumenti per aumentare le tutele, potranno portare anche nuovi rischi e sfide in materia di salute e sicurezza.

Per questo motivo in questo “Quadro strategico” europea si è pianificato l’avvio di una nuova campagna ‘Ambienti di lavoro sani e sicuri’ dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) nel periodo 2023-2025 che verta sulla creazione di un futuro digitale sicuro e sano, affrontando in particolare i rischi psicosociali ed ergonomici.

 

La nuova campagna europea “ Sicurezza e salute sul lavoro nell’era digitale” sarà, dunque, un momento importante per sensibilizzare e fare informazione e ricerca sui temi della salute e sicurezza connessi all’evoluzione tecnologica, e, come avvenuto per la precedente campagna “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” conclusa nel 2022, si arricchirà costantemente di strumenti, materiali e suggerimenti per migliorare la prevenzione dei rischi.

 

In questa fase di avvio della campagna, non ancora ufficialmente lanciata, è stato inaugurato il nuovo sito, per il momento solo in inglese, che fornisce già utili informazioni sugli obiettivi e i temi affrontati dalla campagna europea nei prossimi mesi.

 

 

Partendo dal contenuto del nuovo sito, l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:


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Il lavoro nell’era digitale: perché una campagna europea?

Sul nuovo sito della campagna “Safe and healthy work in the digital age 2023-2025” si indica che le tecnologie digitali hanno trasformato la nostra società e la nostra vita quotidiana. E per i lavoratori e i datori di lavoro in molti ambiti lavorativi queste tecnologie, come detto in apertura, offrono sicuramente maggiori opportunità, ma presentano anche maggiori sfide e rischi in termini di sicurezza e salute.

 

Secondo un’indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti ( ESENER 2019), la stragrande maggioranza delle aziende dell'Unione europea (UE) ha integrato le tecnologie digitali nelle proprie attività, mentre solo il 6% delle aziende ha dichiarato di non utilizzarne alcuna.

Tuttavia, nonostante il crescente utilizzo di robot, computer portatili, smartphone o dispositivi indossabili, meno di un posto di lavoro su quattro (24%) nell'UE discute del potenziale impatto di tali tecnologie sulla sicurezza e la salute dei lavoratori.

 

Dunque la campagna ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema, fornire risorse pratiche e portare tutte le parti interessate a impegnarsi per promuovere una cultura della prevenzione.

 

Il lavoro nell’era digitale: le opportunità e i rischi

Riguardo alle opportunità e i rischi, si segnala che la crescente digitalizzazione dell'economia e l'uso delle tecnologie digitali sul posto di lavoro offrono anche nuove opportunità per migliorare la SSL.

Ad esempio con riferimento a:

  • l’automazione e i nuovi sistemi tecnologicamente avanzati che permettono di relegare alle macchine i compiti ripetitivi, ad alta intensità di lavoro e non sicuri;
  • la robotica e l’ intelligenza artificiale che supportano e sostituiscono i lavoratori in ambienti di lavoro pericolosi;
  • le tecnologie digitali e le tecnologie per il miglioramento delle prestazioni (ad es. gli esoscheletri) che possono favorire, tra le altre cose, l'accesso al lavoro per lavoratori svantaggiati o lavoratori situati in aree con scarse opportunità di lavoro;
  • un migliore monitoraggio combinato con i big data che consente interventi più tempestivi ed efficaci;
  • un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, flessibilità e autonomia per i lavoratori che possono lavorare da casa.

 

I dati dell'indagine OSH Pulse 2022 mostrano anche l’importanza delle tecnologie digitali nel monitoraggio di vari fattori (rumore, sostanze chimiche, polvere e gas, …) e anche vari parametri e aspetti dei lavoratori (frequenza cardiaca, pressione sanguigna, postura, …). Inoltre i lavoratori a distanza hanno, ad esempio, meno probabilità di essere esposti a violenze o abusi verbali in quanto svolgono per lo più lavori che comportano una ridotta interazione con terzi.

