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Dieci regole vitali per la sicurezza dei costruttori in legno
Lucerna, 24 Set – A volte porre piccoli obiettivi raggiungibili nel mondo della prevenzione può essere più efficace rispetto ai proclami ideali di azzeramento degli incidenti.
Probabilmente questo pensiero è alla base della campagna di Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, dal titolo “Visione 250 vite”. Una campagna che vuole evitare in territorio elvetico, attraverso interventi di prevenzione, 250 morti sul lavoro e altrettanti casi di grave invalidità nei prossimi dieci anni. Tra gli interventi di prevenzione previsti è compresa la produzione di materiali informativi, contenenti vere e proprie regole di sicurezza vitali, realizzati con un linguaggio semplice e diretto.
Con riferimento a questa campagna PuntoSicuro ha già pubblicato le regole vitali per imbianchini e gessatori, le regole vitali per chi lavora nell’edilizia e per chi lavora nel settore della silvicoltura. Un recente documento pubblicato da Suva riporta invece alcune regole relative alla prevenzione nelle attività di costruzione in legno.
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Il documento, dal titolo “Dieci regole vitali per i costruttori in legno” inizia ricordando ai lavoratori che la frase “la vita e la salute delle persone hanno la massima priorità” deve significare:
- “rispettiamo sempre le regole di sicurezza. La sicurezza sul lavoro è un lavoro di squadra;
- le istruzioni e i controlli di sicurezza sono parte integrante del nostro lavoro. In caso di dubbio chiediamo spiegazioni;
- se un qualche pericolo minaccia la nostra vita e salute, diciamo STOP! In questi casi abbiamo il diritto e il dovere di sospendere i lavori;
- eliminiamo subito eventuali carenze o irregolarità. Se questo non è possibile, avvisiamo il superiore e mettiamo in guardia i colleghi. Eliminato il pericolo, proseguiamo con i lavori”.
Presentiamo ora le dieci regole vitali accompagnate dalle indicazioni relative a quanto dovrebbe fare il lavoratore e il superiore (dirigente, datore di lavoro, …).
Prima regola - mettiamo in sicurezza le aperture nel vuoto a partire da un’altezza di caduta di 2 m:
- “Lavoratore: non lavoro mai in prossimità di un’apertura nel vuoto;
- Superiore: faccio sempre mettere in sicurezza i punti pericolosi”.
Seconda regola - mettiamo subito in sicurezza le aperture nel pavimento:
- “Lavoratore: se scopro delle aperture non protette nel pavimento, le metto in sicurezza con coperture resistenti alla rottura e solidamente fissate;
- Superiore: verifico il cantiere regolarmente e faccio mettere in sicurezza le aperture nel pavimento con coperture resistenti alla rottura e solidamente fissate”.
Terza regola - a partire da un’altezza di caduta di 3 m lavoriamo con il ponteggio per facciate:
- “Lavoratore: se manca il ponteggio, non eseguo nessun lavoro in prossimità della zona di pericolo. Utilizzo solo ponteggi sicuri;
- Superiore: controllo regolarmente i ponteggi. Elimino immediatamente i pericoli oppure avviso la direzione dei lavori”.
Quarta regola - per i lavori di montaggio adottiamo misure di protezione a partire da un’altezza di caduta di 3 m:
- “Lavoratore: a partire da un’altezza di caduta di 3 m lavoro solo con le misure di protezione previste;
Superiore: nella fase di pianificazione decido quali misure di protezione anticaduta bisogna adottare. Verifico regolarmente l’efficacia delle misure”.
Quinta regola - realizziamo accessi sicuri a tutti i posti di lavoro:
- “Lavoratore: utilizzo solo accessi sicuri;
- Superiore: faccio realizzare accessi sicuri. Provvedo affinché sul cantiere sia disponibile il materiale necessario”.
Sesta regola - agganciamo i carichi in modo sicuro e li solleviamo correttamente:
- “Lavoratore: senza la patente da gruista non manovro una gru. Imbraco i carichi solo se sono stato appositamente istruito in materia;
- Superiore: mi preoccupo che le gru siano manovrate solo da chi è in possesso della regolamentare patente da gruista. Utilizziamo solo accessori di imbracatura certificati e istruiamo il personale su come imbracare i carichi”.
Settima regola - assicuriamo gli elementi prefabbricati per evitarne il ribaltamento e lo spostamento:
- “Lavoratore: depongo gli elementi prefabbricati solo nei luoghi preposti. Provvedo affinché ogni elemento sia assicurato in modo da evitarne il ribaltamento e lo spostamento;
- Superiore: stabilisco regole precise su come maneggiare gli elementi prefabbricati nella fase di produzione, trasporto e montaggio. Verifico regolarmente se queste regole vengono rispettate”.
Ottava regola - usiamo attrezzature di lavoro sicure e in perfette condizioni:
- “Lavoratore: verifico se i dispositivi di protezione sono completi e correttamente funzionanti;
- Superiore: faccio in modo che per tutti i lavori ci siano attrezzature di lavoro idonee”.
Nona regola - ci proteggiamo in modo efficace dall’eventuale presenza di polveri di amianto:
- “Lavoratore: lavoro con i materiali contenenti amianto solo se sono state adottate le necessarie misure di protezione e se ho ricevuto precise istruzioni al riguardo;
- Superiore: per gli edifici costruiti prima del 1990 verifico se c’è amianto e stabilisco le necessarie misure di protezione”.
Decima regola - utilizziamo i dispositivi di protezione individuale:
- “Lavoratore: sul lavoro mi porto i dispositivi di protezione individuale e li uso sempre;
- Superiore: mi assicuro che i dipendenti ricevano i dispositivi di protezione necessari e che li utilizzino. Sono io il primo ad usarli”.
Ricordiamo brevemente che la nostra legislazione, il Decreto legislativo 81/2008, indica che si intende per lavoro in quota “un’attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a un piano stabile”.
Inoltre segnaliamo l’ accordo della Conferenza Stato-Regioni 22 febbraio 2012 - pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 12 marzo 2012, n. 60 - che riguarda l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione. Tra queste attrezzature sono comprese la gru a torre, la gru mobile e la gru per autocarro.
Il documento elvetico si conclude ricordando che queste non sono solo regole, ma dieci principi salvavita.
N.B.: I riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, “ Dieci regole vitali per i costruttori in legno”, agosto 2012 (formato PDF, 387 kB).
Tiziano Menduto
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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