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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Testo Unico sulla Sicurezza Lavoro in dirittura di arrivo?
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Di fronte all’ultima tragedia sul lavoro, i 5 morti intossicati di Molfetta, è compatta la reazione dei sindacati e della politica: sollecitare l'approvazione del decreto attuativo del Testo unico per la sicurezza sul lavoro. La richiesta giunta da molte parti è che si il governo riunisca in seduta straordinaria e vari i decreti attuativi della legge sulla sicurezza.
I lavori infatti si sono susseguiti nel corso dell’intera settimana e hanno consentito un ulteriore importante approfondimento dei temi contenuti nella parte generale: il Ministero del Lavoro ha nuovamente incontrato domenica le parti sociali per la definizione del Titolo Primo del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Con la giornata di oggi (domenica, ndr) – dichiarano il Ministro e i sottosegretari – i Ministeri del Lavoro e della Salute hanno concluso il confronto sulla parte generale in delega. Per quanto riguarda l’apparato sanzionatorio, che dovrà essere definito insieme al ministero della Giustizia, il nostro intento è quello di prevedere sanzioni proporzionali e calibrate sulla gravità delle sanzioni, quindi eque”.
Terminato il lavoro di diretta competenza dei nostri due ministeri il confronto riprende martedì attraverso il coordinamento degli altri Ministri e con le parti sociali sui titoli speciali.
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“Riteniamo che il lavoro svolto – continua il comunicato del ministero - costituisca un rilevante e decisivo passo avanti per la totale conclusione della delega”.
“È un provvedimento che riordina e innova la normativa esistente in materia creando efficaci strumenti di prevenzione e di tutela dei lavoratori, ma anche misure di semplificazione degli adempimenti per le imprese, aiutando soprattutto le piccole aziende a mettersi in regola e premiando quelle virtuose.”
Riteniamo quindi – concludono Damiano, Montagnino e Patta – che ci siano le condizioni affinché il Consiglio dei Ministri possa assumere le decisioni necessarie per l’attuazione della delega”.
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