Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Nuovo sistema di coordinamento per le ispezioni sul lavoro

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Banche e vigilanza

07/04/2004

Il Governo ha approvato un decreto legislativo sul coordinamento delle attività ispettive. Introdotto lo strumento della “diffida”. Istituita una banca dati dei datori di lavoro ispezionati.

Pubblicità

Il Governo, nel Consiglio dei ministri del 2 aprile 2004, ha approvato definitivamente un decreto legislativo che ridefinisce il sistema di vigilanza in materia di lavoro. Il provvedimento ha ricevuto il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti.

Il D.Lgs. intende coordinare le diverse attività di vigilanza (Inps, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inail) in modo che siano evitate duplicazioni nei controlli nelle aziende.

Presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è istituita una Direzione generale con compiti di direzione e coordinamento delle attività ispettive svolte “dai soggetti che effettuano vigilanza in materia di rapporti di lavoro, di livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e di legislazione sociale, compresi gli enti previdenziali”.
La Direzione generale fornisce, sulla base di direttive emanate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, “direttive operative e svolge l’attività di coordinamento della vigilanza in materia di rapporti di lavoro e legislazione sociale e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali in materia di lavoro.
Il coordinamento delle attività di ispezione e vigilanza contro il lavoro non regolare sarà assunto da una direzione ad hoc del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il provvedimento precisa inoltre le modalità di ccoordinamento dell’ attività di vigilanza a livello regionale e provinciale e le competenze delle direzioni lavoro.

Al fine di razionalizzare gli interventi ispettivi di tutti gli organi di vigilanza sul territorio è stata istituita nell’ambito delle strutture del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed avvalendosi delle risorse del Ministero stesso, una banca dati telematica che raccoglie le informazioni concernenti i datori di lavoro ispezionati, nonché informazioni e approfondimenti sulle dinamiche del mercato del lavoro e su tutte le materie oggetto di aggiornamento e di formazione permanente del personale ispettivo.
La banca dati costituisce una “sezione riservata della borsa continua nazionale del lavoro di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276”. Alle informazioni avranno accesso esclusivamente le amministrazioni che effettuano vigilanza ai sensi del nuovo D.Lgs.
Un successivo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali ne definirà le modalità di attuazione e di funzionamento.
“Per evitare duplicazione di interventi da parte degli organi preposti all’attività di vigilanza in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale, le amministrazioni interessate provvedono a comunicare a ciascuna delle altre amministrazioni, mediante strumenti telematici, i datori di lavoro sottoposti ad ispezioni, immediatamente dopo le ispezioni stesse.”

Il provvedimento introduce lo strumento della "diffida" (Art. 13): gli ispettori nello svolgimento dell'attività di controllo, in caso di eventuali inadempienze relative al rapporto di lavoro e legislazione sociale dalle quali derivino sanzioni amministrative, diffidano il datore ad adempiere entro un certo termine.
In caso di ottemperanza alla diffida, il datore di lavoro è ammesso al pagamento dell’importo delle sanzioni nella misura pari al minimo previsto dalla legge ovvero nella misura pari ad un quarto della sanzione stabilita in misura fissa. Il pagamento dell’importo delle sanzioni amministrative estingue il procedimento sanzionatorio.

"Invece di erogare la sanzione immediatamente - ha sottolineato il ministro Maroni nel corso della conferenza stampa - vi è un atteggiamento più collaborativo da parte degli ispettori che indicano al datore di lavoro le irregolarità e dicono anche come regolarizzarle ed in quali termini. L'adesione alla diffida facendo ciò che il servizio ispettivo chiede per essere in regola, comporta un minore carico sanzionatorio. E' un atteggiamento più efficace verso il lavoro irregolare."

Novità riguardano anche il diritto di interpello. Le associazioni di categoria e gli ordini professionali (non quindi i singoli datori di lavoro o i singoli consulenti) , di propria iniziativa o su segnalazione dei propri iscritti, e gli enti pubblici possono “inoltrare alle Direzioni provinciali del lavoro che provvedono a trasmetterli alla Direzione generale, quesiti di ordine generale sull’applicazione delle normative di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’inoltro dei quesiti e le comunicazioni di cui al presente articolo avvengono esclusivamente per via telematica. Nelle materie previdenziali i quesiti possono essere inoltrati, esclusivamente per via telematica, alle sedi degli enti stessi che li trasmettono alla citata Direzione generale.”

Il Ministero avrà 12 mesi di tempo per verificare se l'istituto funziona e per apportare eventuali modifiche al provvedimento.
Pubblicità

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!