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Rischio e sicurezza sanita’
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Il rischio in sanità coinvolge una ampia platea: dai cittadini, che possono essere vittime di errori, agli operatori e ai gestori dei servizi sanitari.
Per sensibilizzare gli operatori del Servizio Sanitario Regionale dell’ Emilia-Romagna sul tema del rischio e della sicurezza nelle organizzazioni sanitarie si è svolto, la scorsa settimana, un convegno sul tema.
Il convegno ha voluto riflettere sull’approccio, sui metodi e gli strumenti per promuovere la sicurezza, dando visibilità a quanto già realizzato dalle Aziende Sanitarie pubbliche e private della Regione Emilia – Romagna mediante l’utilizzo di metodi e strumenti per la gestione del rischio.
Nel corso del convegno è stato sottolineato come il rischio debba essere gestito in modo olistico: la sicurezza dei pazienti (rischio clinico) si determina “non solo come risultato di una pratica clinica e assistenziale efficace, conforme agli standard professionali, ma anche per effetto della sicurezza degli ambienti di lavoro e delle pratiche di protezione adottate dai lavoratori; deve essere inoltre tenuto conto degli aspetti economici indotti dagli incidenti in termini di risarcimento dei danni e di reputazione negativa.”
Il rischio clinico deve, quindi, integrarsi con la sicurezza degli ambienti di degenza e di lavoro e dei lavoratori.
Il convegno, i cui atti sono disponibili on line, si è stato articolato in 3 sessioni e una tavola rotonda, tra gli argomenti in esame vi sono:
-l'etica del rischio (standard di regolazione, buone pratiche professionali, supporti tecnici e pianificazione dei servizi);
- la logica di processo (vengono presentati input e risorse, attività, metodi, obiettivi, risultati attesi, punti di controllo per la gestione del rischio visti in ottica tecnico professionale e dal punto di vista dei cittadini);
- la capacità di ristoro e apprendimento (la resilienza); il trattamento delle conseguenze degli eventi sfuggiti al controllo (la gestione del caso) e l’attivazione di percorsi di cambiamento;
- la responsabilità di governo dei problemi nel loro insieme.
Il rischio in sanità coinvolge una ampia platea: dai cittadini, che possono essere vittime di errori, agli operatori e ai gestori dei servizi sanitari.
Per sensibilizzare gli operatori del Servizio Sanitario Regionale dell’ Emilia-Romagna sul tema del rischio e della sicurezza nelle organizzazioni sanitarie si è svolto, la scorsa settimana, un convegno sul tema.
Il convegno ha voluto riflettere sull’approccio, sui metodi e gli strumenti per promuovere la sicurezza, dando visibilità a quanto già realizzato dalle Aziende Sanitarie pubbliche e private della Regione Emilia – Romagna mediante l’utilizzo di metodi e strumenti per la gestione del rischio.
Nel corso del convegno è stato sottolineato come il rischio debba essere gestito in modo olistico: la sicurezza dei pazienti (rischio clinico) si determina “non solo come risultato di una pratica clinica e assistenziale efficace, conforme agli standard professionali, ma anche per effetto della sicurezza degli ambienti di lavoro e delle pratiche di protezione adottate dai lavoratori; deve essere inoltre tenuto conto degli aspetti economici indotti dagli incidenti in termini di risarcimento dei danni e di reputazione negativa.”
Il rischio clinico deve, quindi, integrarsi con la sicurezza degli ambienti di degenza e di lavoro e dei lavoratori.
Il convegno, i cui atti sono disponibili on line, si è stato articolato in 3 sessioni e una tavola rotonda, tra gli argomenti in esame vi sono:
-l'etica del rischio (standard di regolazione, buone pratiche professionali, supporti tecnici e pianificazione dei servizi);
- la logica di processo (vengono presentati input e risorse, attività, metodi, obiettivi, risultati attesi, punti di controllo per la gestione del rischio visti in ottica tecnico professionale e dal punto di vista dei cittadini);
- la capacità di ristoro e apprendimento (la resilienza); il trattamento delle conseguenze degli eventi sfuggiti al controllo (la gestione del caso) e l’attivazione di percorsi di cambiamento;
- la responsabilità di governo dei problemi nel loro insieme.
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