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Agricoltura: come ridurre il rischio infortuni?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Attrezzature e macchine

10/07/2003

L’innovazione in atto nel settore agricolo non deve trascurare il tema della sicurezza e dell’igiene sul lavoro.

Formazione. Questo lo strumento chiave individuato dagli esperti intervenuti al convegno nazionale “Istruzione agraria e sicurezza in agricoltura” per la riduzione degli infortuni nel settore agricolo.

Il convegno, organizzato dalla rete degli Istituti Tecnici Agrari dell’Italia Centrale in collaborazione con INAIL, si è svolto a Roma nel marzo scorso e la sintesi degli interventi è stata illustrata in un dossier pubblicato sulla rivista dell’Inail “IL”.

L’agricoltura italiana sta vivendo una innovazione e una trasformazione che non ha precedenti negli ultimi 50 anni. Per la prima volta, dal dopoguerra, nel 2001 l’ISTAT ha registrato un aumento occupazionale dell’agricoltura, anche se con una flessione nel 2002.

In connessione con lo sviluppo della meccanizzazione, con l’introduzione di nuove tecnologie e l’utilizzazione dei fitofarmaci, si assiste ad una evoluzione dei rischi.

Riguardo alle cause di infortunio nel settore agricolo, al primo posto vi sono le macchine, che causano circa il 16% degli incidenti sul lavoro. (Si veda PuntoSicuro n.508.)

I relatori hanno sottolineato come i mutamenti in atto nell’agricoltura impongano una maggiore considerazione nei confronti di questo settore.
“Se la percentuale degli infortuni è maggiore rispetto a quella del settore industriale, se la meccanizzazione e lo sviluppo tecnologico sono una realtà presente anche nell’agricoltura, - rilevano i relatori - non si giustifica più la maggiore attenzione rivolta all’industria.”

Nell’impresa agricola di domani “devono essere presenti soggetti in possesso di adeguata formazione professionale e di idonea conoscenza delle problematiche della sicurezza.”
E la strada da seguire è appunto quella della informazione e della formazione, “che permetta agli agricoltori e agli imprenditori assimilati, di poter affrontare in modo corretto, ma sostenibile, anche il problema dell’igiene e della sicurezza del lavoro.”

La formazione deve essere realizzata partendo dalla scuola, dagli Istituti Tecnici Agrari, dove gli studenti vengono già in contatto con i rischi connessi alle attività agricole.
“È, infatti, convinzione degli esperti che, in materia di prevenzione dei rischi di vita lavorativa e non, la “formazione precoce” giochi un ruolo fondamentale nella “acquisizione di conoscenze e comportamenti sicuri”,in termini di consapevolezza, attenzione e partecipazione.”
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