Quando gli occhi sono in pericolo

Pubblicità


Prodotti chimici usati per le pulizie di casa, attività di fai-da-te, l’utilizzo di giocattoli inappropriati, polveri, l’uso scorretto di fuochi di artificio, incidenti sportivi, la sovraesposizione a raggi ultravioletti, sono le principali cause di traumi oculari in ambito domestico, che rappresentano oltre il 40% degli incidenti oculari.
Incidenti peraltro frequenti anche in ambito lavorativo, dove sono imputabili in particolare a manipolazione di sostanze chimiche.

Dell’argomento si è occupato il mensile dei Vigili del Fuoco “Obiettivo Sicurezza”, fornendo indicazioni utili per affrontare emergenze di questo tipo.

“La terapia immediata di emergenza per le lesioni da agenti chimici e fisici (parliamo di ustioni) è un’abbondante e prolungata irrigazione oculare che duri almeno 30 minuti, con acqua e sapone se disponibili con soluzione fisiologica o Ringer lattato.
E’ di fondamentale importanza con il lavaggio rimuovere tutte le polveri, i corpi estranei e il tossico il più rapidamente possibile. […]” – raccomanda l’esperto consultato dai Vigili del Fuoco”.
L’occhio si può proteggere con una “Conchiglia” protettiva o con una benda sterile, mentre è sempre sconsigliabile, salvo diverso consiglio medico, l’uso di pomate in caso di trauma aperto.

Vi sono tuttavia casi nei quali l’acqua non deve essere utilizzata, ad esempio in caso di presenza di calce (sciolta o in polvere) o altre polveri tossiche nell’occhio.
“La calce a contatto della superficie oculare (lacrime) forma l’idrossido di calce che è un alcale mostruosamente lesivo, in questi casi è necessario utilizzare della soluzione glucosata (o di EDTA sodico) se disponibile altrimenti lavare l’occhio con una soluzione di acqua e zucchero, ma ben zuccherata o meglio con del latte.
Per le altre polveri tossiche, se non indicato specificamente dal produttore sulla confezione, il lavaggio abbondante con soluzione glucosata o tamponata tipo Ringer lattato è indicazione consigliata.”

L’articolo approfondisce inoltre problematiche legate all’attività svolta dai Vigili del Fuoco, quali, ad esempio, i casi di eccesso di calore intorno agli occhi e quelli in cui gli occhi sono colpiti da materiale rovente.