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Una lista di controllo per la prevenzione degli infortuni

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Approfondimento

19/09/2008

Dall’Agenzia europea per la sicurezza e salute sul lavoro alcuni elementi utili per effettuare un'idonea prevenzione degli infortuni: valutazione dei rischi, pericoli e infortuni più diffusi, comparti più a rischio, una check list per la prevenzione.

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L’obiettivo dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Osha) è di rendere i posti di lavoro in Europa più sicuri, più salutari e più produttivi attraverso la raccolta e condivisione di informazioni per promuovere una cultura di prevenzione dei rischi.
 
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In particolare in questi giorni il sito dell’Osha ha pubblicato alcuni documenti, relativi alla prevenzione degli infortuni, che partono da alcuni dati di partenza:
        
- “ogni manciata di minuti nell'Unione europea qualcuno muore per cause legate all'attività lavorativa;
- ogni anno centinaia di migliaia di lavoratori subiscono infortuni sul lavoro;
- gli uomini sono più spesso vittima di infortuni rispetto alle donne;
- i giovani lavoratori subiscono una percentuale maggiore di infortuni rispetto agli altri gruppi di età;
- i lavoratori anziani subiscono un numero maggiore di infortuni mortali;
- la percentuale di infortuni è superiore nelle piccole e medie imprese (PMI);
- in alcuni settori, compresi il settore agricolo e delle costruzioni, si registrano percentuali maggiori di infortunio;
- gli infortuni che si verificano nelle ore notturne hanno maggiore probabilità di essere mortali rispetto a quelli che avvengono in altri momenti della giornata;   
- ferite e lesioni superficiali sono i tipi più comuni di lesione;     
- le persone che svolgono un lavoro a turni subiscono una percentuale maggiore di infortuni.
 
Nel sito sono indicate ad esempio le modalità per effettuare una corretta valutazione dei rischi e i pericoli e i rischi maggiori in ambito lavorativo.
Un documento a parte è dedicato invece alle scivolate, inciampate e cadute, cioè alle cause del maggior numero di infortuni in tutti i settori, dall'industria pesante al lavoro d'ufficio.
Per ridurre questo tipo di rischio si dovrebbe cercare di eliminare il rischio all'origine, ad esempio livellando i pavimenti irregolari. Se questa eliminazione non fosse possibile “la seconda opzione in ordine di importanza è la sostituzione (ad esempio, ricorrere a un metodo alternativo di pulizia dei pavimenti), seguita dalla separazione (usare delle barriere per impedire ai lavoratori di calpestare i pavimenti bagnati)”.
Se queste misure non fossero possibili o non fossero sufficienti allora si può passare alla protezione individuale del lavoratore, ad esempio con l'uso di calzature con suole antiscivolo.
 
Dopo aver messo a disposizione informazioni sulla legislazione europea, sulle tipologie di lavoratori maggiormente a rischio e aver affrontato i rischi del comparto edile, considerato come la “macchia nera degli infortuni”, il sito dell’Osha presenta inoltre una breve e semplice lista di controllo per la prevenzione degli infortuni:
 
- “sono state stabilite in maniera chiara le procedure e le responsabilità concernenti la salute e la sicurezza e sono tutti a conoscenza delle proprie responsabilità e di quelle altrui?
- si sa come adempiere la normativa in materia di salute e sicurezza? In caso contrario, si è nominata una persona competente in grado di fornire una consulenza?
- si sono individuati i principali rischi per la salute e la sicurezza e adottato azioni volte alla loro eliminazione o riduzione?
- le disposizioni impartite per la manutenzione delle apparecchiature di lavoro sono adeguate?
- i lavoratori hanno ricevuto i dispositivi di protezione individuale necessari per tutelarsi dai rischi che non possono essere evitati? Hanno ricevuto una formazione per utilizzarli correttamente?
- i lavoratori sono stati informati dei rischi e hanno ricevuto una formazione sulle procedure necessarie per lavorare in sicurezza e per le emergenze?
- i lavoratori vengono consultati su questioni concernenti la salute e la sicurezza, compresa l'introduzione di variazioni alle politiche aziendali, alle procedure di lavoro, alle attrezzature?
- i lavoratori sanno come riferire l'esistenza di condizioni pericolose e incidenti?
- vengono adottate azioni tempestive per indagare gli infortuni, i quasi incidenti e i problemi segnalati?
- il luogo di lavoro è sottoposto a regolari ispezioni e vengono fatti i dovuti controlli per verificare se i lavoratori si attengono alle procedure di lavoro sicure?
- è presente un sistema di revisione della strategia in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle procedure di lavoro?
 
Poter rispondere positivamente a tutte queste domande significa non solo operare correttamente per ridurre gli infortuni e il costo, in termini di perdita di vite umane e di sofferenza, per i lavoratori e le loro famiglie; significa anche operare positivamente per la propria azienda e per la società nel suo complesso: ridurre il numero degli infortuni permette infatti di “diminuire le assenze per malattia e, quindi, ridurre i costi e garantire maggiore continuità al processo produttivo”.
Inoltre con un’adeguata prevenzione degli infortuni i datori di lavoro “risparmiano anche i costi di assunzione e formazione di nuovo personale, possono abbattere i costi del pensionamento anticipato e i costi delle assicurazioni”.
 
- La prevenzione degli infortuni, a cura dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
- Pubblicazioni dell’Agenzia europea sulla prevenzione degli infortuni.
 
 
Tiziano Menduto



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