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Valutazione dell'esposizione ad amine aromatiche nel comparto delle tinto-stamperie

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

17/05/2005

Disponibili on line i risultati di un progetto realizzato da una ASL piemontese, con la collaborazione di Regione e Arpa.

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Tra il materiale messo a disposizione nell’ambito del programma “Io scelgo la sicurezza”, realizzato dalla Regione Piemonte, segnaliamo oggi la pubblicazione “Valutazione dell'esposizione ad amine aromatiche nel comparto delle tinto-stamperie del territorio dell’ASL 8, finalizzata alla prevenzione di patologie neoplastiche nei lavoratori”.

L’opuscolo raccoglie l’esperienza di lavoro realizzata nel 2001 dall’ASL di Chieri, mediante un programma di interventi nel comparto delle tinto-stamperie mirato alla prevenzione delle patologie neoplastiche nei lavoratori, relativamente al rischio di esposizione ad agenti cancerogeni presenti nei coloranti utilizzati.

Il programma è stato così articolato: nella prima fase sono stati identificati criteri uniformi di prelievo dei coloranti in uso, previo esame delle relative schede tossicologiche; è seguita poi l’attività di vigilanza nei reparti di preparazione coloranti.
La descrizione degli impianti e degli ambienti di lavoro è stata realizzata tramite la compilazione di una check-list.

Presso le aziende interessate al programma è stato effettuato il prelievo di campioni di coloranti in uso, presenti nei magazzini delle ditte al momento del sopralluogo. L’ASL ha proceduto poi all’analisi dei campioni per la ricerca di alcune amine aromatiche.

“I risultati ottenuti – afferma l’ASL - confermano l’utilità di un metodo analitico sensibile e nel contempo applicabile con strumentazioni analitiche di ormai grande diffusione, come la GC-MS, per il controllo di qualità dei coloranti relativamente alla presenza di impurezze che possono comportare tuttora rischi di esposizione per gli operatori delle aziende tintorie, ma anche per i consumatori dei materiali soggetti a tintura.
Tali risultati suggeriscono l’opportunità di verifiche da parte degli organi competenti o da parte delle aziende stesse sulla qualità delle materie prime utilizzate e dei relativi processi di sintesi.”

Il documento è consultabile qui.
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