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Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'Pubbliche amministrazioni: limiti alla catena di subappalti e responsabilita' civile per degli infortuni sul lavoro
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Riportiamo dal blog di Antonio Di Pietro un intervento che vuole stimolare il dibattito sugli infortuni sul lavoro.
Tratto da:
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La piaga sociale delle morti bianche
Ogni giorno muoiono nell’indifferenza generale una o più persone durante il loro lavoro, le cosiddette morti bianche.
La dimensione di questa piaga sociale è tale da poter essere considerata una vera emergenza per il nostro Paese, nel solo 2007 si stimano in 1400 i caduti sul lavoro e in decine di migliaia i feriti, spesso con invalidità permanenti.
E’ evidente che quanto fatto finora sia sul piano legislativo che su quello di una maggiore efficacia sui controlli da questo Governo, pur essendo un passo avanti, non basta. E’ necessario avviare al più presto ulteriori misure, tra queste l’aumento del numero di ispettori, oggi ancora insufficiente, molte imprese infatti non subiscono mai una visita, e una diversa gestione degli appalti da parte della Pubblica amministrazione. Le attività sono spesso assegnate dalla PA e dalle società con partecipazione pubblica in appalto ad aziende che, a loro volta, le appaltano ad altre e così via senza nessun controllo reale.
L’ultima azienda della catena è la meno costosa, ma anche la meno attrezzata, ha di frequente lavoratori sottopagati, talvolta in nero, ed è la più esposta a incidenti mortali come purtroppo avviene.
La PA non risponde di questi incidenti, ma di fatto ne è responsabile.
Proporrò di limitare questa catena di appalti e subappalti da parte della PA e, inoltre, che la responsabilità civile degli incidenti rimanga in capo alla PA che potrà eventualmente rivalersi sugli appaltatori.
Antonio Di Pietro
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