 

Tuttavia esistono anche sfide e rischi per la SSL derivanti dalla diffusione delle tecnologie digitali sul posto di lavoro.

Ad esempio con riferimento a:

  • monitoraggio digitale, perdita di autonomia, intensificazione del lavoro e della pressione per ottenere prestazioni di un certo livello;
  • i posti di lavoro dei quadri intermedi sono sostituiti da algoritmi che assegnano i compiti ai lavoratori e ne monitorano le prestazioni;
  • perdita del controllo sul lavoro, frammentazione delle mansioni in compiti molto semplici da eseguire in modo standard, restringimento del contenuto del lavoro e dequalificazione delle mansioni;
  • isolamento dei lavoratori, aumento delle interazioni virtuali e perdita del supporto dei pari;
  • decisioni errate o ingiuste sui lavoratori derivanti da processi automatizzati o semiautomatizzati che utilizzano dati e/o software contenenti errori;
  • mobilità, flessibilità, disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e confusioni dei confini tra lavoro e vita privata.

Inoltre non sono sempre chiare le responsabilità e l'applicabilità del quadro normativo esistente in materia di SSL.

 

L'indagine ESENER 2019 ha poi rilevato che l'aumento dell'uso delle tecnologie digitali sul posto di lavoro è legato allo sviluppo di rischi psicosociali, connessi, ad esempio, alla pressione del tempo, alla scarsa comunicazione o cooperazione, all'insicurezza del posto di lavoro e ad attività su turni lunghi o con orari irregolari.

Inoltre, nell'indagine OSH Pulse 2022 gli intervistati dichiarano che le tecnologie digitali li portano a lavorare da soli (44%), aumentano la loro sorveglianza sul lavoro (37%), riducono la loro autonomia sul lavoro (19%), determinano la velocità o il ritmo del lavoro (52%) e aumentano il loro carico di lavoro (33%). Mentre i lavoratori a distanza da casa riferiscono un aumento del carico di lavoro (33,2%), una velocità o un ritmo di lavoro determinati dalle tecnologie digitali (61,2%), l'isolamento sociale (56,8%) e una forte pressione temporale o un sovraccarico di lavoro (46,9%) più frequentemente rispetto al totale della popolazione occupata.

 

Il lavoro nell’era digitale: la campagna, il lancio e le aree prioritarie

Quello che cercherà di fare la nuova campagna europea sarà di andare oltre “bit e byte” e mettere le persone al centro del luogo di lavoro digitale. E per questo motivo è importante che tutti lavorino insieme per prevenire i rischi sul posto di lavoro legati alla digitalizzazione. La collaborazione tra datori di lavoro, dirigenti e lavoratori crea una comprensione comune del problema e porta a miglioramenti duraturi.

 

L'obiettivo della campagna è anche quello di sensibilizzare i responsabili politici e decisionali dell'UE e degli Stati membri, responsabili della legislazione, delle strategie e delle azioni. Inoltre l’Agenzia europea ha invitato a partecipare alla campagna anche i ricercatori, la comunità tecnica, i progettisti di software e le nuove start-up: il contributo di tutti può fare la differenza.

 

Queste le cinque aree prioritarie su cui si strutturerà la campagna europea:

  • lavoro su piattaforma digitale
  • robotica avanzata e intelligenza artificiale
  • lavoro a distanza
  • sistemi digitali intelligenti
  • gestione dei lavoratori attraverso l’intelligenza artificiale

 

Riguardo allo sviluppo nel tempo, ricordiamo, in conclusione, che a settembre ci sarà una riunione dei partner della campagna, ma sarà ad ottobre 2023 che avverrà il lancio ufficiale della nuova campagna europea “Safe and healthy work in the digital age 2023-2025”.

 

 

Il link al sito web (in inglese) della campagna europea.

 

 

 

Tiziano Menduto

 

 



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